Valentina Misseri accusa il padre Michele: nuove rivelazioni sul delitto di Sarah Scazzi

Valentina Misseri accusa nuovamente il padre Michele per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi, avvenuto ad Avetrana il 26 agosto 2010, in un’intervista rilasciata a Salvo Sottile durante il programma televisivo Far West, trasmesso su Rai3. L’episodio riporta l’attenzione su uno dei casi di cronaca nera più discussi in Italia, che ha visto la condanna all’ergastolo di Sabrina Misseri e della madre Cosima Serrano.

Le accuse di Valentina Misseri sul caso Sarah Scazzi

Valentina Misseri, sorella di Sabrina e figlia di Cosima Serrano, ha recentemente lanciato nuove accuse nei confronti del padre, Michele Misseri, durante un’intervista televisiva. La sua versione dei fatti è chiara: Michele avrebbe tentato di abusare della giovane Sarah e, per paura che quest’ultima potesse rivelare quanto accaduto, l’avrebbe poi uccisa. Valentina dichiara senza mezzi termini:

“Secondo me lui ci ha provato con Sarah. Giustamente lei si è rifiutata, e lui, temendo che potesse raccontare tutto, l’ha zittita per sempre.”

Questa versione dei fatti, tuttavia, non è mai stata confermata in sede giudiziaria. Le indagini e i processi che seguirono all’omicidio di Sarah Scazzi portarono invece alla condanna della madre e della sorella di Valentina, che tuttora scontano l’ergastolo. Michele Misseri, dal canto suo, ha scontato una pena per soppressione di cadavere ed è stato liberato nel febbraio 2024, dopo aver trascorso diversi anni in carcere.

Nonostante l’esito giudiziario, Valentina ha sempre sostenuto l’innocenza della madre e della sorella, affermando con convinzione che le vere colpe del delitto ricadano sul padre.

I rapporti di Valentina Misseri con la famiglia

Dall’arresto della madre e della sorella, la vita di Valentina è cambiata drasticamente. Nell’intervista, confessa che la mancanza di sua madre è qualcosa che la tormenta quotidianamente:

“Io penso a mia madre tutti i giorni, cioè appena mi sveglio e quando vado a dormire. Non posso chiamarla, non posso confidarmi con lei. Mi manca proprio un pilastro, è come se fossi orfana, come se non avessi più nessuno.”

Nonostante ciò, Valentina non nega che il padre sia stato per molti anni un buon genitore. Tuttavia, non può dimenticare gli episodi di violenza di cui è stata testimone durante l’infanzia. Ricorda che Michele, sebbene per quasi trent’anni fosse stato un padre affettuoso, aveva mostrato episodi di violenza nei confronti della madre, Cosima Serrano, in diverse occasioni. Tra questi episodi, Valentina menziona un’aggressione in cui Michele aveva colpito la moglie con una pietra mentre si trovavano in campagna. Racconta anche di un altro episodio accaduto in Germania, quando il padre aveva spaccato la testa a un uomo durante una lite.

La complessa figura di Michele Misseri

Michele Misseri resta una figura controversa agli occhi della figlia Valentina. Nonostante le accuse gravi che gli rivolge riguardo all’omicidio di Sarah, Valentina ammette di non riuscire a tagliare completamente i ponti con lui. Nell’intervista dichiara con amarezza:

“Non sarò mai più la stessa, ma non posso abbandonarlo.”

Queste parole riflettono il profondo conflitto interiore che la donna vive, divisa tra il desiderio di verità e giustizia per la cugina Sarah e l’impossibilità di cancellare il legame affettivo che la unisce al padre, nonostante tutto.

I dubbi dell’opinione pubblica su Valentina Misseri

Durante l’intervista, Valentina confessa di sentirsi spesso giudicata dall’opinione pubblica, che la vede come parte di una famiglia di assassini. Nonostante lei non sia stata coinvolta direttamente nei fatti del 26 agosto 2010, il peso delle accuse che gravano sulla sua famiglia ha influenzato profondamente la sua vita. A tal proposito, dichiara:

“Buona parte dell’opinione pubblica pensa che io faccia parte di una famiglia di assassini e comunque sono amareggiati che io stia fuori e non in carcere insieme a mia madre e mia sorella.”

Valentina ricorda anche i momenti di incertezza vissuti nei giorni successivi al delitto, quando temeva di poter essere arrestata a sua volta per placare l’opinione pubblica, nonostante fosse arrivata ad Avetrana solo quasi due settimane dopo il delitto:

“Adesso verranno a prendere pure me, perché così si accontenta di più l’opinione pubblica.”

Il caso di Avetrana continua dunque a lasciare profonde cicatrici su Valentina Misseri, che a distanza di anni si ritrova ancora immersa nelle ombre di una tragedia che ha segnato non solo la sua vita, ma quella di un intero paese.

Related Posts