Il virologo Matteo Bassetti, direttore del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha espresso la sua preoccupazione riguardo lo stato di salute di Papa Francesco. Dopo la diffusione di una fotografia del Pontefice durante il suo ricovero al Policlinico Gemelli di Roma, Bassetti ha condiviso il suo parere sulla situazione clinica del Santo Padre.
La foto di Papa Francesco al Gemelli che fa il giro del mondo
Recentemente, una fotografia di Papa Francesco ha attirato l’attenzione globale, generando numerosi dibattiti sul suo stato di salute. L’immagine, scattata durante la sua degenza al Policlinico Gemelli, mostra un Pontefice visibilmente affaticato e provato, suscitando domande sulle sue condizioni fisiche effettive.
Nonostante l’apparenza fragile nella foto, il Vaticano ha rassicurato i fedeli affermando che il Papa sta seguendo un percorso di recupero e continua a svolgere i suoi impegni, seppur con alcune limitazioni. Tuttavia, la diffusione di questa immagine ha alimentato ulteriormente il dibattito sulla salute del Pontefice e sulle sue future capacità di guida della Chiesa.
Il dettaglio della mano gonfia
Osservando attentamente la foto rilasciata dalla Santa Sede, molti hanno notato un particolare preoccupante: la mano del Papa appare gonfia in maniera evidente. Nello scatto, in cui Francesco è ritratto di profilo nella cappella dell’ospedale, si nota un evidente rigonfiamento della mano. Secondo gli esperti, questo potrebbe essere causato da un accumulo di liquidi dovuto ai trattamenti endovenosi e ai protocolli di idratazione a cui è stato sottoposto.
Il commento di Matteo Bassetti: “Il Papa sembra invecchiato di dieci anni”
Diversi esperti hanno commentato l’immagine, tra cui il virologo Matteo Bassetti, il quale ha sottolineato come il Papa appaia invecchiato di almeno 5-10 anni in poche settimane.
“La foto mostra un uomo visibilmente sofferente, con un crocifisso illuminato alle sue spalle che sembra voler trasmettere un messaggio di speranza. Tuttavia, il volto del Pontefice riflette chiaramente il peso di un mese di ricovero ospedaliero, che ha avuto un impatto evidente sul suo stato fisico”, ha dichiarato Bassetti.
L’infettivologo ha anche analizzato l’ipotesi di una dipendenza dall’ossigeno per Papa Francesco. Nella fotografia diffusa non si notano strumenti di ventilazione, il che rende difficile comprendere se il Pontefice necessiti di un supporto respiratorio costante.
“La polmonite polimicrobica, fungina, virale e probabilmente anche batterica rappresenta una condizione grave, soprattutto per un soggetto immunodepresso. Il vero miracolo è che Papa Francesco sia ancora in vita dopo questa infezione. Ora bisognerà capire quale sarà la sua dipendenza dall’ossigeno e se ciò gli consentirà di svolgere le sue attività. Personalmente, nutro qualche dubbio, ma saranno i suoi medici a dover valutare la situazione”, ha affermato Bassetti in un’intervista rilasciata a Il Messaggero.
Le preoccupazioni sulla salute del Papa
Le parole di Bassetti evidenziano la grande incertezza sul futuro stato di salute di Papa Francesco. Se da un lato è rassicurante vedere il Pontefice ancora in vita dopo una malattia così debilitante, dall’altro rimangono numerosi interrogativi sugli effetti a lungo termine che l’infezione potrebbe aver avuto sul suo sistema respiratorio.
Le infezioni polmonari, soprattutto nei pazienti anziani e fragili, possono causare danni permanenti alle vie respiratorie, compromettendo l’autonomia del paziente. Sarà dunque fondamentale monitorare attentamente il recupero di Papa Francesco e comprendere se sarà in grado di continuare a svolgere il suo ruolo con la stessa energia di prima.
Nel frattempo, il Vaticano continua a mantenere un atteggiamento cauto, rilasciando aggiornamenti limitati sulle reali condizioni del Pontefice. Mentre i fedeli di tutto il mondo pregano per la sua pronta guarigione, resta da vedere come il Papa affronterà le sfide future legate alla sua salute.