Tragedia familiare a Lamon: padre uccide il figlio di 17 anni e si toglie la vita

Una nuova tragedia familiare ha sconvolto il tranquillo comune di Lamon, situato nel cuore montano della provincia di Belluno. In una casa che fino a poche ore prima appariva come una qualsiasi dimora di una famiglia riservata, si è consumato un dramma indicibile. Riccardo Gaio, un ragazzo di soli 17 anni, è stato trovato senza vita nella propria abitazione, colpito mortalmente da più fendenti. Accanto al suo corpo, quello del padre Vladislaw Gaio, 48 anni, che si sarebbe tolto la vita con un colpo di fucile da caccia. Un gesto estremo che ha lasciato attonita l’intera comunità.

Le indagini, tuttora in corso, mirano a fare luce su quanto accaduto all’interno delle mura domestiche. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dei fatti e, soprattutto, il movente che avrebbe spinto l’uomo a un simile gesto. Al momento si ipotizza con forza la pista dell’omicidio-suicidio, anche se non vengono escluse del tutto altre possibilità, in attesa dell’analisi completa della scena del crimine e delle testimonianze raccolte.

Secondo le prime informazioni trapelate, all’interno dell’abitazione, al momento della tragedia, si trovava anche la madre del ragazzo, moglie di Vladislaw. La sua testimonianza potrebbe risultare determinante per comprendere cosa sia realmente accaduto nelle ore precedenti alla tragedia. Gli inquirenti l’hanno già ascoltata in un primo colloquio, ma verrà sentita nuovamente nei prossimi giorni per chiarire ulteriori dettagli.

La famiglia Gaio, di origini balcaniche, era residente a Lamon da diversi anni e non aveva mai dato segni di particolari tensioni. Chi li conosceva parla di persone tranquille, riservate, che conducevano una vita normale. Riccardo era un ragazzo conosciuto e benvoluto nel paese: studente modello, appassionato di sport e sempre disponibile con gli amici. La notizia della sua morte ha scosso profondamente tutta la comunità, che ora si stringe attorno alla madre, devastata da un dolore impossibile da descrivere.

Il sindaco del paese, visibilmente commosso, ha espresso il cordoglio di tutta l’amministrazione comunale: “Lamon è sotto shock. È una tragedia che ci colpisce profondamente, una ferita che sarà difficile da rimarginare. In queste ore dobbiamo essere vicini ai familiari e a tutti coloro che conoscevano Riccardo e Vladislaw.”

I carabinieri della compagnia di Feltre, insieme al nucleo investigativo, hanno effettuato tutti i rilievi del caso e stanno continuando le indagini per chiarire ogni aspetto. Importante sarà anche l’autopsia, che verrà disposta nelle prossime ore dal pubblico ministero incaricato, per accertare con esattezza le cause del decesso di entrambi e stabilire l’ora precisa della morte. Questi elementi potrebbero fornire ulteriori riscontri utili a comprendere la successione temporale degli eventi.

Alcuni vicini hanno riferito di non aver udito nulla di strano nelle ore precedenti alla tragedia, se non un rumore secco, come un’esplosione, che inizialmente era stato confuso con uno sparo di caccia, frequente in zona. Solo dopo la scoperta dei corpi è stato chiaro che si trattava del colpo fatale con cui l’uomo avrebbe posto fine alla propria vita.

La comunità locale si è subito attivata per offrire supporto psicologico a chi, in particolare tra i giovani, sta vivendo con grande difficoltà questa notizia. Nella scuola frequentata da Riccardo, è stato attivato un servizio di ascolto con psicologi e insegnanti per aiutare gli studenti ad affrontare il lutto e l’angoscia provocati da questa drammatica vicenda.

La tragedia di Lamon si aggiunge, purtroppo, a una lunga serie di episodi simili che evidenziano quanto possano essere profonde le crisi familiari, spesso invisibili agli occhi esterni. Un dramma che richiama l’attenzione sulla necessità di intercettare i segnali di disagio prima che sia troppo tardi. Perché dietro la facciata di una quotidianità ordinaria, possono celarsi dolori e fragilità che, se non ascoltati, possono sfociare in gesti irreversibili.

In attesa di ulteriori aggiornamenti dalle autorità, Lamon si ferma, colpito da un dolore collettivo che accomuna ogni cittadino. La speranza è che da questa immane tragedia possa nascere una maggiore consapevolezza e attenzione verso la salute mentale e il sostegno delle famiglie in difficoltà.

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