Missile dallo Yemen colpisce l’aeroporto Ben Gurion: feriti e voli sospesi, cresce la tensione in Israele

Missile dallo Yemen colpisce l’aeroporto di Tel Aviv: sei feriti e voli sospesi

Questa mattina, un missile balistico lanciato dallo Yemen ha raggiunto un’area vicina all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, suscitando allarme tra la popolazione e causando una sospensione temporanea dei voli. L’attacco, rivendicato dal gruppo Houthi, rappresenta un’escalation significativa nelle tensioni già presenti nella regione mediorientale.

L’esercito israeliano ha confermato che i propri sistemi di difesa non sono riusciti a intercettare il missile in arrivo. L’impatto è avvenuto in prossimità dell’aeroporto principale del Paese, uno snodo cruciale per i collegamenti aerei internazionali. In seguito all’attacco, tutti i voli in partenza e in arrivo sono stati sospesi per circa un’ora e hanno ripreso regolarmente verso le 9:30 del mattino.

Secondo quanto riportato dal servizio di emergenza israeliano, Magen David Adom, sei persone sono rimaste ferite a seguito dell’esplosione. Tra loro, un uomo di circa 50 anni ha riportato lesioni agli arti inferiori, mentre due donne, rispettivamente di 54 e 38 anni, sono state colpite dall’onda d’urto causata dalla deflagrazione. Un altro uomo, di 64 anni, è stato ferito lievemente da frammenti di detriti scagliati nell’aria, mentre due giovani donne, di 22 e 34 anni, hanno riportato ferite mentre cercavano di raggiungere un rifugio. Tutti i feriti sono stati prontamente trasportati in ospedali della zona centrale del Paese, dove hanno ricevuto le cure necessarie.

L’attacco ha avuto un impatto immediato anche sul traffico aereo internazionale. Diverse compagnie hanno annunciato la sospensione o l’annullamento dei voli diretti verso Israele. Tra queste, Air Europe ha cancellato tutti i voli da e per Tel Aviv, compreso quello previsto in partenza da Madrid. Swiss ha fatto lo stesso, annullando il volo in partenza da Zurigo. Anche Air India è stata costretta a prendere misure precauzionali: un aereo partito da Nuova Delhi e diretto a Tel Aviv ha invertito la rotta dopo aver sorvolato lo spazio aereo della Giordania, facendo ritorno all’aeroporto di partenza. Il gruppo Lufthansa, che comprende anche SWISS, Austrian Airlines e Brussels Airlines, ha annullato tutti i voli della giornata verso Israele.

L’improvviso cambio di scenario ha avuto anche conseguenze economiche. Le azioni della compagnia aerea nazionale israeliana El Al hanno registrato un aumento del 5% alla Borsa di Tel Aviv, probabilmente in previsione di una crescente domanda interna dovuta alle cancellazioni da parte delle compagnie straniere.

A rivendicare ufficialmente l’attacco è stato il gruppo ribelle yemenita Houthi, attraverso le dichiarazioni di uno dei suoi leader, Muhammad Al-Bahiti. In un’intervista rilasciata all’emittente qatariota Al Araby, Al-Bahiti ha affermato che l’attacco contro l’aeroporto Ben Gurion dimostra la capacità degli Houthi di colpire obiettivi strategici all’interno del territorio israeliano. Ha inoltre sottolineato che l’operazione è solo una delle numerose dimostrazioni della potenza militare del gruppo, il quale starebbe rafforzando la propria influenza nella regione.

Le parole del leader Houthi sono state accolte con preoccupazione da parte della comunità internazionale, che teme un ulteriore deterioramento della stabilità nell’area già compromessa da conflitti e alleanze geopolitiche complesse. Israele non ha ancora annunciato una risposta ufficiale all’attacco, ma gli analisti prevedono una possibile reazione militare o diplomatica nelle prossime ore.

L’episodio ha riacceso i riflettori su una regione già segnata da numerosi conflitti e ha sollevato nuove domande sull’efficacia dei sistemi di difesa israeliani, generalmente considerati tra i più avanzati al mondo. Il fatto che un missile sia riuscito a superare le barriere di sicurezza e a raggiungere una zona così sensibile come l’area aeroportuale rappresenta un serio campanello d’allarme.

Nel frattempo, il governo israeliano ha intensificato le misure di sicurezza nei pressi degli aeroporti e nei luoghi pubblici più esposti, invitando la popolazione a mantenere la calma e a seguire le indicazioni fornite dalle autorità locali.

L’attacco di questa mattina rappresenta non solo un rischio immediato per la sicurezza dei civili, ma anche un segnale inequivocabile della crescente complessità del quadro geopolitico in Medio Oriente, dove nuovi attori armati stanno emergendo con capacità offensive sempre più sofisticate.

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