Lutto nel mondo della musica: si è spento a 83 anni Livio Macchia, storico bassista e fondatore dei Camaleonti
Il panorama musicale italiano piange la scomparsa di una delle sue figure più rappresentative. Livio Macchia, bassista e fondatore dello storico gruppo dei Camaleonti, è morto all’età di 83 anni dopo una lunga malattia. La notizia ha scosso profondamente fan, amici e colleghi, lasciando un vuoto immenso in chi lo ha conosciuto e amato per il suo talento e la sua dedizione alla musica.
Macchia, originario di Milano ma da tempo residente a Melendugno, in provincia di Lecce, si è spento serenamente circondato dall’affetto dei suoi cari. La sua era una carriera che aveva attraversato oltre sei decenni di storia della musica italiana, regalando emozioni indelebili a milioni di persone. Nonostante la malattia, aveva mantenuto viva la sua passione fino all’ultimo: solo il 30 giugno scorso si era esibito nel suggestivo borgo di Roca Nuova, in occasione di un concerto celebrativo per i 60 anni della band, un evento che aveva voluto fortemente dedicare ai suoi colleghi e amici scomparsi.
Il sindaco di Melendugno, Maurizio Cisternino, ha ricordato Macchia con parole toccanti che testimoniano il legame profondo con la comunità locale: “Livio era una stella della musica italiana e internazionale, ma soprattutto un grande amico. Era diventato a tutti gli effetti un figlio della nostra Melendugno, che lo ha accolto e amato fino alla fine. Negli ultimi mesi, nonostante la fragilità dovuta alla malattia, ha voluto donarci ancora una volta la sua musica, facendoci cantare e sorridere tutti insieme. La sua generosità resterà impressa nei nostri cuori.”
La carriera di Livio Macchia era indissolubilmente legata ai Camaleonti, gruppo nato negli anni Sessanta e diventato un simbolo della musica leggera italiana. La band, capace di evolversi nel tempo senza perdere la propria identità, aveva conquistato il grande pubblico grazie a brani intramontabili e a un sound riconoscibile. Macchia ne era il leader indiscusso e il pilastro su cui la formazione si era sempre appoggiata. Il suo basso ha accompagnato melodie che hanno segnato intere generazioni, contribuendo a creare un repertorio che ancora oggi fa parte della memoria collettiva.
Tanti colleghi del mondo dello spettacolo hanno espresso il loro cordoglio per la perdita di un artista tanto stimato. Tra i primi a ricordarlo pubblicamente è stato Roby Facchinetti, tastierista e voce storica dei Pooh, con cui i Camaleonti avevano condiviso in più occasioni palchi e momenti indimenticabili. “Ho saputo della sua scomparsa e il mio cuore è subito tornato indietro nel tempo”, ha dichiarato Facchinetti. “Livio era un musicista vero, appassionato e pieno di energia. Mi dispiace davvero molto. Voglio ringraziarlo per tutto quello che ha dato alla musica e per la persona straordinaria che era.”
La commozione per la sua morte ha attraversato l’intero mondo della musica italiana, a testimonianza di quanto Livio Macchia fosse amato e rispettato. La sua figura non era solo quella di un artista di talento, ma anche di un uomo capace di costruire rapporti autentici e di trasmettere valori attraverso la sua arte. Con i Camaleonti aveva saputo reinventarsi più volte, mantenendo viva una carriera che ha resistito ai cambiamenti dell’industria discografica e ai gusti delle nuove generazioni.
Macchia lascia un’eredità artistica immensa. La sua musica continuerà a far sognare e a emozionare, proprio come faceva quando saliva sul palco con il suo basso. Il concerto di Roca Nuova, il suo ultimo regalo al pubblico, resta oggi un ricordo prezioso: un atto di amore verso la musica e verso chi lo ha seguito con affetto in ogni fase della sua carriera.
Le esequie si svolgeranno nei prossimi giorni a Melendugno, dove amici, parenti e fan avranno modo di salutarlo per l’ultima volta. La comunità si stringerà attorno alla sua famiglia per rendere omaggio a un artista che aveva scelto quel piccolo angolo di Puglia come rifugio e luogo del cuore.
Livio Macchia se ne va lasciando dietro di sé una scia luminosa fatta di note, ricordi e momenti indimenticabili. Il suo nome resterà scolpito nella storia della musica italiana, così come le canzoni dei Camaleonti continueranno a risuonare ovunque, tenendo viva la memoria di un bassista che ha saputo trasformare la passione in arte.