Shock a San Pietro: uomo vandalizza l’altare centrale, danni per 30mila euro

Shock nella Basilica di San Pietro: uomo vandalizza l’altare centrale, danni per 30mila euro

Un episodio di vandalismo ha sconvolto la Basilica di San Pietro, uno dei luoghi più sacri della cristianità. Un uomo è riuscito a salire sull’altare centrale, sotto l’imponente Baldacchino del Bernini, e ha iniziato a lanciare oggetti in tutte le direzioni, creando il caos all’interno della chiesa. Nel tentativo di sfuggire alla sicurezza, ha gettato giù dalle scale i candelieri e la tovaglia dell’altare, provocando ingenti danni.

Le guardie della sicurezza sono intervenute tempestivamente e, nel giro di pochi istanti, una decina di agenti si sono fiondati sull’individuo, riuscendo a bloccarlo. Tuttavia, il danno arrecato è stato significativo, con perdite stimate attorno ai 30 mila euro.

L’identificazione dell’uomo e i danni subiti

Secondo le prime ricostruzioni, l’autore dell’atto vandalico sarebbe un uomo di origini rumene, già identificato e denunciato dagli agenti dell’Ispettorato di Polizia Vaticana. Stando alle dichiarazioni del direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, l’uomo soffrirebbe di gravi disturbi psichici. Dopo essere stato bloccato, è stato preso in custodia dalla Gendarmeria vaticana e successivamente consegnato alle autorità italiane per ulteriori accertamenti.

I danni subiti riguardano principalmente sei candelabri del XIX secolo, pezzi di grande valore storico e artistico. Oltre alla perdita economica, l’incidente ha rappresentato un momento di forte turbamento per i fedeli presenti nella Basilica, molti dei quali sono rimasti scioccati dall’accaduto.

Un fenomeno che si ripete: atti vandalici a San Pietro

Non è la prima volta che la Basilica di San Pietro viene presa di mira da atti vandalici. Nel corso degli anni, diversi episodi hanno messo alla prova la sicurezza del luogo sacro.

Nel 2019, un uomo di 50 anni proveniente da Santa Marinella compì un gesto simile, salendo sull’altare sotto il Baldacchino del Bernini e gettando a terra un candelabro. Anche in quell’occasione, l’intervento tempestivo della sicurezza riuscì a limitare i danni, ma il gesto sollevò interrogativi sulla vulnerabilità del sito.

Un altro episodio significativo risale al 2022, quando un turista americano di origini egiziane danneggiò due sculture nei Musei Vaticani dopo che gli era stato negato un incontro con il Papa. La furia dell’uomo si scatenò sulle opere d’arte, causando danni irreparabili a due busti di epoca romana.

Guardando ancora più indietro nel tempo, è impossibile dimenticare l’attacco del 1972 alla celebre Pietà di Michelangelo, quando László Tóth, un geologo australiano di origini ungheresi, colpì violentemente la scultura con un martello, deturpandola gravemente. Il restauro dell’opera richiese ben nove mesi di lavoro da parte degli esperti, e da allora l’opera è stata protetta da una spessa lastra di vetro blindato per evitarne ulteriori danneggiamenti.

La sicurezza nella Basilica di San Pietro: servono misure più stringenti?

Dopo l’ennesimo episodio di vandalismo, torna a farsi urgente il dibattito sulla sicurezza all’interno della Basilica di San Pietro. Sebbene l’intervento degli addetti alla sicurezza sia stato tempestivo, il fatto che un uomo sia riuscito a raggiungere l’altare centrale solleva dubbi sulla necessità di misure di protezione più stringenti.

Alcuni esperti propongono l’installazione di barriere fisiche che impediscano l’accesso non autorizzato all’altare, mentre altri suggeriscono un incremento del personale di sicurezza, specialmente nelle ore di maggiore affluenza turistica.

Un’altra ipotesi in discussione è l’introduzione di controlli più rigidi all’ingresso della Basilica, simili a quelli applicati nei Musei Vaticani. Tuttavia, ciò comporterebbe inevitabili rallentamenti per i visitatori, creando disagi soprattutto durante le celebrazioni religiose più importanti.

Conclusione

L’episodio avvenuto nella Basilica di San Pietro rappresenta un altro campanello d’allarme sulla necessità di proteggere il patrimonio artistico e religioso della Città del Vaticano. Mentre le autorità competenti valutano nuove misure di sicurezza, resta la preoccupazione per la frequenza con cui si verificano atti di vandalismo nei luoghi sacri.

Ciò che è certo è che la Basilica di San Pietro, simbolo della cristianità e capolavoro dell’arte e dell’architettura, merita una tutela adeguata per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro.

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