Alluvione in Piemonte: situazione drammatica, evacuazioni e disagi in tutto il Nord-Ovest
Il Piemonte sta affrontando una delle emergenze meteorologiche più gravi degli ultimi anni. Le forti piogge che hanno colpito la parte settentrionale e occidentale della regione stanno provocando danni estesi, con frane, esondazioni, strade interrotte e centinaia di persone evacuate. Il maltempo non accenna a diminuire e il rischio idrogeologico resta altissimo in numerose aree.
Emergenza alluvione: centinaia di evacuati e danni ingenti
Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha aggiornato questa mattina la popolazione sulle condizioni critiche in molte zone del territorio. Sono già stati attivati i centri di controllo e oltre mille volontari della protezione civile sono operativi per gestire l’emergenza. “Le criticità maggiori riguardano frane e allagamenti. A Borgosesia, in provincia di Vercelli, sono state evacuate 150 persone per precauzione, mentre a Villadossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, ne sono state sfollate altre 40. Tutti sono assistiti dai nostri volontari”, ha dichiarato Cirio.
Nel Verbano-Cusio-Ossola, due frane hanno costretto all’evacuazione di tre persone nei comuni di Villadossola e Beura Cardezza. Sempre nella stessa area, i Vigili del Fuoco hanno tratto in salvo due turisti olandesi rimasti isolati nella frazione di Anzuno, bloccati dall’acqua.
Trasporti in tilt: treni sospesi e strade chiuse
La situazione dei trasporti è altrettanto complicata. La circolazione ferroviaria è stata interrotta sulla linea Domodossola-Milano tra le stazioni di Premosello-Chiovenda e Domodossola, così come sulla tratta che collega l’Italia alla Svizzera tra Varzo e Domodossola. Anche le strade stanno subendo gravi conseguenze: a Pinerolo, nel Torinese, due ponti sono stati chiusi per il pericolo legato alla piena del torrente Lemina. L’autostrada A5 Torino-Aosta ha visto la chiusura della carreggiata sud per il rischio concreto di una frana.
Fiumi in piena e frane in tutto il territorio
Nel Canavese, in provincia di Torino, il maltempo ha provocato numerosi smottamenti e inondazioni. A Chivasso, il fiume Po e il torrente Orco continuano a salire, creando apprensione soprattutto nella frazione di Pratoregio, dove le acque hanno invaso una cava. La provinciale 39 a San Benigno Canavese è stata chiusa, così come il ponte sul fiume Malone a Front. Particolarmente preoccupante è la situazione del fiume Po a San Sebastiano, che ha superato la soglia di allarme, passando da 2,4 a oltre 6 metri in appena 24 ore, secondo i dati dell’Arpa Piemonte.
Allerta rossa e previsioni ancora critiche
Le zone più colpite, secondo il bollettino ufficiale, sono il Canavese, l’Ossola, la Valsesia, il Biellese, le valli di Lanzo, l’alto Novarese e il Verbano-Cusio-Ossola. Anche le aree sud-orientali del Piemonte non sono risparmiate.
L’Arpa ha emesso un’allerta rossa per le valli Sesia, Cervo, Chiusella, Orco, Lanzo, Sangone e per la bassa Valsusa. È allerta arancione per l’alta Valsusa e per le valli Chisone, Pellice, Po e Tanaro, così come per la pianura settentrionale torinese e cuneese. Le valli Varaita, Belbo, Bormida e Scrivia sono in allerta gialla. Il quadro resta critico per tutta la giornata di giovedì 17 aprile, con l’attesa di nuove precipitazioni.
Video shock e paura sui social: la rete documenta il disastro
Intanto, sui social media, un video dell’alluvione sta facendo il giro del web. Le immagini, girate con uno smartphone, mostrano scene di rara intensità: torrenti impetuosi che trascinano fango e detriti, automobili sommerse e abitazioni invase dall’acqua. Il video ha rapidamente raccolto migliaia di visualizzazioni, diventando simbolo della drammatica situazione che il Piemonte sta vivendo.
Molti cittadini, scossi da quanto sta accadendo, hanno iniziato a condividere foto e testimonianze, creando una sorta di diario collettivo dell’emergenza. La paura è tangibile: le famiglie temono per la sicurezza delle proprie case, ma anche per le infrastrutture che sembrano cedere sotto la forza della natura.
Solidarietà e mobilitazione generale
Nonostante il clima di grande preoccupazione, la macchina della solidarietà si è subito messa in moto. Le amministrazioni comunali, le forze dell’ordine e le associazioni di volontariato stanno lavorando senza sosta per fornire assistenza, alloggi temporanei e beni di prima necessità agli sfollati. La speranza è che il meteo migliori nelle prossime ore per permettere un primo bilancio e avviare le operazioni di recupero e messa in sicurezza.
Il Piemonte affronta con coraggio e determinazione questa difficile prova, ma resta alta la vigilanza su tutto il territorio regionale.