Tragedia sulla statale 652 a Atessa: muore il 31enne Pietro Milanese, una donna ferita

Un tragico incidente stradale ha sconvolto la quiete della notte sulla statale 652, nel territorio di Atessa, provocando la morte di un giovane di soli 31 anni e il ferimento di una donna. L’episodio, avvenuto intorno all’una, ha lasciato sgomenti familiari, amici e l’intera comunità, mentre le autorità lavorano senza sosta per chiarire ogni dettaglio della dinamica.

Secondo le prime informazioni fornite dalle forze dell’ordine, la vittima è Pietro Milanese, originario di Civitella Roveto. Un ragazzo descritto da chi lo conosceva come solare, generoso e con tanti progetti ancora da realizzare. La notizia della sua scomparsa ha immediatamente suscitato un’ondata di dolore e incredulità, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo amava.

La ricostruzione preliminare dei fatti indica che la Bmw 318 su cui viaggiava, diretta verso la costa nella tratta monti-mare della Fondovalle Sangro, ha improvvisamente perso aderenza e si è allontanata dalla carreggiata. L’uscita di strada è avvenuta nei pressi di un distributore di benzina, in un tratto che, seppur rettilineo, può diventare insidioso durante la notte. Al momento, non si esclude nessuna ipotesi: un malore improvviso, un colpo di sonno o un momento di distrazione potrebbero aver causato la perdita di controllo del veicolo.

Le conseguenze dell’impatto sono state devastanti. L’auto ha urtato con forza un cordolo in cemento, danneggiandolo, e ha abbattuto un palo della pubblica amministrazione. La violenza dello scontro ha sollevato la vettura, facendola impattare contro l’insegna del distributore posta a circa due metri d’altezza. Successivamente, il mezzo è ricaduto rovinosamente a terra, terminando la propria corsa contro alcuni alberi che delimitano l’area. Una sequenza di eventi impressionante, che testimonia la forza dell’urto e la drammaticità dell’accaduto.

Sul luogo della tragedia sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco di Casoli, i carabinieri della stazione di Atessa e il personale sanitario del 118. Per Pietro, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: i soccorritori non hanno potuto far altro che constatare il decesso. La donna che viaggiava al suo fianco, le cui generalità non sono state rese note, ha riportato ferite lievi ma è stata comunque trasportata in ospedale per accertamenti e cure.

Il veicolo è stato posto sotto sequestro, come previsto dalla procedura, per consentire agli inquirenti di effettuare tutti i rilievi necessari. Gli esperti stanno valutando lo stato meccanico della vettura, eventuali tracce di frenata sull’asfalto e altri elementi utili a stabilire con precisione la dinamica. Ogni dettaglio potrebbe rivelarsi decisivo per comprendere cosa abbia realmente causato l’incidente.

La comunità di Civitella Roveto, paese natale della vittima, è in lutto. In poche ore, messaggi di cordoglio e ricordi affettuosi hanno invaso i social network. Amici, conoscenti e semplici cittadini hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia di Pietro, sottolineando quanto fosse una persona stimata e benvoluta. Anche l’amministrazione comunale ha fatto sentire la propria voce, manifestando dolore e vicinanza ai parenti colpiti da una perdita così improvvisa e dolorosa.

Incidenti come questo riportano l’attenzione sul tema della sicurezza stradale, soprattutto durante le ore notturne. La stanchezza, la ridotta visibilità e, in alcuni casi, tratti di strada insidiosi possono trasformarsi in fattori di rischio letali. Gli esperti raccomandano sempre la massima prudenza, soste frequenti nei viaggi lunghi e controlli preventivi sulle condizioni del veicolo. Tuttavia, come dimostra questa tragedia, a volte le circostanze sfuggono al controllo, lasciando dietro di sé solo dolore e domande senza risposta.

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, e non si esclude che vengano disposti ulteriori accertamenti, compresa l’analisi tossicologica e autoptica, per verificare se un malore possa aver colpito il conducente pochi istanti prima dell’uscita di strada. Ogni ipotesi resta aperta, con l’obiettivo di dare una spiegazione chiara ai familiari e alla comunità.

Nel frattempo, resta la memoria di un giovane la cui vita si è spezzata troppo presto, in una notte qualunque che si è trasformata in un incubo. Pietro Milanese lascia dietro di sé il ricordo di un sorriso sincero, la passione per la vita e legami profondi che neppure la morte potrà cancellare. La speranza di tutti è che, dal dolore di oggi, possa nascere una maggiore consapevolezza sull’importanza della prudenza e della prevenzione, per evitare che simili tragedie si ripetano.

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