“Corteo per Gaza a Roma: migliaia in piazza per la pace, lo stop al massacro e il riconoscimento della Palestina”

Roma si Mobilita per Gaza: Migliaia in Piazza per la Pace e il Riconoscimento della Palestina

Una marea umana ha invaso oggi le strade del centro di Roma per chiedere la fine delle violenze nella Striscia di Gaza. Il corteo nazionale, partito da Piazza Vittorio, ha visto la partecipazione di migliaia di persone unite sotto lo slogan “Palestina Libera”, in una manifestazione promossa da associazioni pacifiste, movimenti per i diritti umani e sostenuta da forze politiche come il Partito Democratico, il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi-Sinistra.

Un lungo serpentone ha attraversato la Capitale tra cori, bandiere palestinesi, arcobaleni della pace e cartelli con scritte forti come “Gaza, stop al massacro. Basta complicità”. Un chiaro richiamo alla necessità urgente di un cessate il fuoco immediato e al rispetto del diritto internazionale.

Tra i volti in prima fila del corteo, numerosi esponenti politici: Elly Schlein, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Stefano Bonaccini, Roberto Fico, Riccardo Ricciardi e anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi. In apertura, le note di “Bella Ciao” hanno riecheggiato come simbolo di resistenza e richiamo alla coscienza collettiva.

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha definito la manifestazione “una potente risposta di partecipazione civile contro i crimini del governo Netanyahu e contro il silenzio complice del governo Meloni”. Ha ribadito la richiesta di riconoscimento dello Stato palestinese, come segno concreto di un’Italia che non si volta dall’altra parte.

Anche Angelo Bonelli (AVS) ha puntato il dito contro l’atteggiamento ipocrita dell’attuale governo italiano, sostenendo che “serve una rottura netta con ogni accordo militare ed economico con Israele” e invitando l’Italia a diventare “un presidio di umanità”.

Per Giuseppe Conte, leader del M5S, la piazza di oggi “è la dimostrazione che l’Italia non è indifferente”. Ha denunciato “lo sterminio sistematico in corso da venti mesi” e ha chiesto al governo misure concrete per fermare le violenze, ricordando la mozione parlamentare unitaria come base per un’azione incisiva.

Nicola Fratoianni, portavoce di Alleanza Verdi e Sinistra, ha parlato di una “partecipazione oceanica” come risposta a “un governo che sta trascinando il Paese in una pagina vergognosa della storia”. Ha chiesto esplicitamente l’introduzione di sanzioni, la sospensione dell’accordo tra UE e Israele e il mancato rinnovo del protocollo militare con Tel Aviv.

Nel frattempo, dal fronte del governo, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito la posizione ufficiale: condanna delle violenze a Gaza, ma anche attenzione ai pericoli rappresentati da attori come Hamas, Hezbollah, gli Houthi e l’Iran, accusati di voler distruggere Israele. Una posizione condivisa anche da Maurizio Gasparri (FI), che ha dichiarato il sostegno di Forza Italia a Israele e alla lotta contro l’antisemitismo.

Tuttavia, la manifestazione non ha mancato di suscitare divisioni anche all’interno del fronte pro-Palestina. Il Fronte Comunista, il Fronte della Gioventù Comunista, il Collettivo Militant, l’Unione Democratica Arabo-Palestinese e i Giovani Palestinesi d’Italia hanno espresso dissenso nei confronti di Pd, M5S e AVS, accusandoli di essere intervenuti troppo tardi e di mantenere una posizione ambigua. Durante il corteo, hanno inscenato un presidio alternativo con fumogeni, cori e forti critiche ai leader politici presenti.

Anche alcune organizzazioni palestinesi, tra cui l’Associazione dei Palestinesi in Italia e gruppi studenteschi, hanno deciso di non aderire alla manifestazione, denunciando una gestione strumentale della causa palestinese da parte di alcuni promotori.

In controtendenza, il coordinatore delle Comunità Palestinesi Italiane, Yousef Salman, ha voluto ringraziare pubblicamente i leader Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli per aver promosso la mobilitazione. “La Comunità Palestinese d’Italia scende in piazza per dire grazie all’Italia democratica, amante della libertà e della giustizia”, ha dichiarato. Ha inoltre ribadito la richiesta di cessate il fuoco, accesso agli aiuti umanitari, fine dell’occupazione israeliana e riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina.

“Una pace giusta è possibile solo nel rispetto delle risoluzioni ONU e della legalità internazionale. No alle armi, no alle guerre, no all’occupazione. Sì a un mondo più giusto, più umano, più civile”, ha concluso.

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