“Fermo, tragedia in spiaggia: 15enne muore ribaltandosi con il materassino in mare”

Un pomeriggio al mare si trasforma in tragedia: muore a Fermo un ragazzo di 15 anni

Un pomeriggio d’estate, che avrebbe dovuto essere dedicato al relax e alla spensieratezza, si è trasformato in un dramma senza ritorno sulle coste marchigiane. A Fermo, lungo la spiaggia libera situata tra Lido Tre Archi e Casabianca, un ragazzo di soli quindici anni ha perso la vita in circostanze tragiche, lasciando sgomenta la comunità locale e gettando nello sconforto la sua famiglia.

Il giovane si chiamava Liu Jia Cheng, aveva quindici anni, viveva con la sua famiglia a Empoli, in Toscana, ed era di origini cinesi. Si trovava in vacanza nel Fermano per trascorrere alcuni giorni di villeggiatura insieme al padre e allo zio. Il mare calmo e la giornata soleggiata lasciavano presagire momenti di serenità, ma ciò che è accaduto poco dopo ha sconvolto ogni aspettativa.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il ragazzo era in acqua a bordo di un materassino quando, per ragioni ancora da chiarire, si sarebbe ribaltato finendo sott’acqua senza riuscire più a riemergere. Accanto a lui c’erano il padre e lo zio, che hanno assistito impotenti alla scena, incapaci di salvarlo nonostante i tentativi disperati.

I soccorsi immediati ma vani

L’allarme è scattato poco dopo le 15 di giovedì 14 agosto. Bagnanti e familiari hanno chiesto aiuto e, in pochi minuti, sul posto sono intervenuti la Guardia Costiera, la Capitaneria di Porto, i vigili del fuoco e i sanitari del 118. Un sommozzatore, immergendosi rapidamente, è riuscito a individuare il ragazzo in mare e a riportarlo a riva. Le sue condizioni erano già critiche.

Sulla spiaggia si è creata una scena drammatica: i volontari della Croce Azzurra e i medici hanno tentato per oltre un’ora di rianimarlo con manovre cardiopolmonari e strumenti di emergenza. Tutti i presenti speravano in un miracolo, ma ogni sforzo si è rivelato inutile. Alle 16 circa, il cuore di Liu Jia Cheng ha smesso definitivamente di battere, sotto lo sguardo attonito e disperato dei familiari e dei numerosi bagnanti che avevano assistito alla vicenda.

Le forze dell’ordine sul posto

La tragedia ha richiamato anche carabinieri, polizia di Stato e polizia locale, giunti sulla spiaggia per ricostruire l’accaduto e raccogliere le prime testimonianze. L’area è stata temporaneamente delimitata per consentire agli inquirenti di svolgere gli accertamenti necessari. Una volta concluse le procedure, la salma del giovane è stata trasferita all’obitorio dell’ospedale di Fermo, dove resterà a disposizione dell’autorità giudiziaria per eventuali ulteriori esami.

Una comunità sotto shock

La notizia della morte del quindicenne ha scosso profondamente non solo la famiglia e i conoscenti, ma anche l’intera comunità locale. L’episodio ha messo in evidenza, ancora una volta, quanto il mare, apparentemente tranquillo, possa nascondere insidie anche nei momenti più sereni. Bagnanti e residenti hanno manifestato la loro vicinanza alla famiglia con parole di conforto, ma nessun gesto può colmare il vuoto lasciato da una perdita tanto improvvisa e dolorosa.

Il dolore del padre, che ha visto il figlio scivolare via senza poter fare nulla per salvarlo, resta l’aspetto più straziante di questa tragedia. Una vacanza, che doveva essere occasione di riposo e divertimento, si è trasformata nel ricordo peggiore della loro vita.

Sicurezza e prevenzione

Il dramma di Fermo riapre il dibattito sulla sicurezza in mare e sulla necessità di una maggiore sensibilizzazione, soprattutto nei confronti dei più giovani. L’uso dei materassini e di altri gonfiabili, molto diffusi tra ragazzi e famiglie, può diventare pericoloso in caso di onde, correnti o perdita di equilibrio. Le autorità raccomandano sempre di non allontanarsi troppo dalla riva, di non lasciare mai i minori da soli in acqua e di vigilare costantemente anche in presenza di condizioni meteo favorevoli.

Episodi come questo ricordano quanto sia importante il ruolo dei presidi di salvataggio e delle squadre di emergenza, che ogni estate si trovano a fronteggiare situazioni drammatiche. A volte, però, neppure l’intervento tempestivo può evitare il peggio.

Il ricordo di Liu Jia Cheng

Chi conosceva Liu Jia Cheng lo descrive come un ragazzo vivace, sorridente e pieno di vita, con tanti sogni e progetti ancora da realizzare. La sua morte ha spezzato non solo il cuore dei genitori e dei parenti, ma anche di chi, seppur solo per un istante, ha condiviso con lui quell’ultimo pomeriggio in spiaggia.

La comunità di Empoli, dove la famiglia risiede, è rimasta incredula alla notizia. Nei prossimi giorni verrà organizzata una cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto al giovane. Sarà un momento di raccoglimento e dolore, ma anche un’occasione per stringersi attorno ai familiari, offrendo loro sostegno e solidarietà.

La morte di Liu Jia Cheng rimarrà una ferita aperta, un monito doloroso che ricorda quanto fragile e imprevedibile possa essere la vita.

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