Papa Francesco Interrompe l’Omelia a Piazza San Pietro per Problemi di Salute
Papa Francesco ha sorpreso i fedeli questa mattina, domenica 9 febbraio, interrompendo la lettura della sua omelia durante la messa per il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza in Piazza San Pietro. A causa di una bronchite, il Pontefice ha dovuto rinunciare a proseguire, affidando il testo all’arcivescovo Diego Giovanni Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie.
Papa Francesco Costretto a Fermarsi Durante la Celebrazione
Nonostante le difficoltà di salute, Papa Francesco aveva continuato i suoi impegni nei giorni precedenti. Il 7 e l’8 febbraio aveva regolarmente svolto le udienze a Casa Santa Marta, dimostrando una forza di volontà ammirevole. Tuttavia, durante la celebrazione di questa mattina, la sua voce è apparsa affaticata e il respiro difficoltoso.
“Mi scuso e chiedo al maestro di continuare la lettura, ho difficoltà nel respiro“, ha detto il Papa ai fedeli presenti in Piazza San Pietro.
A quel punto, l’arcivescovo Ravelli ha preso il posto del Pontefice nella lettura dell’omelia, mentre il Papa ha seguito la cerimonia visibilmente provato.
In Piazza San Pietro erano presenti molte autorità, tra cui il ministro della Difesa Guido Crosetto, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i sottosegretari alla Difesa Matteo Perego di Cremnago e Isabella Rauti, il capo della polizia Vittorio Pisani, il capo di stato maggiore della Difesa generale Luciano Portolano e il capo dei vigili del fuoco Eros Mannino.
L’Importanza del Ruolo delle Forze dell’Ordine secondo il Papa
Nel testo della sua omelia, Papa Francesco ha voluto sottolineare il valore del lavoro svolto dalle Forze Armate e dagli operatori della sicurezza, il cui impegno spazia su molteplici fronti.
“A voi è affidata una grande missione, che abbraccia molteplici dimensioni della vita sociale e politica: la difesa dei nostri Paesi, l’impegno per la sicurezza, la custodia della legalità e della giustizia, la presenza nelle case di reclusione, la lotta alla criminalità e alle diverse forme di violenza che rischiano di turbare la pace sociale”, ha dichiarato nel testo letto dall’arcivescovo Ravelli.
Il Pontefice ha anche ricordato il fondamentale contributo delle forze dell’ordine nei momenti di crisi, come durante le calamità naturali, la salvaguardia dell’ambiente e il soccorso in mare. Ha evidenziato l’importanza del loro lavoro per i più fragili, sottolineando che la loro missione va oltre la sicurezza, rappresentando un presidio fondamentale di umanità e giustizia.
Un Invito alla Consapevolezza e alla Responsabilità
Papa Francesco ha poi utilizzato tre verbi per riassumere l’essenza del servizio svolto dalle forze dell’ordine: vedere, salire, sedersi.
- Vedere, perché chi si occupa della sicurezza deve avere uno sguardo vigile, attento alle minacce che possono compromettere il bene comune. Questo riguarda non solo i pericoli diretti per i cittadini, ma anche i rischi ambientali, sociali e politici che mettono a repentaglio la stabilità della società.
- Salire, perché servire il bene comune significa non solo denunciare il male, ma anche agire concretamente per contrastarlo. Le divise, la disciplina, il coraggio e il giuramento prestato sono simboli dell’impegno costante che ogni appartenente alle forze dell’ordine assume nella propria vita professionale.
- Sedersi, nel senso di essere presenti nella comunità, nei quartieri, vicino alle persone più deboli. La loro costante vicinanza alla legalità rappresenta un esempio per tutti, un punto di riferimento per chi si sente smarrito.
Con questo messaggio, il Papa ha voluto offrire un incoraggiamento alle forze dell’ordine, riconoscendo il loro operato come un vero e proprio servizio alla collettività, basato su principi di giustizia, responsabilità e compassione.
L’Appello per la Pace nei Paesi in Conflitto
Al termine della celebrazione, il Pontefice ha colto l’occasione per rinnovare un appello alla pace, chiedendo ai fedeli di pregare per le popolazioni colpite dalla guerra e dalla violenza.
Ha espresso una particolare preoccupazione per la situazione in Ucraina, in Palestina e Israele, in Myanmar, in Medio Oriente, nel Kivu e in Sudan. Il suo messaggio ha sottolineato l’urgente necessità di trovare soluzioni pacifiche ai conflitti che continuano a devastare queste regioni, causando sofferenza a milioni di persone.
Nonostante le sue condizioni di salute, Papa Francesco ha ancora una volta mostrato il suo impegno per la giustizia e la pace, ribadendo la sua vicinanza a coloro che soffrono e il suo sostegno a chi si dedica alla difesa della sicurezza e della stabilità sociale.