Francesco Sarcina contro Clizia Incorvaia: battaglia legale per la privacy della figlia sui social media

Francesco Sarcina ha deciso di riaprire un contenzioso legale con l’ex moglie Clizia Incorvaia, portando nuovamente in tribunale una questione che riguarda un tema molto delicato e attuale: la tutela della privacy della loro figlia Nina. Il cuore della disputa riguarda l’uso dell’immagine della bambina sui social media da parte della madre, in particolare nei post contrassegnati con l’hashtag #adv, tipicamente associati a contenuti pubblicitari e sponsorizzati. Sarcina accusa Clizia di utilizzare la figlia per fini commerciali senza il suo consenso, sollevando così questioni etiche e legali sul diritto alla riservatezza dei minori.

Questa non è la prima volta che i due si trovano in disaccordo su questo argomento. La vicenda ha origine nel 2019, quando Sarcina aveva già espresso preoccupazioni circa l’esposizione mediatica della piccola Nina. In quell’occasione, grazie all’intervento dei legali, Clizia aveva inizialmente smesso di pubblicare immagini della figlia. Tuttavia, secondo quanto riferito dal cantante, l’influencer avrebbe ripreso l’attività, questa volta con un’intensità ancora maggiore, inserendo l’immagine della bambina in campagne pubblicitarie online, con lo scopo di ottenere compensi economici.

Secondo la nuova denuncia, Francesco Sarcina ha allegato prove concrete a sostegno delle sue accuse, tra cui uno scambio di messaggi con Clizia in cui lei stessa ammette che la presenza della figlia nei post è fondamentale per il suo lavoro sui social. L’artista sostiene che questa ammissione dimostri chiaramente l’intento commerciale dietro tali pubblicazioni, sottolineando la totale assenza di una sua autorizzazione formale.

Sarcina ha evidenziato che la questione non riguarda né l’affidamento della minore né la gestione economica della separazione, bensì esclusivamente la salvaguardia del benessere psicologico e fisico della bambina. L’artista teme che questa continua esposizione pubblica possa compromettere seriamente la serenità di Nina, creando un impatto negativo nel suo percorso di crescita. Per tale motivo, intende portare la questione all’attenzione del Tribunale per i Minorenni, chiedendo un intervento che possa porre fine a quella che considera una strumentalizzazione inaccettabile dell’immagine della figlia.

La vicenda mette in luce un problema sempre più diffuso nella società contemporanea: l’esposizione dei bambini sui social media da parte dei genitori, spesso senza un accordo reciproco o una reale consapevolezza delle conseguenze a lungo termine. In Italia, la legge consente la pubblicazione di immagini di minori, purché venga rispettata la loro dignità e ci sia il consenso di entrambi i genitori. Tuttavia, nei casi di separazione o conflitto familiare, la situazione diventa complessa, come dimostra chiaramente il caso Sarcina-Incorvaia.

Esemplare, in questo senso, è anche la decisione del celebre duo Ferragnez, composto da Chiara Ferragni e Fedez, che dopo il loro allontanamento hanno scelto di non mostrare più pubblicamente i loro figli, Leone e Vittoria. Tale scelta evidenzia come la consapevolezza e il rispetto reciproco siano fondamentali nella gestione dell’immagine dei minori, soprattutto quando i genitori godono di una grande visibilità mediatica.

La legale di Francesco Sarcina, Mariapaola Marro, ha ribadito l’importanza di un intervento da parte della magistratura, affinché venga verificata un’eventuale violazione del diritto alla privacy della minore. Il caso, quindi, non si esaurisce in una disputa personale, ma apre una riflessione più ampia sul ruolo dei social media nella vita familiare e sull’urgenza di proteggere i minori da una sovraesposizione mediatica che potrebbe risultare dannosa.

Viviamo in un’epoca in cui la condivisione di ogni aspetto della propria vita sui social è diventata la norma. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra ciò che è condivisibile e ciò che va tutelato, soprattutto quando si tratta di bambini che non hanno la capacità o il diritto di decidere per sé. La protezione dell’infanzia e il rispetto della privacy devono essere principi irrinunciabili, a cui i genitori devono attenersi con responsabilità, soprattutto se esposti al pubblico.

Il caso di Francesco Sarcina e Clizia Incorvaia ci ricorda che, al di là della fama e delle dinamiche personali, i minori devono sempre essere messi al primo posto, con la massima attenzione alla loro sicurezza, dignità e sviluppo sano.

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