Ricostruire un Paese non vuol dire soltanto rimettere in piedi edifici distrutti o strade danneggiate. Significa anche ricostruire la fiducia collettiva, rilanciare l’economia e offrire nuove prospettive a un popolo provato dalla guerra. È con questo spirito che prende il via a Roma, presso il centro congressi La Nuvola all’Eur, la quarta edizione della Ukraine Recovery Conference (URC2024), un appuntamento cruciale per la ripresa e il futuro dell’Ucraina. L’evento si svolge il 10 e 11 luglio e riunisce rappresentanti di governi, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, aziende e componenti della società civile. L’obiettivo è chiaro: elaborare strategie concrete e condivise per sostenere la rinascita del Paese.
Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha presentato l’iniziativa sottolineando l’importanza di affiancare l’assistenza militare a un forte impegno civile e istituzionale. “La cooperazione per la ricostruzione dell’Ucraina è una priorità per l’Italia,” ha dichiarato Tajani, “e il nostro Paese vuole essere in prima linea, non solo sul piano della sicurezza, ma anche in quello economico e sociale.” Il ministro ha ricordato che il governo italiano considera la partecipazione alla ricostruzione come un pilastro fondamentale della propria politica estera e ha ribadito l’appoggio pieno al programma di riforme di Kiev e al suo percorso di adesione all’Unione Europea.
“Abbiamo riscontrato un forte interesse da parte delle imprese italiane,” ha proseguito Tajani, “e ci attendiamo una partecipazione attiva. La Conferenza di Roma può rappresentare un’occasione decisiva per consolidare il cammino verso la pace e creare nuove opportunità attraverso investimenti mirati nel territorio ucraino.”
Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rinnovato il sostegno dell’Italia all’Ucraina in occasione dell’incontro tenutosi ieri al Quirinale con il presidente Volodymyr Zelensky. “Signor Presidente, è un onore accoglierla nuovamente,” ha affermato Mattarella. “L’Italia è fermamente al fianco dell’Ucraina nella difesa della sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale. La nostra solidarietà non è solo simbolica, ma concreta, costante e convinta.”
I numeri della conferenza parlano da soli: oltre 3.500 partecipanti, più di 100 delegazioni ufficiali, 40 organismi internazionali coinvolti, 2.000 imprese, di cui circa 500 italiane, oltre a centinaia di rappresentanti delle amministrazioni locali e della società civile. L’URC2024, articolata in più momenti, include un Recovery Forum e una sezione interamente dedicata al mondo imprenditoriale, con incontri mirati a favorire sinergie e progetti di cooperazione.
L’intento principale è continuare a coinvolgere in modo attivo governi, settore privato, istituzioni finanziarie e comunità locali nella pianificazione della ripresa del Paese. Tutto questo in vista di una futura normalizzazione dopo la fine del conflitto con la Russia.
L’apertura ufficiale dei lavori è affidata al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani, seguita dagli interventi della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Interverranno anche figure di spicco del panorama politico europeo come la first lady ucraina Olena Zelenska, il cancelliere tedesco Friedrich Merz (in rappresentanza della Germania, che ha ospitato l’edizione precedente) e il primo ministro polacco Donald Tusk, che ospiterà la prossima conferenza. Nel pomeriggio si collegheranno in videoconferenza anche il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer per un confronto con i leader presenti a Roma.
Il programma è ricco e strutturato attorno a quattro temi centrali: sviluppo del settore privato, valorizzazione del capitale umano, governance territoriale e attuazione delle riforme in vista dell’ingresso nell’UE. Il Recovery Forum offrirà tavole rotonde e workshop incentrati su settori strategici come infrastrutture, energia, agricoltura, digitale, edilizia e sanità.
Non mancheranno le occasioni di confronto tra aziende italiane, ucraine e internazionali, grazie a sessioni B2B (business-to-business) e B2G (business-to-government) con rappresentanti delle istituzioni ucraine. I lavori proseguiranno anche l’11 luglio, con incontri e laboratori finalizzati a trasformare le idee in progetti concreti.