Simba La Rue arrestato a Barcellona: carriera in bilico dopo due condanne definitive

Simba La Rue arrestato a Barcellona: il futuro del trapper sospeso tra musica e giustizia

Simba La Rue, uno dei nomi più discussi e controversi della scena trap italiana, è stato arrestato a Barcellona in seguito a un provvedimento di cumulo pene. La notizia ha fatto rapidamente il giro dei media e ha riacceso il dibattito sull’intreccio sempre più stretto tra il mondo della musica urban e le vicende giudiziarie. Il giovane artista, al secolo Mohamed Lamine Saida, deve ora fare i conti con due condanne definitive che hanno segnato una svolta decisiva nella sua vita privata e nella sua carriera.

Le parole del legale: “Non era latitante”

A chiarire la posizione dell’artista è stato l’avvocato Niccolò Vecchioni, che ha subito respinto l’ipotesi di latitanza. Secondo quanto dichiarato, Simba La Rue si trovava a Barcellona per motivi lavorativi legati alla sua attività musicale e non aveva ricevuto alcuna comunicazione ufficiale riguardo all’ordine di arresto o a eventuali provvedimenti di estradizione. Il legale ha anche sottolineato che l’artista si stava attenendo alle disposizioni precedenti delle autorità italiane, essendo a conoscenza di una prima condanna per la quale gli era stato concesso un differimento della pena per motivi di salute.

Un passato turbolento: Daspo e marijuana

La figura di Simba La Rue è spesso stata al centro di episodi controversi. Nel novembre 2021, ad esempio, era stato colpito da un Daspo Willy, che gli vietava l’accesso ai locali pubblici di Milano per un periodo di 18 mesi. La misura era stata adottata dopo un episodio avvenuto all’esterno della discoteca Old Fashion, dove il trapper fu sorpreso a lanciare pietre contro alcuni clienti. Un comportamento che aveva già messo in evidenza la sua inclinazione a gesti provocatori e pericolosi.

Più recentemente, circa due mesi fa, Simba La Rue è stato nuovamente fermato dalla polizia locale di Milano mentre si trovava alla guida di una Mercedes Classe G 8V, privo di patente. All’interno del veicolo, gli agenti trovarono 142 grammi di marijuana già suddivisi in 70 bustine pronte per la vendita. Con lui c’erano tre amici, tra cui il rapper Baby Gang, altro nome ben noto per episodi di cronaca simili.

Le due condanne definitive: tra faide e sparatorie

Il motivo dell’arresto a Barcellona risale a due distinte condanne, ora riunite in un provvedimento di cumulo pene. La prima, di 4 anni e 6 mesi, riguarda un grave episodio avvenuto tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via Tocqueville, nel cuore della movida milanese. In quella circostanza, una sparatoria in piena notte aveva scosso una delle zone più frequentate della città, facendo emergere un’escalation di violenza legata proprio al mondo trap.

La seconda condanna, invece, è di 3 anni, 9 mesi e 10 giorni, e si riferisce alla cosiddetta “faida tra trapper”. Una rivalità accesa tra giovani artisti, spesso alimentata da provocazioni sui social e culminata in atti di violenza reale. Simba La Rue stesso era rimasto vittima di un agguato che gli aveva causato gravi problemi a una gamba, motivo per cui aveva ottenuto inizialmente il rinvio della pena.

Dalla musica al carcere: un talento segnato dalle ombre

Nato e cresciuto tra la Francia e l’Italia, Simba La Rue aveva esordito nel panorama musicale con “Sacoche”, brano in collaborazione con Baby Gang, che aveva riscosso successo tra il pubblico giovane. Il suo stile diretto, aggressivo e ispirato alla strada lo aveva reso uno dei volti emergenti della trap nazionale. Tuttavia, accanto al talento musicale, non sono mai mancati i problemi con la giustizia, alimentando un’immagine pubblica controversa e polarizzante.

Il suo arresto, avvenuto per mano dei carabinieri con la collaborazione delle autorità spagnole, ha segnato un nuovo capitolo nella sua travagliata esistenza. Ora dovrà essere estradato in Italia, dove sconterà la pena derivante dalla somma delle due condanne. Una vicenda che mette in discussione il futuro di un artista che, nonostante il successo, non è riuscito a sottrarsi completamente alle dinamiche distruttive che spesso accompagnano le storie di chi proviene dalla strada.

Il futuro è incerto

Resta da capire se Simba La Rue riuscirà a riscattarsi da questo momento buio. La musica potrebbe ancora rappresentare un’ancora di salvezza, ma molto dipenderà dalla sua volontà di separare definitivamente la vita artistica da quella criminale. La storia insegna che alcuni artisti sono riusciti a trasformare le proprie esperienze difficili in messaggi positivi; altri, invece, sono rimasti imprigionati in un circolo vizioso.

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