L’ultimo bilancio delle vittime causate dalla devastante alluvione che ha colpito diverse aree della Spagna, in particolare la regione di Valencia, è salito a 158. Le autorità locali e regionali, supportate da più di mille soldati appartenenti alle unità di soccorso d’emergenza, sono impegnate in operazioni di ricerca e soccorso per trovare sopravvissuti nelle zone più colpite. A Utiel, una delle città maggiormente devastate, sono stati purtroppo confermati sei decessi, ha dichiarato Ángel Martínez, ufficiale delle unità militari d’emergenza, durante un’intervista con RNE.
Giovedì mattina, un nuovo avviso meteorologico è stato emesso per la regione di Valencia. L’Agenzia Meteorologica Statale (Aemet) ha dichiarato il livello di allerta massimo per la provincia di Castellon, avvisando i residenti del rischio di violente tempeste che già stavano colpendo il nord della provincia. “Il maltempo continua! Fate attenzione!” ha esortato l’agenzia, sottolineando la pericolosità di mettersi in viaggio in questo periodo.
Un’immagine satellitare rilasciata dal Servizio Copernicus sui Cambiamenti Climatici dell’Unione Europea mostra l’impatto dell’inondazione sulla provincia di Valencia. Le immagini, catturate dai satelliti Sentinel 3 il 30 ottobre, evidenziano estese aree allagate visibili nel colore marrone chiaro, così come i numerosi sedimenti trascinati nel Mediterraneo dai fiumi della Comunità Valenciana, come riportato da El Pais.
Le operazioni di soccorso continuano senza sosta, ma molti dispersi non sono ancora stati ritrovati. La ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, ha dichiarato a Telecinco che è ancora difficile stabilire il numero preciso delle persone scomparse. Javier, un abitante di Sedaví, uno dei comuni più colpiti, ha lanciato un appello per recuperare i corpi delle vittime che giacciono ancora intrappolati sotto le macerie e le auto distrutte. La situazione rimane critica, con strade coperte di fango e veicoli abbandonati accumulati gli uni sugli altri. Molti residenti chiedono anche rifornimenti alimentari, poiché i centri commerciali locali sono stati invasi dall’acqua e chiusi.
I danni infrastrutturali sono notevoli. Il servizio ferroviario ad alta velocità tra Madrid e Valencia rimarrà interrotto per almeno quindici giorni, secondo quanto affermato dal ministro dei Trasporti, Óscar Puente. “La linea ha subito danni gravi, con due tunnel crollati,” ha spiegato il ministro. Anche il sistema ferroviario locale è stato duramente colpito, con tre linee completamente distrutte.
Nel frattempo, la Guardia Civil ha schierato truppe per monitorare i centri commerciali colpiti dall’alluvione, dopo aver ricevuto segnalazioni di saccheggi. Gli episodi, principalmente concentrati nei negozi di elettronica, hanno visto i ladri prendere dispositivi come computer, telefoni cellulari e profumi di marca, oggetti di valore ridotto e facili da trasportare, secondo fonti della polizia. Al momento, però, non sono stati effettuati arresti.
Il Palazzo di Giustizia di Valencia è stato adibito a camera mortuaria provvisoria per accogliere le vittime dell’alluvione. Secondo le autorità locali, un piano sotterraneo del parcheggio è stato preparato appositamente per facilitare le autopsie e le identificazioni. Nei primi momenti di apertura, almeno dieci carri funebri hanno trasportato i corpi delle vittime presso la struttura. Il governo ha inviato squadre di medici legali e psicologi da altre regioni per supportare le famiglie dei defunti, fornendo dispositivi portatili per la conservazione temporanea dei corpi. Margarita Robles ha sottolineato l’importanza di questi strumenti, acquisita durante l’emergenza Covid, e ha espresso il suo sostegno alle famiglie colpite da questa immensa tragedia.