In una serata destinata a rimanere impressa nella memoria degli appassionati di tennis, Jannik Sinner ha dato ulteriore prova del suo talento e della sua straordinaria capacità di mantenere la calma anche nei momenti più caotici. Era martedì sera, al Masters 1000 di Cincinnati, quando un’improvvisa interruzione di corrente, causata da un incendio a un generatore, ha gettato l’intero impianto nell’oscurità. Le partite in corso sono state sospese, inclusa quella tra Lorenzo Sonego e Taylor Fritz. Ma quando le luci si sono riaccese, è stato proprio Sinner a riportare ordine e spettacolo in campo, regalando al pubblico un’altra prestazione da campione.

Di fronte a lui c’era il canadese Gabriel Diallo, numero 35 del ranking ATP, avversario dotato di un fisico imponente (203 centimetri di altezza) e di un servizio devastante. La partita, che si è conclusa con il punteggio di 6-2 7-6, è stata tutt’altro che una passeggiata, soprattutto nella seconda frazione, dove il canadese ha saputo mettere in difficoltà l’azzurro fino all’ultimo scambio.
L’inizio non è stato dei più semplici per Sinner. Diallo, sfruttando il suo servizio potente e la capacità di colpire profondo, ha sorpreso l’italiano conquistando subito un break nel secondo game. Per un attimo, il pubblico ha pensato che il match potesse prendere una piega complicata. Ma la reazione del numero uno del tennis mondiale è stata immediata e implacabile: tre break consecutivi e primo set archiviato con autorevolezza. Negli scambi da fondo campo, Sinner ha imposto il proprio ritmo, costringendo il canadese a correre e sbagliare.

La seconda frazione, invece, si è trasformata in una battaglia serrata. Diallo ha alzato il livello del proprio gioco, alternando servizio e discese a rete, riducendo al minimo gli errori gratuiti. Nessuno dei due è riuscito a strappare il servizio all’altro: la tensione è cresciuta scambio dopo scambio, fino all’inevitabile tie-break.
Il momento decisivo è arrivato quando Diallo, avanti 4-2, ha commesso un doppio fallo pesantissimo subito dopo il cambio campo. Sinner non si è lasciato sfuggire l’occasione: ha annullato un set point con una risposta millimetrica che ha baciato la riga e ha chiuso il gioco decisivo 8-6, evitando così la trappola di un terzo set potenzialmente insidioso.
Al termine dell’incontro, il sorriso e la frase pronunciata verso il proprio angolo – «Prenotate un campo» – hanno detto tutto sulla sua mentalità. Sinner non si accontenta mai, ha fame di vittorie e punta sempre a migliorarsi. Con questo successo ha raggiunto le 23 vittorie consecutive sul cemento, un traguardo straordinario che negli ultimi vent’anni è stato appannaggio soltanto di leggende come Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic e Andy Murray.
Purtroppo, la serata non è stata altrettanto felice per Lorenzo Sonego, che ha dovuto arrendersi a Taylor Fritz con il punteggio di 7-6 7-5, dopo un match combattuto ma non sufficiente per guadagnarsi il passaggio al turno successivo.
La prestazione di Sinner, invece, ha confermato ancora una volta il suo ruolo di guida del tennis italiano. In un contesto segnato da imprevisti e tensione, la sua capacità di rimanere concentrato e di trasformare le difficoltà in opportunità è stata lampante. Ha saputo imporsi non solo con i colpi vincenti, ma anche con la gestione mentale di una partita condizionata da fattori esterni.
Oggi, il giovane altoatesino continua a scrivere pagine importanti nella storia dello sport azzurro, unendo risultati straordinari a un carisma capace di ispirare le nuove generazioni. Se il futuro del tennis italiano ha un volto, è senza dubbio il suo.
Dal buio alla luce, letteralmente: la notte di Cincinnati ha dimostrato che, anche quando tutto intorno sembra spegnersi, il talento e la determinazione di Sinner riescono a illuminare il campo. E mentre il Masters 1000 prosegue, l’Italia sportiva guarda a lui con la certezza di avere un campione in grado di competere ai massimi livelli e di regalare emozioni indimenticabili.