Tragedia a Ossi: muore schiacciato dall’auto guidata per gioco da un bambino di 10 anni. La famiglia dona gli organi
Una festa di compleanno si è trasformata in un dramma senza precedenti a Ossi, piccolo comune vicino a Sassari. Gianfranco Pilo, un camionista di 42 anni residente nella stessa località, è deceduto in seguito a un tragico incidente avvenuto domenica scorsa. L’uomo è rimasto schiacciato contro un muro dalla propria auto, che era stata avviata per gioco da un bambino di soli 10 anni. Una fatalità assurda, avvenuta in un contesto che avrebbe dovuto essere sereno e gioioso.
Un momento di gioco finito in tragedia
Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, durante una festa di compleanno alla quale partecipavano diversi adulti e bambini, alcuni presenti avrebbero permesso a un bambino di dieci anni di provare ad accendere un’auto. Una leggerezza che si è rivelata fatale. Il piccolo, ignaro del pericolo, ha girato la chiave di accensione e l’auto si è mossa improvvisamente, investendo Gianfranco Pilo e schiacciandolo violentemente contro un muro.
L’urto è stato devastante: l’uomo ha riportato fratture multiple e ha subito un arresto cardiaco. I soccorritori del 118, giunti rapidamente sul posto, sono riusciti a rianimarlo e a stabilizzarlo prima del trasporto d’urgenza all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Le sue condizioni sono apparse da subito disperate.
Tre giorni di speranza, poi la diagnosi di morte cerebrale
Una volta giunto in ospedale, Gianfranco Pilo è stato immediatamente ricoverato nel reparto di terapia intensiva e posto in coma farmacologico. I medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita, ma i traumi riportati erano troppo gravi. Dopo tre giorni di agonia, il 26 marzo 2025 è arrivata la notizia più temuta: morte cerebrale.
La famiglia, distrutta dal dolore ma profondamente generosa, ha preso una decisione difficile e coraggiosa: acconsentire alla donazione degli organi. Un gesto di grande altruismo che permetterà ad altre persone di ricevere una seconda possibilità di vita. Le procedure per l’espianto sono state avviate immediatamente e si concluderanno nelle prossime ore.
Indagini in corso: le responsabilità degli adulti
I carabinieri della stazione locale, coordinati dalla Procura di Sassari, hanno subito avviato le indagini per chiarire le dinamiche esatte dell’incidente e verificare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze tra i presenti alla festa, cercando di capire chi abbia autorizzato il bambino a mettersi al volante e in quali condizioni si trovasse il veicolo. Si ipotizza che l’auto non fosse stata messa in sicurezza, lasciata probabilmente con la marcia inserita, circostanza che ha reso possibile la partenza improvvisa una volta girata la chiave.
L’aspetto più grave della vicenda è proprio la totale mancanza di consapevolezza dei pericoli legati a un gesto che, seppur nato con leggerezza, ha avuto conseguenze irreparabili. Far avvicinare un bambino a un veicolo acceso, anche solo per gioco, comporta rischi altissimi e, come in questo caso, può sfociare in una tragedia.
Il cordoglio della comunità
La notizia della morte di Gianfranco Pilo ha scosso profondamente l’intera comunità di Ossi, dove l’uomo era conosciuto e benvoluto. Molti lo descrivono come una persona gentile, lavoratore instancabile e sempre disponibile con tutti. In tanti si sono stretti intorno alla famiglia, manifestando affetto e solidarietà in questo momento di immenso dolore.
Il gesto della donazione degli organi ha suscitato grande commozione: in una situazione così drammatica, la famiglia ha scelto di trasformare il proprio lutto in una speranza per altri. Una testimonianza concreta di umanità che merita rispetto e riconoscenza.
Un monito per tutti
Questo tragico episodio rappresenta anche un campanello d’allarme per tutti: mai sottovalutare i rischi, soprattutto quando ci sono bambini coinvolti. Anche un momento di gioco può diventare letale se non vengono prese le adeguate precauzioni. È fondamentale sensibilizzare su questi temi, affinché situazioni simili non si ripetano.
Oggi Ossi piange la scomparsa di un uomo di soli 42 anni, vittima di una disattenzione gravissima. Ma da questa tragedia può nascere una lezione importante, che aiuti a evitare che il dolore di una famiglia si ripeta altrove.