Tragedia sulla Funivia del Monte Faito: Cavo Rotto, Quattro Morti e Un Disperso

Monte Faito, giovedì 17 aprile 2025 – Un pomeriggio drammatico si è consumato oggi sulla funivia che collega Castellammare di Stabia alla cima del Monte Faito. Un grave guasto tecnico ha scatenato momenti di autentico terrore per i passeggeri a bordo, culminando in una tragedia con quattro vittime accertate e un disperso.

Il tutto è iniziato poco dopo le 15:00, quando il cavo portante della funivia si è spezzato improvvisamente. L’incidente ha causato il blocco immediato delle due cabine in servizio: una nei pressi della stazione a valle di Castellammare, l’altra in quota, vicina all’arrivo. La cabina più vicina al suolo, quella inferiore, conteneva 16 passeggeri che sono stati evacuati in sicurezza grazie all’intervento tempestivo dei soccorritori.

L’azienda Eav, che gestisce il servizio della funivia, ha confermato che le operazioni di soccorso per la cabina a valle sono state eseguite secondo il protocollo previsto in caso di emergenza. I passeggeri sono stati assicurati con imbragature e fatti scendere uno ad uno, in un’operazione che, sebbene delicata, si è conclusa senza feriti.

Un video del salvataggio è stato diffuso direttamente dal presidente di Eav, Umberto De Gregorio, sulla sua pagina Facebook, testimoniando la professionalità e l’impegno dei soccorritori. Le operazioni sono state coordinate dalla Prefettura di Napoli e hanno coinvolto Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Carabinieri e Polizia.

Tuttavia, la situazione si è rivelata drammaticamente più grave nella cabina superiore. Secondo le prime ricostruzioni, quest’ultima sarebbe precipitata poco prima dell’arrivo in stazione. A bordo si trovavano cinque persone: quattro passeggeri e l’operatore dell’impianto, dipendente della Eav.

Nel tardo pomeriggio, le squadre di emergenza hanno recuperato quattro corpi senza vita: tre passeggeri e l’addetto alla cabina. Il quinto occupante risulta ancora disperso, e le ricerche sono rese estremamente difficili dalle condizioni meteorologiche avverse e dalla fitta nebbia che avvolge la cima del Faito.

Il servizio della funivia era stato riattivato solo pochi giorni prima, il 10 aprile, dopo la pausa stagionale invernale. Ciò ha sollevato dure critiche da parte delle autorità locali e dei rappresentanti politici. Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio Regionale della Campania, ha rilasciato una dichiarazione molto dura:

“Ci troviamo di fronte all’ennesimo capitolo del disastro senza fine targato Eav. Saranno i dovuti accertamenti a fare piena luce su questa vicenda, ma ci chiediamo: viste le condizioni meteo proibitive e le forti raffiche di vento, il servizio non poteva essere sospeso prima che si sfiorasse la tragedia? I vertici Eav si dimettano prima che sia troppo tardi”.

In attesa di chiarimenti, per garantire i collegamenti con la zona del Monte Faito, sono stati attivati bus sostitutivi lungo la tratta della funivia interrotta, al fine di assicurare continuità ai trasporti e non lasciare isolata l’area montana.

La Procura di Torre Annunziata ha annunciato l’apertura di un’inchiesta non appena si concluderanno le operazioni di soccorso. Gli investigatori cercheranno di comprendere le cause esatte della rottura del cavo e verificheranno eventuali responsabilità tecniche o gestionali.

L’episodio ha scosso profondamente l’intera comunità stabiese e i numerosi turisti che, approfittando della recente riapertura, avevano deciso di godersi un pomeriggio di primavera in montagna. La funivia del Monte Faito rappresenta infatti un simbolo per la zona, non solo come mezzo di trasporto ma anche come attrazione turistica che offre una vista mozzafiato sul Golfo di Napoli.

Oggi però, quella bellezza si è trasformata in paura e dolore. Mentre si continua a cercare il passeggero disperso e a fare chiarezza sulla dinamica dei fatti, l’intera nazione si stringe intorno alle famiglie delle vittime, chiedendo verità e giustizia.

Related Posts