Federico Troletti, l’eroe dei laghi: la comunità di Malegno piange la sua tragica scomparsa
Un’intera comunità si è stretta nel dolore per la prematura scomparsa di Federico Troletti, 48 anni, poliziotto e nuotatore estremo conosciuto e stimato non solo a Malegno, ma in tutta la Valle Camonica. Il tragico incidente avvenuto il 22 aprile ha portato via non solo un agente esperto, ma anche un uomo dal cuore grande, appassionato di sport e noto per le sue imprese nei laghi lombardi. Il suo soprannome “Denver” era simbolo di affetto, ma anche della sua forza e della determinazione con cui affrontava la vita e le sue sfide.
Un incidente fatale sulla statale 42
Il dramma si è consumato nel primo pomeriggio, poco dopo le ore 15, lungo la statale 42 a Pian Camuno, quando la moto guidata da Federico si è scontrata violentemente con un camion. Le dinamiche dell’accaduto sono ancora in fase di ricostruzione, ma secondo le prime informazioni, Troletti si stava dirigendo verso Brescia quando, per motivi ancora non chiariti, ha perso il controllo del mezzo finendo per impattare contro il veicolo pesante. L’urto è stato talmente violento da scaraventarlo a diversi metri di distanza. Il decesso è avvenuto sul colpo, lasciando sgomenti i soccorritori e coloro che lo conoscevano.
Una vita dedicata alla divisa e allo sport estremo
Federico Troletti non era soltanto un poliziotto. Originario di Cividate Camuno, risiedeva a Malegno, dove era profondamente radicato. Dopo una lunga esperienza nella Polizia Stradale, era stato assegnato all’ufficio passaporti di Darfo Boario Terme, dove continuava a servire con dedizione. Ma ciò che lo rendeva unico agli occhi di tanti era la sua passione per il nuoto estremo, attività che coltivava con tenacia e spirito di sfida.
Era noto per le sue traversate dei grandi laghi lombardi. Nel 2011, percorse 54 chilometri nel Lago di Garda in quindici ore, una prova di resistenza che pochi sarebbero riusciti a portare a termine. Nel 2013, affrontò un’altra impresa titanica: 21 ore di nuoto nel Lago Maggiore, dimostrando ancora una volta la sua eccezionale forza fisica e mentale. Per queste imprese, la gente del posto lo aveva soprannominato “il caimano della Valle Camonica”, un titolo che racchiudeva la sua tenacia, il suo amore per l’acqua e la sua costante voglia di superare i propri limiti.
Una comunità sconvolta
Il dolore è palpabile tra le vie di Malegno. L’improvvisa perdita di Federico ha lasciato un vuoto profondo. Non solo per la sua famiglia, che ora deve affrontare un lutto insostenibile, ma per tutti coloro che lo conoscevano e ammiravano. Federico era un punto di riferimento, un uomo giusto, appassionato, generoso. Le sue imprese non erano solo sportive, ma rappresentavano un esempio di determinazione e ispirazione per tanti giovani della zona.
Nel tragico schianto è rimasta coinvolta anche una donna, parente di Federico, che viaggiava con lui in moto. Le sue condizioni sono gravi ed è attualmente ricoverata in ospedale. Sul camion erano presenti tre operai, che sono usciti illesi, mentre l’autista è stato trasportato al pronto soccorso per accertamenti.
Il ricordo di un uomo straordinario
In queste ore, tantissimi messaggi di cordoglio stanno arrivando da amici, colleghi e semplici conoscenti. I social network si sono riempiti di testimonianze affettuose, foto dei suoi traguardi sportivi e parole di vicinanza alla famiglia. Il sindaco di Malegno ha espresso il cordoglio dell’intera amministrazione comunale, sottolineando quanto Federico fosse amato e rispettato da tutti.
L’acqua dei laghi che aveva attraversato con tanto coraggio e dedizione ora sembra più silenziosa. Quel silenzio che accompagna le grandi perdite, che lascia spazio ai ricordi, alle imprese, ai sorrisi condivisi. Federico Troletti resterà per sempre un esempio di coraggio, di professionalità e di passione per la vita. Un uomo che ha saputo lasciare un segno indelebile nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incontrarlo.