Rita De Crescenzo e il video in Consiglio regionale: polemica sulla possibile discesa in politica in Campania

Sta suscitando un’ondata di commenti e reazioni il video che vede protagonista Rita De Crescenzo, nota tiktoker napoletana seguita da centinaia di migliaia di fan, che in queste ore sta facendo il giro dei social. Nelle immagini, diventate virali in pochissimo tempo, l’influencer lascia intendere un possibile ingresso in politica in Campania, alimentando un dibattito acceso e divisivo: da una parte chi la sostiene, riconoscendo in lei una voce vicina alle esigenze della gente comune, dall’altra chi bolla l’iniziativa come una mera trovata mediatica.

La clip è stata girata all’interno di un ufficio del Consiglio regionale della Campania, durante una visita autorizzata. Nel video, accanto a lei, compaiono “Napolitano Store” e il consigliere regionale Pasquale Di Fenza, capogruppo di Azione – Per – Più Europa. I presenti sventolano la bandiera italiana sulle note dell’inno nazionale, in un’atmosfera leggera e scenografica. Il contesto istituzionale e la presenza di un rappresentante politico hanno subito sollevato interrogativi sul significato dell’iniziativa, interpretata da molti come un segnale concreto di avvicinamento della De Crescenzo al mondo della politica.

L’ipotesi di un suo impegno politico non è nuova. Già in passato si era parlato di un suo possibile coinvolgimento, quando erano emersi contatti con Maria Rosaria Boccia per la creazione di un movimento incentrato su temi popolari, legati al territorio e alle istanze della gente comune. Tuttavia, questa nuova apparizione in un luogo istituzionale, con toni leggeri e quasi da performance social, ha amplificato la curiosità mediatica e scatenato reazioni a catena.

Molti esponenti politici, di diverse aree, hanno criticato duramente l’accaduto. Le principali accuse riguardano l’uso ritenuto inappropriato di sedi istituzionali per la realizzazione di contenuti social e il rischio di trasmettere un messaggio considerato diseducativo. Francesco Emilio Borrelli, rappresentante di Alleanza Verdi e Sinistra, ha definito l’episodio un gesto che svilisce le istituzioni, mentre la segreteria di Azione Campania ha preso immediatamente le distanze, definendo la scena come una scelta personale e non condivisibile del consigliere coinvolto.

Le parole più dure sono arrivate da Carlo Calenda, leader nazionale di Azione, che in un post ha dichiarato: “Questo buffone che usa gli uffici del Consiglio Regionale per pantomime indecenti con personaggi improbabili e vaiasse varie viene espulso da #Azione con effetto immediato per comportamenti non compatibili con un incarico istituzionale. Mi scuso con gli elettori”.

Sotto la pressione delle polemiche, il consigliere Pasquale Di Fenza ha espresso rammarico per l’accaduto, ammettendo di aver commesso una leggerezza politica. In una nota ufficiale, Azione Campania ha ribadito che si è trattato di un’iniziativa esclusivamente personale, improvvisata e “in alcun modo condivisibile”. La dirigenza regionale del partito si è riservata di adottare eventuali provvedimenti a tutela della comunità politica che rappresenta.

Anche il presidente del Consiglio regionale della Campania, Gennaro Oliviero, ha voluto intervenire ufficialmente. Dopo aver visionato personalmente il materiale, Oliviero ha dichiarato: “In virtù dei compiti attribuitimi dall’articolo 36 dello Statuto, ritengo doveroso esprimere profondo biasimo per l’accaduto e richiamare con fermezza l’attenzione sulla necessità che episodi di tale gravità non si ripetano”.

Di fronte al polverone mediatico, la stessa Rita De Crescenzo e gli altri protagonisti hanno pubblicato un secondo video, in cui spiegano le loro intenzioni. A loro dire, l’obiettivo della visita era “comprendere meglio le dinamiche politiche” e proporre idee concrete in materia di lavoro, sanità e turismo. Tra una promessa e l’altra, però, non sono mancati momenti di leggerezza e battute dal tono elettorale, che hanno contribuito ad alimentare la percezione di un’iniziativa più orientata alla visibilità social che a un vero progetto politico strutturato.

Resta il fatto che, in poche ore, il nome di Rita De Crescenzo è diventato uno degli argomenti più discussi sui social e nei talk show televisivi locali. La vicenda, oltre a riaccendere il dibattito sul rapporto tra social network e politica, solleva interrogativi sulla linea sottile che separa l’intrattenimento dalla comunicazione istituzionale e sul rischio di banalizzare luoghi e simboli pubblici.

Molti osservatori sottolineano come casi del genere siano sintomatici di una tendenza crescente: figure nate e cresciute nel mondo digitale che cercano di capitalizzare la loro popolarità per avvicinarsi alla politica, talvolta senza un percorso tradizionale di militanza o formazione. Questo fenomeno, se da un lato può portare nuove energie e idee, dall’altro rischia di ridurre la politica a uno spettacolo, con conseguenze sulla percezione pubblica delle istituzioni.

Al di là delle opinioni contrastanti, un dato è certo: la scelta della De Crescenzo ha ottenuto ciò che spesso si cerca nell’era dei social, ossia visibilità e discussione. Che si tratti di un primo passo verso una carriera politica o di un episodio isolato, lo dirà il tempo. Per ora, resta una polemica che ha messo in evidenza ancora una volta come i confini tra politica, comunicazione e intrattenimento siano sempre più sfumati.

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