Il Vicepremier e Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani si trova in visita ufficiale a Washington, con l’obiettivo di rilanciare i rapporti bilaterali tra Italia e Stati Uniti e rafforzare il dialogo transatlantico tra Unione Europea e USA. Una missione strategica, che mira a costruire un’intesa solida su diversi fronti: economico, industriale, commerciale e geopolitico.
Tra i principali temi in agenda, spicca la volontà del governo italiano di rinegoziare i dazi doganali reciproci, promuovendo un nuovo accordo commerciale tra Europa e Stati Uniti che possa dare stabilità al mercato, tutelare le imprese e stimolare la crescita economica. Roma auspica un’intesa strutturata, capace di evitare un’escalation commerciale che danneggerebbe entrambe le economie. Il tutto si inserisce in un contesto globale delicato, segnato da tensioni internazionali e mutamenti degli equilibri economici.
In questo scenario, le recenti dichiarazioni di Donald Trump non sono passate inosservate. L’ex Presidente degli Stati Uniti ha accusato il mondo intero di aver approfittato dell’America, sia sul piano commerciale che su quello militare. In un messaggio pubblico, Trump ha denunciato come questo sfruttamento abbia provocato gravi danni economici al Paese, ritenendo inaccettabile che Washington continui a sostenere il peso della difesa globale senza un adeguato riconoscimento da parte degli altri Stati. Ha quindi invocato un cambio di passo, chiedendo rispetto e gratitudine per il ruolo determinante svolto dagli Stati Uniti nella promozione della libertà internazionale.
La questione dei dazi rappresenta uno dei nodi più sensibili. Secondo Leopoldo Rubinacci, vicedirettore della Direzione Generale per il Commercio della Commissione Europea, circa il 70% delle esportazioni dell’UE verso gli USA – per un valore complessivo di 380 miliardi di euro – è già soggetto a tariffe doganali. Ma l’amministrazione Trump sta valutando nuovi dazi su altri settori strategici come aviazione, farmaceutica, minerali critici, legname e rame. Se dovessero essere applicati, il totale delle esportazioni europee colpite salirebbe al 97%, uno scenario allarmante per le industrie europee.
Tuttavia, Trump ha aperto uno spiraglio, dichiarando di essere disponibile al dialogo con l’Europa, pur ribadendo la necessità di una maggiore equità negli scambi commerciali. La minaccia di un’imposizione di dazi fino al 30% a partire dal 1° agosto rimane concreta, ma può essere evitata se si raggiungerà un accordo prima di quella data.
In questo contesto, la presenza di Tajani a Washington assume un significato cruciale. Il Ministro incontrerà esponenti di rilievo dell’amministrazione statunitense, tra cui il Segretario di Stato Marco Rubio, il Presidente della Commissione Affari Esteri del Senato Jim Risch e l’Ambasciatore Jamieson Greer, Rappresentante del Commercio USA. L’obiettivo è difendere gli interessi europei e italiani, costruendo un’intesa che possa rilanciare le relazioni economiche transatlantiche su basi nuove e più equilibrate.
Durante la missione, non mancherà un focus sugli scenari geopolitici internazionali. Tajani ribadirà il sostegno dell’Italia all’Ucraina contro l’aggressione russa, ricordando il ruolo determinante della Conferenza di Roma, che ha mobilitato 10 miliardi di euro e portato alla firma di oltre 200 accordi per la ricostruzione del Paese. La cooperazione con gli Stati Uniti in tale ambito resta essenziale.
Altro tema centrale sarà il Medio Oriente, con particolare attenzione alla crisi di Gaza. Tajani sottolineerà la necessità di un immediato cessate il fuoco, della liberazione degli ostaggi e del ripristino degli aiuti umanitari. Sull’Iran, invece, ribadirà la posizione italiana a favore di un confronto diplomatico per risolvere pacificamente la questione nucleare.
Non mancherà infine un approfondimento sul dossier Libia. Il Ministro sottolineerà l’importanza di un impegno politico condiviso per evitare nuovi conflitti armati, contrastare il traffico di esseri umani e contenere i flussi migratori verso l’Europa. Particolare attenzione sarà dedicata anche al Libano, dove l’Italia continuerà a sostenere la missione UNIFIL, fondamentale per la stabilità del Sud del Paese.
Questa visita si configura dunque come un momento di svolta. Tajani porta a Washington la voce dell’Italia e dell’Europa, puntando a rafforzare i legami storici con gli Stati Uniti e ad affrontare, con spirito costruttivo, le sfide di un mondo sempre più complesso e interconnesso.