Tragedia sfiorata a Vicenza: un bimbo cade dal terrazzo mentre è solo in casa, la madre condannata per abbandono di minore
Il 23 novembre 2023, una tranquilla giornata si è trasformata in un incubo nel quartiere di Santa Bertilla a Vicenza, quando un bambino di soli cinque anni è precipitato dal terrazzo del secondo piano di un condominio. Un fatto drammatico che ha scosso profondamente la comunità locale e che oggi trova il suo epilogo in tribunale, con la condanna della madre per abbandono di minore.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la madre viveva da sola con il figlio in un appartamento al secondo piano. Quella mattina, pensando che il bambino stesse ancora dormendo, la donna è uscita per buttare l’immondizia nei cassonetti situati sotto casa, lasciando il piccolo da solo all’interno dell’abitazione. Un’assenza che, pur se breve, si è rivelata fatale.
Nel frattempo, il bambino si è svegliato. Non vedendo la madre in casa, ha iniziato a cercarla, girando per le stanze fino ad arrivare sul terrazzo. Qui, probabilmente nel tentativo di affacciarsi per capire dove fosse finita, si è sporto troppo e ha perso l’equilibrio, precipitando rovinosamente nel cortile sottostante. Il rumore sordo della caduta ha attirato immediatamente l’attenzione della madre, che è corsa fuori disperata. Resasi conto della gravità della situazione, ha allertato immediatamente i soccorsi.
Il piccolo è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Bortolo, dove è stato ricoverato in condizioni critiche. I medici hanno riscontrato un trauma cranico commotivo, fratture multiple, lesioni a diversi organi interni e danni a livello vertebrale. Nonostante tutto, dopo settimane di cure intensive e riabilitazione, il bambino è riuscito a guarire completamente, contro ogni aspettativa. Un vero miracolo che ha però lasciato aperta una questione legale delicata e dolorosa.
Infatti, nei primi momenti successivi all’incidente, la madre avrebbe fornito agli inquirenti una versione dei fatti diversa dalla realtà, sostenendo che si trovasse in casa al momento della caduta. Una versione che non ha convinto i giudici, insospettiti da alcune incongruenze e dalla paura che potessero esserci episodi di maltrattamento all’interno della famiglia. Per questo motivo, sono stati disposti approfondimenti, al termine dei quali è emersa la verità: il bambino era effettivamente solo in casa al momento dell’incidente.
Il caso è così finito in tribunale. La madre, rappresentata dall’avvocato Ronny Spagnolo, ha chiesto di poter accedere al rito del patteggiamento, riconoscendo implicitamente la propria responsabilità. Il pubblico ministero e il giudice hanno accolto la richiesta, e la donna ha patteggiato una pena di un anno e sei mesi di reclusione per il reato di abbandono di minore.
Tuttavia, vista la particolarità della vicenda, il giudice ha deciso di concedere alla donna la sospensione condizionale della pena. Ciò significa che, in assenza di ulteriori reati nei prossimi anni, la condanna non verrà scontata in carcere. Una decisione che tiene conto non solo della sofferenza vissuta dalla madre, ma anche del fatto che il bambino è riuscito a salvarsi e che non sono emerse ulteriori prove di negligenza abituale o maltrattamenti.
La vicenda ha comunque lasciato un segno profondo. Si tratta di un episodio che sottolinea l’importanza della vigilanza continua quando si hanno figli piccoli e quanto possa essere rischioso anche un gesto apparentemente innocuo, come scendere a buttare la spazzatura lasciando il bambino in casa. La giustizia ha fatto il suo corso, ma la lezione che ne deriva resta impressa nella mente di molti genitori: anche pochi minuti di distrazione possono avere conseguenze irreparabili.
Ora il bambino è in via di totale recupero e, secondo quanto riferito, continua a vivere con la madre. Gli assistenti sociali e le autorità giudiziarie continueranno a monitorare la situazione familiare per garantire al piccolo un ambiente sicuro e stabile, affinché episodi simili non si ripetano mai più.