Antonio De Rensis: L’avvocato che riapre i grandi casi della giustizia italiana
Antonio De Rensis è una figura di spicco nel panorama legale italiano, noto non solo per la sua profonda competenza, ma anche per la determinazione con cui affronta processi che hanno segnato l’opinione pubblica. La sua carriera è costellata da casi di enorme rilevanza mediatica e giudiziaria, come la difesa della famiglia Pantani, del tecnico Antonio Conte, e più recentemente, la sua decisiva azione per riaprire le indagini sul delitto di Garlasco.
In questo ultimo caso, De Rensis rappresenta Alberto Stasi, condannato per l’omicidio di Chiara Poggi nel 2007. L’avvocato ha dichiarato pubblicamente: “Ci aspettiamo che l’indagine riscriva la storia”, dimostrando la sua volontà di far emergere nuove verità in una vicenda giudiziaria rimasta sospesa tra certezze e dubbi.
De Rensis è anche un volto familiare nel mondo dello sport italiano, avendo costruito nel tempo una solida reputazione come avvocato di fiducia per atleti e dirigenti. È considerato uno dei massimi esperti di diritto sportivo nel Paese. Tra le sue collaborazioni più note si ricorda quella con Antonio Conte, ex allenatore della Juventus, assistito da De Rensis durante lo scandalo del calcio scommesse. In quell’occasione, ha lavorato al fianco degli avvocati Giulia Buongiorno e Luigi Chiappero.
Un altro capitolo rilevante della sua carriera riguarda la vicenda di Marco Pantani, indimenticato campione del ciclismo italiano. La morte improvvisa dell’atleta nel 2004 ha lasciato molte domande senza risposta. Grazie al lavoro di De Rensis, il caso è stato riaperto dopo quasi vent’anni, anche se la Procura ha successivamente deciso di archiviare nuovamente le indagini. Nonostante ciò, il suo impegno è stato fondamentale per riportare l’attenzione pubblica su una tragedia ancora avvolta nel mistero.
Nel campo della MotoGP, De Rensis ha difeso Andrea Iannone, pilota accusato di doping. In questo caso, l’avvocato ha sostenuto la tesi della contaminazione alimentare. Sebbene la giustizia sportiva abbia inflitto a Iannone una squalifica di quattro anni, la strategia difensiva adottata da De Rensis ha dimostrato la complessità del caso e la necessità di rivedere certi meccanismi nel giudizio antidoping.
Il caso Garlasco e la figura di De Rensis
Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi rappresenta senza dubbio una delle tappe più delicate e impegnative nella carriera di Antonio De Rensis. La condanna di Alberto Stasi ha sempre sollevato interrogativi nella pubblica opinione. De Rensis, in collaborazione con l’avvocata Giada Bocellari, è riuscito a ottenere la riapertura del fascicolo grazie a una consulenza tecnica sul DNA ritrovato sotto le unghie della vittima. Questo ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara, già in passato oggetto di attenzioni investigative.
Oggi, l’inchiesta si concentra su un’impronta di mano rinvenuta nei pressi del corpo della ragazza. Tale impronta potrebbe dimostrare la presenza di Sempio sulla scena del crimine, rafforzando la tesi difensiva di De Rensis, che ha sempre sostenuto l’innocenza di Stasi. Secondo gli inquirenti, la frequentazione abituale della casa da parte di Sempio rende la sua posizione particolarmente delicata, con l’accusa di omicidio in concorso ancora pendente.
Una carriera costruita con discrezione e rigore
Antonio De Rensis mantiene un profilo riservato per quanto riguarda la sua vita privata. Si sa che ha frequentato il liceo classico Giovanni Pico a Mirandola e che ha fondato il proprio studio legale a Bologna, città in cui è nato e cresciuto. È noto anche il suo tifo per il Milan e la sua passione per il calcio. Le sue rare apparizioni televisive sono sempre state apprezzate per il tono misurato e la grande competenza.
Dopo l’ultimo interrogatorio presso la Procura, De Rensis ha ribadito la serenità e la fiducia del suo assistito. “Alberto ha risposto a tutte le domande con chiarezza e lucidità. Confidiamo che la verità emerga definitivamente”, ha affermato. Il caso Garlasco resta ancora oggi uno dei procedimenti più discussi della cronaca giudiziaria italiana, e l’avvocato De Rensis continua a esserne protagonista con il suo stile determinato ma sempre rispettoso dei tempi della giustizia.