Tragedia a Castrezzato: la morte del piccolo Michael e il mistero del bagnino scomparso
La comunità di Castrezzato, in provincia di Brescia, è scossa da una duplice tragedia che ha sconvolto residenti, familiari e forze dell’ordine. Due episodi tragicamente intrecciati, avvenuti nel giro di pochi giorni, hanno lasciato spazio a domande senza risposte e a un dolore collettivo che difficilmente verrà dimenticato. Il primo dramma riguarda la morte del piccolo Michael Consolandi, un bambino annegato nella piscina del paese. Il secondo, che ha generato ulteriore sgomento, è legato alla misteriosa scomparsa e successivo ritrovamento del corpo senza vita di Matteo Formenti, bagnino della stessa struttura.
La morte di Michael: una giornata al mare finita in tragedia
Michael, un bambino che, secondo quanto riportato, non sapeva nuotare, si trovava in piscina accompagnato dal padre. Doveva essere una semplice giornata di svago e relax, ma si è trasformata in un incubo. In un momento di distrazione, il padre ha perso di vista il figlio. Dopo una rapida ma angosciosa ricerca, il bambino è stato ritrovato immobile in acqua. L’intervento dei soccorsi è stato tempestivo: il piccolo è stato elitrasportato d’urgenza all’ospedale di Bergamo. Tuttavia, nonostante gli sforzi dei medici, Michael è deceduto due giorni dopo, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi lo conosceva.
Il pubblico ministero Caty Bressanelli ha disposto l’autopsia per chiarire l’esatta dinamica dei fatti e, soprattutto, quanto tempo il bambino sia rimasto sott’acqua senza essere notato. Un dettaglio cruciale che potrebbe fornire risposte decisive nell’indagine.
Scomparsa e morte del bagnino Matteo Formenti
Nel frattempo, un altro evento ha gettato un’ombra ancora più cupa sulla vicenda. Matteo Formenti, 37 anni, bagnino in servizio presso la piscina dove si è consumata la tragedia, è scomparso nel nulla il lunedì successivo all’episodio. Proprio il giorno prima, la Procura di Brescia aveva disposto il sequestro del suo telefono cellulare nell’ambito delle indagini sulla morte del piccolo Michael. Secondo le informazioni raccolte, Formenti era stato iscritto nel registro degli indagati insieme ad altri colleghi presenti in piscina quel giorno. Si trattava di un atto dovuto, in attesa di accertamenti ulteriori.
I familiari, preoccupati per la sua improvvisa sparizione, si sono rivolti ai carabinieri, che hanno immediatamente avviato le ricerche. Poche ore dopo, la tragica scoperta: il corpo di un uomo è stato rinvenuto senza vita in un parco pubblico nel comune di Cologne, non lontano da Chiari, città in cui Formenti risiedeva. Accanto al luogo del ritrovamento si trovava la sua automobile, un dettaglio che ha contribuito a rafforzare l’ipotesi che si trattasse proprio di lui.
L’ipotesi del gesto volontario e le indagini in corso
Secondo le prime ricostruzioni, la modalità in cui è stato trovato il corpo suggerisce fortemente l’ipotesi di un gesto estremo. Sebbene le autorità non abbiano ancora confermato ufficialmente il collegamento diretto tra la sua morte e le conseguenze legali dell’incidente in piscina, il contesto temporale e le circostanze sembrano lasciare pochi dubbi. È plausibile pensare che la pressione psicologica, il senso di colpa o la paura per il futuro abbiano avuto un peso devastante sullo stato emotivo di Formenti.
La Procura ha disposto l’autopsia anche sul corpo del bagnino per escludere altre cause e per comprendere meglio quanto accaduto. La comunità locale, incredula, si stringe nel dolore, cercando di capire come sia stato possibile che due giovani vite — quella di un bambino e quella di un uomo ancora nel pieno della sua età lavorativa — siano state spezzate così tragicamente.
Una ferita aperta per Castrezzato
Castrezzato resta una comunità sotto shock. La piscina, luogo di svago e punto di ritrovo per molte famiglie, si è trasformata in teatro di un dramma che ha lasciato cicatrici profonde. Il dolore è doppio: da una parte la perdita di un bambino, dall’altra il destino di un uomo che, in attesa di chiarimenti giudiziari, sembra essere stato travolto dagli eventi. Mentre proseguono le indagini per stabilire ogni dettaglio, resta il bisogno collettivo di riflettere, comprendere, e non dimenticare.