“Russia, due treni deragliati per sabotaggio: Kiev rivendica l’attacco e Meloni rafforza il sostegno all’Ucraina”

Due treni deragliati in Russia: Kiev rivendica il sabotaggio, Meloni ribadisce il sostegno all’Ucraina

Le tensioni tra Mosca e Kiev si sono ulteriormente intensificate a seguito di una serie di eventi drammatici avvenuti nelle ultime ore sul territorio russo. Due treni sono deragliati in circostanze ancora non del tutto chiarite, ma già rivendicate dall’intelligence ucraina come operazioni di sabotaggio mirate. Gli episodi, avvenuti nella regione di Leningrado, hanno riportato l’attenzione internazionale sulla fragilità delle infrastrutture russe e sulle conseguenze dirette della guerra che ormai si estende ben oltre i confini del campo di battaglia.

L’attacco con i droni contro la raffineria di Kirishi

Nelle prime ore di domenica, droni ucraini hanno preso di mira la raffineria di Kirishi, uno dei poli petroliferi più importanti della Russia, situata nella regione di Leningrado. Le esplosioni hanno causato un vasto incendio che ha sprigionato una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza.

Secondo Kiev, la raffineria rappresenta una fonte cruciale di entrate per Mosca, utilizzate per finanziare il conflitto contro l’Ucraina. La struttura, infatti, produce circa 18 milioni di tonnellate di greggio all’anno, pari al 6,4% della produzione nazionale, posizionandosi tra le tre più grandi del Paese. L’obiettivo, dunque, non era soltanto militare, ma anche economico: colpire una delle arterie vitali che alimentano lo sforzo bellico russo.

Le autorità di Mosca hanno confermato l’attacco, pur minimizzandone l’impatto. Tuttavia, le immagini dell’incendio e le dichiarazioni delle forze armate ucraine lasciano intendere che si sia trattato di un’operazione attentamente pianificata e condotta con successo.

I deragliamenti nella regione di Leningrado

Parallelamente all’attacco alla raffineria, due distinti episodi ferroviari hanno scosso la regione occidentale della Russia. Il primo deragliamento è avvenuto nei pressi della stazione di Semrino, nel distretto di Gatchina. In questo caso, il macchinista è rimasto intrappolato nella cabina di guida ed è deceduto poco dopo durante il trasporto in ambulanza.

Il secondo incidente, avvenuto più a sud lungo la stessa linea ferroviaria, ha coinvolto un treno merci con 15 vagoni cisterna vuoti. Fortunatamente, in questo caso non si sono registrate vittime, ma l’evento ha comunque comportato l’interruzione temporanea del traffico ferroviario, con pesanti ricadute logistiche.

Questi episodi sono giunti poche ore dopo l’esplosione di un ordigno su un binario nella regione di Orel, che aveva provocato la morte di tre persone. L’impressione generale è che ci si trovi di fronte a un’azione coordinata, volta a colpire i collegamenti strategici utilizzati dall’esercito russo per i rifornimenti.

Kiev rivendica il sabotaggio

I media ucraini hanno riportato che l’intelligence militare di Kiev ha rivendicato apertamente le operazioni, definendole parte di una strategia complessa per bloccare le vie di rifornimento essenziali all’esercito russo, soprattutto nelle direzioni di Kharkiv e Sumy.

Lungo la linea Maloarkhangelsk-Glazunovka, l’esplosione di mine ha causato la morte di due membri della Guardia Nazionale russa e il ferimento grave di un altro. Per Mosca si tratta di un duro colpo, poiché evidenzia la vulnerabilità delle infrastrutture interne, nonostante le misure di sicurezza rafforzate negli ultimi mesi.

La reazione politica italiana

In Italia, la vicenda ha avuto un’eco immediata. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha preso una posizione netta, ribadendo la piena solidarietà del governo italiano a Kiev. Secondo quanto dichiarato, Mosca non sembra realmente interessata a intraprendere un percorso di pace, continuando invece a perseguire una strategia di escalation.

Meloni ha sottolineato la necessità di sostenere l’Ucraina non soltanto con aiuti economici e militari, ma anche con un impegno diplomatico costante, volto a garantire una pace giusta e duratura. Ha inoltre richiamato l’importanza di rafforzare le garanzie di sicurezza per l’Europa, ricordando come le azioni della Russia rappresentino una minaccia diretta per la stabilità dell’intero continente.

Unità occidentale e sfide globali

La premier italiana ha evidenziato anche un altro punto cruciale: l’importanza dell’unità dell’Occidente. In un contesto internazionale caratterizzato dalla volontà di alcuni grandi attori globali di ridefinire l’ordine mondiale, attraverso la forza economica o addirittura mediante guerre di aggressione, l’Europa non può permettersi divisioni.

Meloni ha citato esplicitamente le mosse della Cina e della Russia come esempi di questa tendenza, invitando i partner europei a mantenere una linea comune. L’Italia, secondo le sue parole, continuerà a fare la propria parte, convinta che solo attraverso la compattezza si possano affrontare le sfide geopolitiche attuali.

Conclusioni

Gli attacchi contro le infrastrutture russe, i deragliamenti e le esplosioni, insieme alle dichiarazioni di Kiev e alla reazione di Roma, confermano che il conflitto non si limita più a un fronte militare convenzionale. Si tratta ormai di una guerra ibrida, in cui sabotaggi, droni e operazioni segrete si affiancano ai combattimenti diretti.

In questo scenario complesso, l’Italia si schiera con decisione al fianco dell’Ucraina, ritenendo che soltanto un sostegno fermo e condiviso possa aprire la strada a una pace equa. Le prossime settimane saranno decisive per comprendere fino a che punto queste azioni incideranno sull’andamento della guerra e sulle future mosse della comunità internazionale.

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