Texas, fiume Guadalupe esonda nella notte: 24 morti e decine di dispersi tra bambini e famiglie

Tragedia in Texas: il fiume Guadalupe esonda nella notte, 24 morti e decine di dispersi

Una terribile tragedia ha colpito il Texas nella notte, dove un’improvvisa piena del fiume Guadalupe ha travolto diversi campeggi situati lungo le sue sponde. L’inondazione, avvenuta nel cuore della notte, ha colto di sorpresa centinaia di persone, molte delle quali si trovavano in campeggio per partecipare a centri estivi e campi scout organizzati in occasione delle festività del 4 luglio. Il bilancio, al momento, è drammatico: almeno 24 le vittime accertate, ma il numero è purtroppo destinato ad aumentare, considerando le decine di dispersi, tra cui numerosi bambini.

L’emergenza è scattata poco dopo la mezzanotte, quando il livello del fiume è salito in modo repentino di oltre sei metri nell’arco di appena un’ora, trasformando un tranquillo angolo di natura in un inferno d’acqua e fango. L’esondazione ha travolto e distrutto numerose baite, roulotte e tende, molte delle quali ospitavano famiglie intere.

Secondo le autorità locali, la zona più colpita è stata quella nei pressi del Camp Mystic, un noto campeggio della contea di Kerr, dove decine di bambini stavano partecipando a un campo estivo. Due direttrici del campo hanno lanciato l’allarme intorno all’una di notte, riferendo che alcune strutture erano completamente sommerse e che diversi minori risultavano dispersi. Alcune baite sono state letteralmente trascinate via dalla forza dell’acqua, mentre altre sono rimaste isolate, rendendo impossibile ogni tentativo di evacuazione.

“È successo tutto mentre la gente dormiva,” ha dichiarato il sindaco di Kerrville, Joe Herring, visibilmente scosso. “Il fiume ha straripato all’improvviso. Non c’è stato il tempo di reagire. Le sirene di emergenza sono entrate in funzione, ma molti non hanno fatto in tempo a mettersi in salvo.”

Il governatore del Texas ha proclamato lo stato di calamità naturale, autorizzando il dispiegamento della Guardia Nazionale e delle squadre di soccorso in elicottero per cercare di raggiungere le aree più isolate. In molti punti, infatti, le strade sono impraticabili e l’accesso via terra è impossibile. I soccorritori stanno utilizzando gommoni e droni per individuare eventuali superstiti, ma le condizioni meteo non stanno aiutando: nuove piogge sono previste nelle prossime ore, aumentando il rischio di ulteriori inondazioni.

Il fiume Guadalupe, già noto per i suoi repentini cambiamenti di livello durante i periodi di forti precipitazioni, non ha mai raggiunto un livello così critico in tempi recenti. Gli esperti parlano di un evento estremo e imprevedibile, aggravato dalle forti piogge cadute nei giorni precedenti, che avevano già saturato il terreno e aumentato il rischio di piena.

La comunità locale è sotto shock. Famiglie intere si sono ritrovate senza nulla, con le case mobili distrutte e i propri cari dispersi. Le autorità stanno organizzando punti di raccolta per accogliere i sopravvissuti, offrendo supporto psicologico e materiale. Le scuole della zona sono state chiuse per essere convertite in rifugi temporanei, mentre la Croce Rossa americana sta distribuendo beni di prima necessità.

Molti testimoni hanno raccontato momenti di vero terrore. “Abbiamo sentito un rumore fortissimo e poi l’acqua ha iniziato a entrare ovunque,” ha raccontato una giovane madre scampata alla tragedia insieme ai suoi due figli. “Abbiamo cercato rifugio su un tetto, ma eravamo al buio e non sapevamo cosa stava succedendo.”

Nel frattempo, continuano le operazioni di ricerca dei dispersi, che si concentrano soprattutto nella zona del Camp Mystic e lungo i tratti più tortuosi del fiume. Le autorità temono che molte persone possano essere state trascinate a diversi chilometri di distanza, complicando ulteriormente le operazioni di recupero.

Il presidente degli Stati Uniti è stato informato dell’accaduto e ha espresso vicinanza alle famiglie colpite, assicurando tutto il supporto possibile da parte del governo federale. La tragedia riapre anche il dibattito sulla sicurezza dei campeggi in aree a rischio idrogeologico, soprattutto in un’epoca in cui i cambiamenti climatici rendono sempre più frequenti eventi meteorologici estremi.

In Texas, il dolore è immenso. Mentre si continua a scavare tra le macerie e a cercare superstiti, resta la speranza di trovare ancora qualcuno in vita. Ma soprattutto resta il bisogno di non dimenticare, di imparare da questa ennesima tragedia per evitare che simili eventi possano ripetersi.

Related Posts