Funerali di Diogo Jota e André Silva: migliaia di persone presenti ma l’assenza di Cristiano Ronaldo fa discutere
Una folla commossa ha preso parte, sabato 5 luglio, ai funerali di Diogo Jota e del fratello André Silva, entrambi calciatori, tragicamente scomparsi in un incidente stradale avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 luglio a Zamora, in Spagna. La cerimonia, celebrata nella loro città natale Gondomar, è stata un momento di intensa partecipazione collettiva e di profondo dolore. Tuttavia, l’assenza del capitano della Nazionale portoghese, Cristiano Ronaldo, ha attirato l’attenzione e acceso un dibattito acceso sui media e sui social.
Un addio doloroso tra lacrime e silenzi
I funerali, riservati a parenti, amici intimi e compagni di squadra, si sono svolti in un clima di silenzio e raccoglimento. In prima fila, i familiari dei due giovani, distrutti dal dolore, sono stati affiancati da una nutrita rappresentanza del Liverpool Football Club: presente il nuovo allenatore Arne Slot, il capitano Virgil Van Dijk, numerosi giocatori e lo staff tecnico. La Nazionale portoghese non ha fatto mancare il suo affetto: tra i presenti figuravano anche Bernardo Silva, Bruno Fernandes e Diogo Dalot.
A testimoniare la portata della tragedia, erano presenti anche importanti personalità istituzionali: il Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa e il Primo Ministro Luis Montenegro hanno voluto personalmente esprimere il loro cordoglio ai familiari. Presenti anche il presidente della Federcalcio portoghese Pedro Proença e il numero uno dell’FC Porto, André Villas-Boas.
L’assenza di Cristiano Ronaldo e le polemiche
Se la partecipazione di tanti volti noti del calcio ha sottolineato quanto i due fratelli fossero amati e rispettati, l’assenza di Cristiano Ronaldo – figura simbolo della Nazionale e idolo nazionale – non è passata inosservata. Il suo mancato arrivo ha sollevato domande e critiche. Il noto giornalista sportivo portoghese Antonio Ribeiro Cristovao ha commentato così: “Essendo il capitano della nazionale, ci si aspettava che fosse presente. La sua assenza pesa, e qualsiasi spiegazione difficilmente potrà essere ritenuta sufficiente”.
Il messaggio social di CR7
Cristiano Ronaldo, dopo aver appreso la notizia della tragedia, aveva dedicato un toccante messaggio ai due fratelli sui suoi profili social:
“Non ha senso. Eravamo insieme nella Nazionale, ti eri appena sposato. Alla tua famiglia, a tua moglie e ai tuoi figli, mando i miei sentimenti e auguro loro tutta la forza del mondo. So che sarai sempre con loro. Riposate in pace, Diogo e André. Sentiremo tutti la vostra perdita”, aveva scritto il fuoriclasse di Madeira.
Un messaggio sincero, ma che non ha placato le polemiche sulla sua mancata presenza fisica al funerale.
Le ipotesi sull’assenza
I motivi della sua assenza ufficiale non sono stati comunicati, ma secondo indiscrezioni provenienti da un quotidiano di Maiorca, Cristiano Ronaldo si troverebbe attualmente in vacanza sull’isola con la famiglia, a bordo del suo yacht Azimut Grande. Il 7 luglio, infatti, è atteso a Hong Kong per l’inaugurazione di un museo a lui dedicato nel celebre centro commerciale K11 Musea di Tsim Sha Tsui.
Tuttavia, non tutti credono che si tratti semplicemente di una scelta logistica. Alcuni analisti ipotizzano che il campione abbia preferito evitare di attirare i riflettori su di sé, nel timore che la sua presenza potesse oscurare l’intimità e la solennità dell’evento. Il quotidiano portoghese Record ha invece parlato di un possibile blocco emotivo legato al trauma per la perdita del padre, José Diniz Aveiro, morto nel 2005. All’epoca, Ronaldo aveva appena vent’anni e si trovava in ritiro con la Nazionale a Mosca, quando fu informato della notizia dall’allora CT Luiz Felipe Scolari. Da quel giorno, CR7 avrebbe scelto di vivere il lutto in forma privata e discreta.
Discrezione o assenza ingiustificata?
Molti tifosi si dividono sull’interpretazione del suo gesto: per alcuni si tratta di un segno di rispetto, un modo personale e silenzioso di elaborare il dolore. Per altri, invece, resta una grave mancanza da parte di un simbolo del calcio portoghese e mondiale. La verità, forse, sta nel mezzo: il dolore, come si sa, si manifesta in modi diversi, e non sempre l’assenza fisica è sinonimo di distacco emotivo.