Il panorama politico italiano si trova in una fase di delicato equilibrio tra consenso popolare e crescenti segnali di malcontento. Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, principali protagonisti della coalizione di governo, devono affrontare un contesto complesso in cui l’entusiasmo iniziale rischia di scontrarsi con difficoltà interne, critiche sull’azione esecutiva e un sostegno che, seppur ancora solido, mostra segni di erosione.
I sondaggi politici, infatti, rivelano un doppio volto della situazione: da un lato, Meloni si conferma ancora come la leader con il maggiore grado di fiducia tra gli italiani; dall’altro, l’indice di gradimento complessivo verso il governo da lei guidato registra un netto calo, mettendo in evidenza una frattura tra la figura del premier e la percezione generale dell’operato dell’esecutivo.
Mille giorni di governo: tra risultati concreti e polemiche interne
A quasi mille giorni dall’insediamento del governo Meloni, si tracciano i primi bilanci. Alcuni ministri ricevono valutazioni positive, altri sono nel mirino della critica pubblica. Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e leader della Lega, risulta il meno apprezzato: ben il 42% degli intervistati, appartenenti sia all’area di opposizione sia alla maggioranza, esprime un giudizio negativo sul suo operato. Tuttavia, all’interno del suo stesso partito, Salvini non è visto come il peggiore.
Al contrario, tra le figure più apprezzate spiccano la stessa Giorgia Meloni, che raccoglie il 41% dei consensi, seguita dal ministro degli Esteri Antonio Tajani (16%) e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il quale risulta particolarmente stimato anche dagli elettori delle opposizioni: il 18% lo indica spontaneamente come miglior esponente del governo, percentuale che sale al 38% tra coloro che esprimono un’opinione.
Una bocciatura netta arriva invece per Daniela Santanchè, ministra del Turismo, che raccoglie solo l’11% di giudizi positivi a fronte di un 66% di valutazioni negative, inclusa la disapprovazione del 51% di elettori del centrodestra.
Valutazioni più equilibrate si registrano per il ministro della Difesa Guido Crosetto (33% positivi contro 39% negativi) e per Giorgetti (33% favorevoli, 35% contrari), che superano Meloni (34% positivi, 55% negativi) e Tajani (30% a favore, 48% contrari).
Le misure più discusse: consenso e divisione
Tra i provvedimenti adottati dal governo, quello che riceve il maggior sostegno è l’inasprimento delle norme contro il femminicidio, con un 38% di approvazione generale. Tuttavia, nel centrodestra questa misura si piazza solo al quarto posto con il 34%, preceduta dall’eliminazione del reddito di cittadinanza, apprezzata dal 51% dei simpatizzanti del centrodestra ma fortemente contestata dal Movimento 5 Stelle (43%) e da altri gruppi di opposizione (33%).
L’inasprimento delle regole sull’immigrazione (41%) e il giro di vite su occupazioni e manifestazioni pubbliche (35%) riscuotono anch’essi consensi, soprattutto nell’elettorato di destra.
Sul fronte delle misure meno popolari, il progetto del Ponte sullo Stretto si attesta come il più criticato (36%), seguito dal Ddl Sicurezza, che divide fortemente gli schieramenti politici. Quest’ultimo è osteggiato dal 50% delle opposizioni, con picchi del 60% tra gli elettori del PD e del 63% tra quelli di Alleanza Verdi e Sinistra, dove rappresenta la norma più contestata.
Sondaggi politici: luci e ombre per Fratelli d’Italia
Il sondaggio YouTrend per Sky TG24, pubblicato il 16 luglio, conferma Fratelli d’Italia al primo posto nelle intenzioni di voto con il 28,1%, seppur in lieve calo rispetto al mese precedente (-0,3%). Segue il Partito Democratico al 22,1% (-0,1%), mentre il Movimento 5 Stelle guadagna consensi, salendo al 12,7% (+0,8%).
Anche altre forze politiche registrano lievi aumenti: Azione (+0,4% al 3,6%), Alleanza Verdi e Sinistra (+0,4% al 7,3%), +Europa (+0,1% al 2,1%) e Italia Viva (+0,2% al 2%). Stabili Forza Italia all’8,9% e la Lega all’8,2% (-0,1%). Noi Moderati scende allo 0,3%, mentre il 41,6% degli elettori si dichiara astenuto o indeciso.
Nonostante Meloni resti la leader più apprezzata (34%, in calo di un punto), la fiducia nell’intero governo scende al 34% (-3%), mentre le valutazioni negative crescono fino al 62% (+2%).
Anche altri leader politici non mostrano miglioramenti: Conte resta stabile al 27%, Tajani scende al 26% (-2%), Schlein al 25% (-1%), Salvini al 22%, Calenda al 16% e Renzi all’11%.
Una nota positiva per il Quirinale: Sergio Mattarella si conferma la figura più rispettata con un 60% di apprezzamento, pur registrando un leggero calo del 3%.