Un tragico incidente stradale ha sconvolto la mattinata di oggi sulla statale Romea, nei pressi di Ravenna, precisamente all’altezza di Bellocchio, al chilometro 16. Uno scontro violento ha coinvolto un camion, quattro automobili e un furgone, provocando due vittime e quattro feriti, uno dei quali in condizioni gravi. L’intera arteria stradale è stata chiusa al traffico in entrambe le direzioni per diverse ore, per permettere l’intervento tempestivo dei soccorsi e dei rilievi delle forze dell’ordine, impegnate a ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto.
Il bilancio è drammaticamente pesante: a perdere la vita una coppia di coniugi originaria di Porto Viro, in provincia di Rovigo. Si tratta di Rino Vendemiati, 60 anni, noto DJ molto apprezzato nel panorama musicale veneto, e della moglie Marina Passarella, di 55 anni. I due viaggiavano a bordo della loro Audi Q3, che secondo le prime ricostruzioni sarebbe stata centrata in pieno dal camion. L’impatto è stato talmente violento da non lasciare loro scampo: entrambi sono morti sul colpo.
Oltre alle due vittime, ci sono quattro persone rimaste ferite nell’incidente. Tre di loro sono state trasportate presso gli ospedali di Cesena e Ravenna con codici di media e bassa gravità. Più preoccupanti invece le condizioni dell’uomo alla guida del furgone, trasferito d’urgenza all’ospedale Bufalini di Cesena in codice rosso. Al momento, le sue condizioni sono monitorate costantemente dai medici.
Il tratto di strada interessato dall’incidente è rimasto completamente bloccato per ore, causando lunghi incolonnamenti e disagi alla circolazione. Sul posto sono intervenuti diversi mezzi del 118, tra ambulanze, auto mediche e l’elisoccorso. Presenti anche i Vigili del Fuoco, impegnati nelle operazioni di estrazione dei corpi dalle lamiere contorte, e gli agenti della Polizia Stradale, incaricati dei rilievi e della gestione del traffico.
Le cause dello scontro sono ancora in fase di accertamento. Gli investigatori stanno vagliando le testimonianze dei presenti e acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, nel tentativo di chiarire le responsabilità. Non si esclude alcuna ipotesi, dal malore improvviso a un possibile colpo di sonno, fino a una manovra azzardata o a un guasto tecnico. Le indagini sono in corso e solo nelle prossime ore si potrà avere un quadro più chiaro dell’accaduto.
La notizia della morte di Rino Vendemiati e Marina Passarella ha scosso profondamente la comunità di Porto Viro. Rino era molto conosciuto non solo come DJ, ma anche come figura di riferimento per eventi e feste locali. Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social, dove amici, colleghi e conoscenti hanno espresso incredulità e dolore per la tragica perdita. La coppia, descritta da tutti come affiatata e piena di vita, lascia un grande vuoto tra coloro che li conoscevano.
Questo ennesimo incidente sulla Romea riapre la discussione sull’urgenza di intervenire su una delle strade più pericolose del Nord Italia. La SS309 Romea, che collega Venezia a Ravenna, è spesso teatro di incidenti gravi, a causa del traffico intenso, della presenza di numerosi mezzi pesanti e di infrastrutture inadeguate. Da anni si parla della necessità di ammodernare questo tratto, ma i progetti rimangono spesso sulla carta. Il dramma di oggi potrebbe essere l’ennesimo campanello d’allarme affinché si passi finalmente dalle parole ai fatti.
Nel frattempo, la procura ha aperto un fascicolo d’indagine per omicidio stradale e lesioni, al fine di accertare le responsabilità dell’incidente. Gli inquirenti ascolteranno nei prossimi giorni i feriti e eventuali testimoni oculari, mentre si attende l’esito delle perizie tecniche sui veicoli coinvolti.
Le salme di Rino Vendemiati e Marina Passarella sono ora a disposizione dell’autorità giudiziaria per gli accertamenti del caso. Non è ancora stata comunicata la data dei funerali, ma si prevede una grande partecipazione da parte della comunità locale, che intende dare l’ultimo saluto a due persone amate e stimate da tutti.
Questa tragedia colpisce non solo una famiglia, ma un’intera collettività, e impone ancora una volta una riflessione profonda sulla sicurezza stradale e sull’importanza della prevenzione, affinché episodi simili non debbano più ripetersi.