Blackout aereo nel Nord-Ovest: caos e cancellazioni in Lombardia, Piemonte e Liguria
Giornata da incubo per centinaia di passeggeri nei principali aeroporti del Nord-Ovest italiano. A partire dalla serata di sabato 28 giugno 2025, un blackout improvviso ha paralizzato il traffico aereo in tre regioni chiave del Paese: Lombardia, Piemonte e Liguria. La causa è stata individuata in un guasto tecnico al sistema radar, che ha mandato in tilt l’intera rete di controllo del traffico aereo in quota. Il problema, di non semplice risoluzione, ha portato alla cancellazione o al dirottamento di decine di voli in partenza e in arrivo, con enormi ripercussioni su migliaia di viaggiatori.
Gli aeroporti coinvolti sono tra i più trafficati d’Italia: Milano Malpensa, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Torino Caselle e Genova Cristoforo Colombo. Lo spazio aereo della parte occidentale del Nord Italia risulta, di fatto, completamente bloccato. Le partenze sono sospese, mentre diversi voli in arrivo sono stati costretti a rientrare agli scali di origine o ad atterrare in aeroporti alternativi.
Secondo quanto riferito da fonti ufficiali, l’interruzione è iniziata attorno alle 21:00 di sabato sera. La causa principale è un’avaria al sistema radar centrale che ha mandato in tilt la rete di trasmissione dati E-Net. Questo sistema è fondamentale per il corretto scambio di informazioni tra i centri radar nazionali ed esteri, le torri di controllo e gli scali aeroportuali. Attraverso la rete E-Net transitano bollettini meteorologici, dati radar e comunicazioni operative destinate ai piloti: senza di essa, l’intero sistema di navigazione e sicurezza viene compromesso.
Enav, l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, ha confermato che si tratta di un problema tecnico complesso. I tecnici stanno lavorando incessantemente per individuare l’origine esatta del guasto e ripristinare il servizio, ma al momento non esiste una stima precisa dei tempi necessari. Inizialmente si sperava in una risoluzione entro le 23:00, ma le difficoltà incontrate durante gli interventi lasciano pensare che i disagi possano protrarsi fino alla mattinata di domenica 29 giugno.
Nel frattempo, la situazione negli scali interessati è caotica: lunghissime file ai banchi informazioni, passeggeri in attesa di comunicazioni dalle compagnie aeree, voli bloccati a terra e un crescente senso di frustrazione. In molti casi, i viaggiatori sono stati invitati a rivolgersi direttamente alle compagnie per ricevere aggiornamenti su nuove tempistiche di partenza o eventuali rimborsi. Alcuni aeroporti hanno offerto assistenza di emergenza, come acqua e generi di conforto, a chi è rimasto bloccato per ore in attesa.
La situazione è particolarmente critica anche perché coinvolge una delle principali direttrici aeree italiane e internazionali, proprio in un periodo dell’anno in cui il traffico passeggeri è intenso per via delle partenze estive. Decine di voli nazionali e internazionali sono stati annullati o rimandati, con evidenti ricadute non solo per i passeggeri diretti in vacanza, ma anche per chi viaggia per motivi di lavoro o familiari.
Alcuni voli provenienti dall’estero sono stati dirottati verso scali più a sud, come Bologna o Roma Fiumicino, con conseguente congestione anche nei trasporti ferroviari e stradali per raggiungere le destinazioni inizialmente previste. Questo ha ulteriormente aggravato i disagi e messo sotto pressione i servizi di terra.
Per ora, la priorità resta quella di garantire la sicurezza di tutti i voli. Fino a quando il sistema radar non sarà completamente ripristinato e considerato sicuro, nessun aereo potrà decollare né atterrare nell’area interessata. Le autorità invitano i passeggeri a non recarsi in aeroporto senza aver prima consultato il sito ufficiale dello scalo o aver contattato la propria compagnia aerea.
La speranza è che le operazioni di ripristino si concludano al più presto, evitando ulteriori disagi in una stagione turistica già di per sé intensa. Intanto, resta alta la vigilanza da parte delle autorità aeroportuali, che monitorano costantemente l’evolversi della situazione e si preparano a gestire l’ondata di viaggiatori che attende di partire o tornare a casa.