La finale de L’Isola dei Famosi 2025, andata in onda il 2 luglio in prima serata su Canale 5, è stata un concentrato di emozioni, sorprese e momenti indimenticabili. A guidare la serata, con eleganza e decisione, è stata ancora una volta Veronica Gentili, ormai volto simbolo di questa edizione. In studio, ad accompagnarla nei commenti pungenti e sempre calzanti, c’era Simona Ventura, coinvolta e precisa nel dare voce alle impressioni del pubblico da casa.
Nel corso della puntata, i naufraghi eliminati si sono alternati sul palco, raccontando le loro esperienze tra risate e commozione. Tuttavia, a rubare la scena è stata proprio lei: Cristina Plevani. Un nome che ha fatto la storia della televisione italiana: vincitrice della prima edizione del Grande Fratello, figura che, dopo quell’esperienza, aveva deciso di ritornare alla sua vita di tutti i giorni, lontana dai riflettori, come istruttrice di nuoto.
E invece eccola, 25 anni dopo, tornare sotto i riflettori e trionfare nuovamente. Stavolta all’Isola dei Famosi, portando con sé la stessa autenticità che l’aveva resa celebre nel 2000.
Il pubblico incorona Cristina Plevani
La scelta del vincitore da parte del pubblico non è stata solo il risultato di un televoto. È stata una manifestazione collettiva di affetto. Cristina ha conquistato tutti per la sua autenticità, la sua fragilità mostrata senza filtri, la sua umanità palpabile. Non ha indossato maschere né costruito personaggi: è stata semplicemente sé stessa.
Ha condiviso con il pubblico le sue paure, la fatica di convivere con la solitudine dopo la perdita dei genitori, le sue insicurezze più intime. Non ha cercato di apparire forte a tutti i costi, ma ha dimostrato che la vera forza sta nella vulnerabilità. Così, giorno dopo giorno, prova dopo prova, Cristina ha saputo guadagnarsi la fiducia degli spettatori.
Alla fine, ha vinto. Non solo il reality, ma soprattutto una sfida personale con sé stessa. Ha portato a casa un premio di 50 mila euro e ha scelto di devolvere altri 50 mila euro in beneficenza, dividendoli tra due realtà: “La nuova cordata” e “Medici senza frontiere”. Un gesto che racconta molto più di mille parole. Un atto di generosità che riflette il suo cuore, semplice e sincero.
Un percorso ricco di sfide ed emozioni forti
La strada verso la vittoria, però, non è stata priva di ostacoli. Durante una delle prove più estreme della finale, Loredana Cannata ha vissuto un attimo di puro terrore: mentre era impegnata nella prova di apnea, i suoi capelli si sono incastrati nella struttura metallica della gabbia, impedendole di riemergere. L’intervento tempestivo dello staff ha evitato il peggio, ma la tensione è rimasta nell’aria per lunghi minuti.
Nel frattempo, il cantautore Paolo Vallesi ha colto il momento per un gesto romantico e inatteso: ha chiesto alla sua compagna, Sara Flaherty, di sposarlo. Lei ha risposto con un emozionato “sì”, regalando al pubblico un altro momento magico.
Cristina, dal canto suo, ha continuato a superare ogni ostacolo con determinazione. Dopo l’eliminazione di Teresanna e poi di Loredana, è arrivata a scontrarsi in semifinale con due forti concorrenti: Mario e Omar. A sorpresa, ha avuto la meglio.
La vittoria finale: senza clamore, ma con dignità
La sfida finale l’ha vista affrontare una doppia eliminazione. Prima ha battuto Jey, poi Mario. Con il 49,71% dei voti, ha superato entrambi: Mario si è fermato al 25,27%, mentre Jey ha raccolto il 25,02%. Un successo ottenuto in silenzio, senza giochi di potere, senza alleanze strategiche. Solo grazie alla sua presenza autentica e alla capacità di restare fedele a sé stessa in ogni situazione.
Cristina Plevani ha dimostrato che non serve urlare per farsi sentire. Ha vinto perché ha saputo parlare al cuore delle persone, mostrando la parte più vera e spesso nascosta dell’essere umano. In un contesto come quello dei reality, spesso dominato da apparenze e spettacolarizzazioni, la sua presenza è stata un raggio di autenticità.
E così, venticinque anni dopo il suo primo trionfo televisivo, Cristina si riconferma regina del piccolo schermo. Non per strategie o clamore, ma per merito. Un merito costruito sulla verità.