Rocco Siffredi accusato da Marika Milani: le dichiarazioni contrarie di Malena e Benny Green aprono nuovi scenari
Negli ultimi giorni, il nome di Rocco Siffredi è tornato sotto i riflettori, ma non per motivi legati alla sua carriera cinematografica. La pornostar Marika Milani ha infatti mosso pesanti accuse nei confronti dell’attore hard più famoso d’Italia, parlando apertamente di episodi di abusi e violenze subiti durante le collaborazioni professionali. Le sue parole hanno avuto una forte eco mediatica e hanno suscitato reazioni contrastanti nel mondo dell’intrattenimento per adulti.
Tuttavia, in un clima carico di tensione e speculazioni, due note attrici hard hanno deciso di rompere il silenzio per fornire la loro versione dei fatti. Si tratta di Benny Green e Malena, entrambe con una lunga carriera alle spalle nel settore e con esperienze dirette di lavoro accanto a Siffredi. Le loro dichiarazioni aprono nuovi interrogativi e offrono un punto di vista differente rispetto a quello espresso dalla Milani.
Benny Green: “Mi hanno offerto soldi per attaccare Rocco”
Benny Green ha rilasciato un’intervista a MowMag in cui smentisce le accuse rivolte a Siffredi, raccontando un retroscena inquietante. Secondo la sua testimonianza, in passato alcune persone l’avrebbero contattata offrendole denaro e visibilità in cambio di una presa di posizione contro l’attore abruzzese. “Ci sono persone che in passato hanno cercato anche me per fare notizia, per creare scalpore. E come si fa a colpire una figura come Rocco? Ovviamente con accuse di violenza, tema molto sensibile e centrale in questo momento”, ha raccontato.
Green ha inoltre affermato di ricordare perfettamente le conversazioni avute con Marika Milani sul set, e sostiene che quest’ultima fosse entusiasta di lavorare con Siffredi. “Marika mi aveva detto che doveva tutto a Rocco, era contenta di collaborare con lui”, ha spiegato. È per questo motivo che, oggi, fatica a comprendere come sia possibile che la stessa Milani abbia deciso di accusarlo pubblicamente.
La pornostar ha poi sottolineato come il settore del porno non sia esente da dinamiche complesse e a volte manipolatorie, ma allo stesso tempo ha ribadito con forza che, nella sua esperienza diretta, non ha mai assistito a comportamenti violenti o abusanti da parte di Siffredi. Le sue parole puntano il dito non solo contro chi accusa, ma anche contro un certo tipo di narrativa che — a suo dire — rischia di diventare strumentale.
Malena: “Mai abusata, né sfruttata”
Anche Malena, volto noto del cinema per adulti e personaggio pubblico ormai entrato anche nel mondo della televisione generalista, ha espresso il proprio punto di vista. Ospite della trasmissione “Tango” condotta da Luisella Costamagna, Malena ha affrontato l’argomento con sincerità, specificando di non aver mai subito abusi o pressioni da parte di Rocco Siffredi.
“Per quanto riguarda me, personalmente, devo dire che non mi sono mai sentita abusata né sfruttata da lui. Sono sincera. Forse il mio nome è stato utilizzato un po’ troppo, ma fisicamente o psicologicamente non ho mai subito niente del genere”, ha dichiarato in diretta televisiva. Una posizione netta, che risuona come una difesa nei confronti dell’attore e regista.
Le parole di Malena sono significative anche perché provengono da una figura che ha lavorato per anni fianco a fianco con Siffredi, partecipando a numerosi set e progetti sotto la sua direzione. Il suo intervento ha contribuito a rendere il dibattito ancora più complesso, mettendo in evidenza quanto sia delicato affrontare accuse di questa portata in un contesto pubblico e mediatico.
Una vicenda ancora aperta
Il caso sollevato da Marika Milani ha sollevato interrogativi importanti non solo sulla figura di Rocco Siffredi, ma anche su un intero settore spesso avvolto da stereotipi e giudizi sommari. Se da una parte è fondamentale dare voce a chi denuncia situazioni di abuso, dall’altra è altrettanto necessario verificare con rigore le fonti e ascoltare tutte le versioni dei fatti.
Le dichiarazioni di Benny Green e Malena offrono uno sguardo alternativo, ma non risolvono del tutto la questione. Anzi, sottolineano quanto sia complesso e articolato l’universo delle relazioni professionali nel mondo dell’intrattenimento per adulti, dove i confini tra consenso, potere e narrazione pubblica diventano spesso sfumati.
Il dibattito resta aperto, e forse solo il tempo e ulteriori approfondimenti potranno fare chiarezza sulla vicenda. Nel frattempo, il pubblico è chiamato a riflettere, a non emettere giudizi affrettati e ad ascoltare ogni voce con rispetto e attenzione.