Conferenza sulla Ricostruzione dell’Ucraina a Roma: Meloni e Zelensky Rilanciano il Futuro del Paese con Oltre 10 Miliardi di Investimenti

A Roma prosegue con grande intensità la conferenza internazionale dedicata alla ricostruzione dell’Ucraina, un evento di portata storica che mira a definire un piano concreto per la rinascita di un Paese devastato da anni di guerra. La capitale italiana è diventata in questi giorni il cuore pulsante della solidarietà internazionale, accogliendo migliaia di partecipanti provenienti da ogni angolo del mondo: circa 5.000 presenze tra cui oltre 100 delegazioni governative, 40 organizzazioni internazionali, 2.000 aziende e numerosi rappresentanti della società civile.

Il vertice, organizzato congiuntamente dai governi di Roma e Kyiv, si sviluppa attorno a quattro direttrici fondamentali: sviluppo imprenditoriale, ricostruzione del capitale umano, sostegno alle realtà locali e rafforzamento delle istituzioni. Non manca uno spazio dedicato alla cultura e alla protezione del patrimonio, segno di una visione completa che guarda non solo alle infrastrutture, ma anche all’anima di un’intera nazione.

Durante il suo discorso inaugurale, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha lanciato un appello carico di umanità e determinazione: “La massiccia partecipazione a questa conferenza invia un messaggio potente al mondo intero. Ognuno di noi è qui per contribuire alla costruzione di un’Ucraina libera, prospera e resiliente. Non ci limitiamo ad aiutare Kyiv a difendersi, ma vogliamo anche immaginare e costruire il futuro: ricostruire ponti, scuole, ospedali, chiese, strade. Questa è la vera sfida.”

Nel frattempo, però, il conflitto non accenna a diminuire d’intensità. Alla vigilia della conferenza, Mosca ha sferrato nuovi violenti attacchi su Kiev e su altre aree del Paese, scatenando l’ennesima ondata di terrore. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di una “chiara escalation del terrorismo russo”, denunciando l’utilizzo sistematico di droni per colpire civili e infrastrutture vitali.

Nel suo intervento alla sessione plenaria, Zelensky ha dichiarato con fermezza che la Russia “non vuole la pace”, sottolineando come Vladimir Putin continui a respingere ogni proposta diplomatica. “Ogni notte l’Ucraina viene colpita da centinaia di droni. La nostra popolazione vive nel terrore, e i danni crescono di giorno in giorno”, ha spiegato. Per questo motivo, ha lanciato un forte appello agli alleati affinché rafforzino i sistemi di difesa, aumentino i finanziamenti e incentivino la produzione di droni intercettori e tecnologie militari avanzate.

Il presidente ha evocato lo spirito del Piano Marshall, auspicando che anche per l’Ucraina si possa costruire un percorso di rinascita simile a quello dell’Europa del dopoguerra. Ha inoltre evidenziato come la ricostruzione del suo Paese rappresenti un’opportunità economica per tutta l’Europa e non solo: gli investimenti nella modernizzazione dell’Ucraina potranno generare una crescita condivisa, favorendo lo sviluppo di settori industriali e tecnologici strategici.

Zelensky ha anche colto l’occasione per lodare l’impegno del governo italiano, definendo Giorgia Meloni “una leader forte e coerente”. Un riconoscimento importante che testimonia il ruolo centrale assunto dall’Italia in questo contesto internazionale.

Durante la plenaria, Meloni ha annunciato che grazie alla conferenza sono stati assunti impegni economici per oltre 10 miliardi di euro, un risultato frutto della collaborazione tra nazioni, istituzioni finanziarie, enti locali e settore privato. “Investire in Ucraina — ha detto — significa investire nel nostro stesso futuro. È una responsabilità collettiva che deve renderci orgogliosi.”

Secondo quanto riferito dalla Farnesina, sommando ai fondi ufficiali anche i contratti firmati dalle imprese, il totale degli impegni potrebbe superare i 15 miliardi di euro. Anche l’Unione Europea ha fatto la sua parte: nel pomeriggio, la Commissione ha annunciato un nuovo pacchetto di accordi con le principali istituzioni finanziarie internazionali, per un valore di 2,3 miliardi di euro, di cui 1,8 miliardi in garanzie e 580 milioni in sovvenzioni, con l’obiettivo di mobilitare investimenti fino a 10 miliardi.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha ribadito l’impegno dell’UE a restare il principale partner strategico per l’Ucraina, sottolineando come la ricostruzione rappresenti un dovere morale e un’opportunità economica. “L’Europa sarà sempre al fianco dell’Ucraina, oggi e nel futuro.”

Roma, con questa conferenza, si è trasformata in un simbolo di speranza e rinascita. E mentre i bombardamenti continuano, il messaggio che arriva dalla capitale italiana è chiaro: il mondo libero non intende voltare le spalle all’Ucraina.

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