Neonato deceduto all’ospedale di Fermo: indagati nove medici per omicidio colposo
Un caso tragico e delicato ha colpito l’ospedale Murri di Fermo, dove un neonato di poco più di due mesi è deceduto dopo un presunto attacco influenzale. Il piccolo, nato il 5 novembre, è stato ricoverato a causa di sintomi gravi, tra cui difficoltà respiratorie, ma dopo tre settimane di trattamento le sue condizioni, inizialmente migliorate, sono improvvisamente peggiorate, portandolo alla morte.
La denuncia dei genitori e l’apertura dell’indagine
I genitori del bambino, devastati dal dolore, hanno sporto denuncia per far luce su quanto accaduto. La Procura di Fermo, recependo la loro richiesta, ha avviato un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità. Nove medici, che hanno avuto un ruolo nel trattamento del piccolo durante il ricovero, sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
“Non si tratta di accuse personali contro qualcuno, ma di una richiesta legittima di chiarezza e giustizia. Vogliamo sapere esattamente cosa è successo”, ha dichiarato l’avvocato Massimo Di Bonaventura, legale della famiglia, al quotidiano Il Resto del Carlino. L’esame autoptico è stato richiesto dai genitori, i quali hanno nominato un proprio consulente tecnico per garantire un’analisi trasparente e imparziale.
Il decorso clinico del neonato
Il piccolo era stato ricoverato presso il reparto pediatrico dell’ospedale Murri di Fermo con sintomi riconducibili a un’influenza particolarmente aggressiva, che aveva causato difficoltà respiratorie tali da richiedere cure intensive. Durante le prime settimane, il trattamento sembrava produrre effetti positivi, e si erano intravisti segnali di miglioramento. Tuttavia, un improvviso peggioramento ha portato a un esito tragico: dopo appena due giorni di crisi, il bambino è deceduto, lasciando sgomenti i suoi genitori e il personale sanitario.
Le indagini in corso
La Procura ha dichiarato di voler indagare con la massima accuratezza per stabilire se vi siano state negligenze o errori da parte dei professionisti coinvolti nel trattamento del neonato. L’accusa di omicidio colposo, in questa fase, è un’ipotesi investigativa volta a garantire che tutte le responsabilità, se presenti, vengano chiarite.
Il procuratore ha già ordinato l’autopsia e ulteriori accertamenti per verificare le cause precise della morte. Si cercherà di comprendere se i trattamenti somministrati siano stati adeguati o se vi siano stati ritardi o mancanze nella gestione clinica del caso.
La reazione dell’Azienda sanitaria di Fermo
In una nota ufficiale, la direzione dell’Azienda sanitaria di Fermo ha espresso profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia del neonato, ribadendo il proprio impegno a collaborare pienamente con la magistratura.
“Confidiamo nel lavoro dei nostri professionisti e siamo certi che la verità emergerà grazie all’accuratezza delle indagini. Rimaniamo a disposizione delle autorità competenti per ogni chiarimento”, si legge nella dichiarazione.
Nonostante il dolore e il clima di tensione, l’Azienda sanitaria ha voluto sottolineare l’importanza di non trarre conclusioni affrettate prima della conclusione delle indagini.
Il dolore di una famiglia in cerca di risposte
I genitori del piccolo, profondamente segnati dalla perdita, chiedono solo di conoscere la verità. Non puntano il dito contro nessuno, ma vogliono sapere se la morte del loro figlio avrebbe potuto essere evitata. La loro battaglia per la trasparenza e la giustizia rappresenta il desiderio di molti genitori che vivono tragedie simili.
L’avvocato Di Bonaventura ha ribadito che l’obiettivo primario della famiglia non è trovare un colpevole a tutti i costi, ma avere la certezza che ogni aspetto di questa vicenda venga esaminato con il massimo rigore.
Un caso che solleva domande
Questo episodio drammatico apre una riflessione più ampia sulla gestione dei casi pediatrici complessi e sull’importanza di protocolli medici adeguati. La tragedia del neonato di Fermo non è solo una questione giudiziaria, ma anche un’occasione per interrogarsi su come migliorare la qualità delle cure ospedaliere e prevenire eventi simili in futuro.
Mentre le indagini proseguono, rimane il dolore di una famiglia e il peso di una perdita che poteva forse essere evitata. La comunità di Fermo, scossa dall’accaduto, si stringe attorno ai genitori in questo momento difficile.