Aurora Ruta ritrovata viva a Torino: sollievo dopo giorni di angoscia per la 17enne scomparsa da Asti

Dopo giorni di tensione e preoccupazione, arriva finalmente una notizia che porta sollievo: Aurora Ruta, la ragazza di 17 anni scomparsa da Portacomaro, in provincia di Asti, è stata ritrovata sana e salva a Torino. Il suo caso aveva scosso profondamente la comunità locale, mobilitando forze dell’ordine, familiari, amici e volontari in una corsa contro il tempo per ritrovarla. Il lieto fine tanto atteso è giunto il 25 luglio, dopo quasi cinque giorni di silenzio e incertezza.

Una scomparsa improvvisa e inspiegabile

Tutto ha avuto inizio lunedì 21 luglio, quando Aurora, una ragazza descritta da tutti come tranquilla e responsabile, ha preso un treno alle 15:50 da Asti con destinazione Torino. Lo scopo del viaggio era raggiungere la sorella, ma qualcosa è andato storto. Le telecamere di sorveglianza della stazione di Torino Porta Nuova l’hanno immortalata per l’ultima volta intorno alle 17:40. Da quel momento, nessun contatto, nessuna traccia. Il suo telefono risultava spento, non aveva con sé documenti e non aveva lasciato alcun messaggio che potesse spiegare l’allontanamento.

La scomparsa è apparsa subito anomala, tanto da far temere un possibile pericolo. La famiglia, angosciata e impotente, ha immediatamente denunciato l’accaduto. I Carabinieri hanno avviato ricerche a tappeto, coinvolgendo anche la protezione civile e diffondendo l’identikit della ragazza attraverso tutti i canali disponibili, nella speranza che qualcuno potesse fornire indicazioni utili.

Il ritrovamento a Torino

Dopo giornate dense di ipotesi, appelli e segnalazioni, finalmente venerdì 25 luglio Aurora è stata ritrovata. Si trovava in una piazza situata tra Porta Palazzo e il quartiere Aurora, una zona centrale e densamente abitata di Torino. Secondo quanto riferito dai Carabinieri della compagnia di Asti, la giovane sarebbe stata ospitata da un amico durante tutto il periodo della sua assenza.

L’annuncio del ritrovamento ha fatto il giro della città e della provincia in pochi minuti, accendendo un’ondata di emozione. A Portacomaro, il suo paese natale, le campane della chiesa hanno suonato a festa: un gesto simbolico per celebrare la fine di un incubo che aveva coinvolto l’intera comunità. Sui social, numerosi i messaggi di gioia, di ringraziamento alle forze dell’ordine e di affetto per la ragazza.

Le parole del prefetto di Asti

Sulla vicenda si è espresso anche il prefetto di Asti, Claudio Ventrice, che ha seguito con attenzione ogni fase delle operazioni. In un’intervista rilasciata a La Voce di Asti, ha confermato ufficialmente il ritrovamento e ha rassicurato l’opinione pubblica:

“La ragazza è stata individuata dai Carabinieri ed è in buone condizioni di salute. Si trova attualmente ad Asti e verrà sottoposta a ulteriori accertamenti medici per verificare il suo stato fisico e psicologico.”

Il prefetto ha voluto sottolineare quanto sia stato fondamentale il lavoro di squadra, ringraziando le forze dell’ordine, i volontari e la cittadinanza che si è attivata con tempestività e determinazione. In questi casi, ha detto, la collaborazione tra istituzioni e cittadini può fare la differenza tra la paura e un lieto fine.

Le indagini proseguono

Nonostante la gioia per il ritorno di Aurora, le autorità non chiudono il fascicolo. Gli inquirenti stanno lavorando per chiarire i motivi che hanno spinto la ragazza ad allontanarsi volontariamente senza informare nessuno. La presenza di un amico a Torino potrebbe essere una delle chiavi per comprendere meglio cosa sia accaduto nei giorni della sua assenza.

Inoltre, si sta cercando di capire se dietro l’apparente scelta autonoma si nascondano fragilità personali, pressioni psicologiche o altri elementi che possano giustificare un gesto così improvviso. Il riserbo è massimo, anche per tutelare la privacy della minore e della sua famiglia.

Un segnale di speranza

La storia di Aurora Ruta, pur con le sue ombre ancora da chiarire, si chiude – per ora – con un messaggio di speranza. In un tempo in cui troppo spesso le notizie legate alle scomparse di giovani finiscono tragicamente, questo caso dimostra che l’attenzione, la solidarietà e la rapidità d’azione possono davvero fare la differenza. E oggi, a Portacomaro, è tempo di abbracci e di sollievo.

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