Naomi Osaka torna regina allo US Open: semifinale da mamma e sogno del quinto Slam

Naomi Osaka continua a scrivere pagine memorabili nella storia del tennis mondiale. Con la vittoria per 6-4, 7-6(3) ai quarti di finale dello US Open contro la ceca Karolina Muchova, la campionessa giapponese ha confermato ancora una volta il suo straordinario rapporto con i grandi tornei. Questo successo le permette di migliorare un primato personale impressionante: 13 vittorie su 13 partite giocate dai quarti di finale in poi negli Slam. Una statistica che parla chiaro: quando Osaka arriva alla fase decisiva, spesso è destinata a sollevare il trofeo.

Una vittoria che vale doppio

L’incontro di mercoledì sera sull’Arthur Ashe Stadium non è stato semplice. Muchova, giocatrice capace di sorprendere chiunque grazie al suo tennis elegante e creativo, era reduce da due semifinali consecutive a New York. Osaka, tuttavia, ha saputo combinare potenza e precisione con un rinnovato dinamismo negli spostamenti, neutralizzando le trame della sua avversaria. Il match è stato combattuto, con scambi intensi e momenti di tensione, ma alla fine è stata la giapponese a trovare le soluzioni vincenti.

Al termine della partita, Osaka ha voluto sottolineare le difficoltà affrontate: «È stato un match incredibilmente complicato. Karolina è una delle migliori al mondo e ogni volta che la incontro è sempre durissima. L’anno scorso mi aveva battuto qui, in uno dei tornei in cui mi sentivo più pronta, e quella sconfitta mi aveva fatto molto male». Le sue parole, accompagnate da una battuta che ha strappato sorrisi al pubblico, hanno mostrato un lato umano e ironico che il pubblico americano ha apprezzato.

La prima semifinale da mamma

La vittoria ha un sapore ancora più speciale perché coincide con una tappa significativa della vita di Osaka: la prima semifinale da madre. «Ero seduta sugli spalti a guardare le partite e speravo di avere l’opportunità di tornare in campo. Ora che ci sono, sembra un sogno che diventa realtà», ha confessato con emozione. Questa dimensione personale dona ulteriore spessore al suo percorso: non solo un ritorno vincente, ma anche una testimonianza di resilienza e forza interiore.

Il racconto del match

Il primo set è stato dominato dal servizio, ma Osaka ha saputo sfruttare il primo spiraglio disponibile, strappando il break decisivo e chiudendo 6-4. Il colpo più spettacolare? Una difesa disperata su un attacco di Muchova, trasformata in un passante vincente che ha infiammato il pubblico newyorkese.

Nel cambio di campo tra i set, Muchova è stata costretta a una pausa medica: già reduce da problemi fisici alla coscia sinistra, ha mostrato chiari segni di sofferenza. Nonostante ciò, la ceca ha lottato con orgoglio, riuscendo a portarsi avanti 5-4 e servire per il set. Ma proprio lì Osaka ha ritrovato la sua forza devastante: controbreak a zero, parità ristabilita, e un tiebreak dominato con autorità. L’ultimo vincente, il numero 31 del match, è stato la ciliegina sulla torta.

Prossima sfida: Amanda Anisimova

Ora, a distanza di poche ore, Osaka si prepara alla semifinale contro Amanda Anisimova, capace di eliminare a sorpresa Iga Swiatek, numero uno del mondo. L’americana ha un bilancio favorevole negli scontri diretti, avendo vinto le due precedenti sfide, ma risalgono entrambe al 2022. Molte cose sono cambiate da allora: oggi Osaka sembra avere ritrovato quella forma scintillante che l’ha resa protagonista assoluta tra il 2018 e il 2021.

Muchova, invece, vede svanire la possibilità della quinta semifinale in carriera in uno Slam. La ricerca del primo titolo Major dovrà attendere ancora.

Osaka e la caccia al quinto Slam

Con l’eliminazione di Swiatek, Osaka è ora la giocatrice con più titoli Slam tra le semifinaliste: quattro, contro i tre di Aryna Sabalenka. Jessica Pegula e la stessa Anisimova inseguono invece il loro primo trionfo.

Curiosamente, i successi di Osaka nei Major sono arrivati a coppie: US Open 2018 seguito dall’Australian Open 2019, poi di nuovo US Open 2020 e Australian Open 2021. Una sequenza che fa pensare a un possibile nuovo ciclo di vittorie. Se riuscisse a imporsi anche stavolta, l’ipotesi di un ritorno dominante nelle prove sul cemento prenderebbe corpo.

Una nuova fase della carriera

Osaka non è più solo la giovane promessa capace di sorprendere le grandi campionesse. È diventata una figura simbolo, capace di influenzare il mondo dello sport con la sua forza, la sua sincerità e la sua capacità di rinascere. La semifinale raggiunta a New York non è soltanto un traguardo sportivo, ma anche un messaggio potente: il talento, se accompagnato da resilienza e passione, può superare qualsiasi ostacolo.

E il pubblico newyorkese, che da sempre ama le storie di ritorni epici, è pronto a sostenerla ancora.

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