Capotreno aggredita da due passeggere senza biglietto: un problema crescente per la sicurezza ferroviaria”

Nella mattinata di mercoledì 4 dicembre, una capotreno di 32 anni è stata vittima di una brutale aggressione da parte di due passeggere, madre e figlia, che viaggiavano senza biglietto. Questo grave episodio si è verificato a bordo del treno Intercity 633 in viaggio da Milano a Ventimiglia, all’altezza della stazione di Finale Ligure, provincia di Savona. La capotreno, durante il suo servizio di controllo dei titoli di viaggio, ha chiesto alle due donne di mostrare i biglietti per poterli vidimare. Tuttavia, in risposta, le passeggere l’hanno aggredita fisicamente, spintonandola e facendola cadere.

L’interruzione del viaggio e le conseguenze per i passeggeri

L’aggressione ha causato l’interruzione immediata della corsa del treno. I passeggeri a bordo, rimasti senza una soluzione di continuità per il loro viaggio, sono stati costretti a utilizzare i treni regionali per raggiungere le loro destinazioni. Questo disguido ha creato disagi significativi, sottolineando ancora una volta l’importanza della sicurezza e della tutela del personale ferroviario durante il servizio.

La vittima trasportata d’urgenza all’ospedale

In seguito all’aggressione, la capotreno è stata soccorsa rapidamente dall’ambulanza della Croce Bianca di Borgio Verezzi, giunta sul posto poco dopo l’incidente. La vittima, in evidente stato di shock, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure per ricevere le cure necessarie. Le condizioni della capotreno non sono state rese pubbliche, ma il suo stato emotivo e fisico è stato descritto come molto provato dall’episodio.

L’intervento della polizia ferroviaria

Sul luogo dell’aggressione è intervenuta anche la polizia ferroviaria, che ha avviato immediatamente le indagini per fare luce sull’accaduto. L’identificazione delle due donne responsabili dell’aggressione è in corso e potrebbero affrontare accuse gravi per le loro azioni. Questo episodio si inserisce in un quadro più ampio di violenze contro il personale ferroviario, che negli ultimi mesi è diventato un problema sempre più preoccupante in Italia.

Aggressioni al personale ferroviario: un fenomeno in aumento

Non si tratta, purtroppo, di un caso isolato. Sempre in Liguria, il 4 settembre scorso, un altro episodio di violenza aveva scosso l’opinione pubblica: un capotreno era stato accoltellato alla stazione di Rivarolo, a Genova, mentre era in servizio su un treno regionale. Questo crescente numero di aggressioni ai danni del personale ferroviario solleva interrogativi urgenti sulla necessità di misure di sicurezza più efficaci per proteggere chi lavora quotidianamente per garantire il funzionamento del sistema ferroviario.

L’impegno delle autorità per garantire la sicurezza

Di fronte a questi episodi, è evidente che sono necessarie azioni concrete per migliorare la sicurezza nei trasporti pubblici. Le associazioni sindacali dei lavoratori del settore ferroviario hanno più volte richiesto l’installazione di sistemi di videosorveglianza più avanzati, la presenza di personale di sicurezza a bordo dei treni e pene più severe per chi si rende responsabile di aggressioni. Allo stesso tempo, è importante sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto e sulla tutela del personale di servizio.

La solidarietà verso la capotreno

La notizia dell’aggressione ha suscitato numerosi messaggi di solidarietà nei confronti della capotreno da parte di colleghi, associazioni sindacali e semplici cittadini. Questo episodio rappresenta un monito per tutti: garantire un ambiente sicuro sui mezzi di trasporto pubblico è fondamentale non solo per i lavoratori, ma anche per i passeggeri stessi.

Conclusione

L’aggressione avvenuta a bordo del treno Intercity 633 evidenzia la necessità di un impegno congiunto tra istituzioni, aziende ferroviarie e cittadini per prevenire episodi simili in futuro. La tutela del personale che opera nei trasporti pubblici deve diventare una priorità assoluta per garantire un servizio efficiente e sicuro per tutti.

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