Il mistero di Liliana Resinovich: la mail inviata a Claudio Sterpin riaccende i dubbi sulla sua scomparsa

Liliana Resinovich, quella mail inviata pochi giorni prima della scomparsa: un dettaglio che potrebbe cambiare tutto

A distanza di anni dalla scomparsa di Liliana Resinovich, avvenuta il 14 dicembre 2021, emergono nuovi particolari che potrebbero gettare una luce diversa sull’intera vicenda. Tra questi, un dettaglio che inizialmente sembrava marginale, ma che ora sta assumendo un peso inaspettato: si tratta di una mail inviata da Liliana a Claudio Sterpin, il suo cosiddetto “amico speciale”, pochi giorni prima della sua sparizione.

Questa comunicazione, a lungo considerata irrilevante dallo stesso destinatario, è tornata alla ribalta durante una recente puntata del programma Pomeriggio Cinque, dove è stata mostrata al pubblico nel corso di un’intervista a Claudio Sterpin, trasmessa da Mediaset subito dopo l’incidente probatorio durato cinque ore. A raccontarlo è stato lo stesso Sterpin a TriestePrima, spiegando che il contenuto della mail non era un testo scritto direttamente da Liliana, bensì una fotografia contenente una poesia che la donna aveva trovato e poi deciso di condividere con lui.

Un segno premonitore?

“Era quasi un segno premonitore da parte sua – ha dichiarato Sterpin – perché purtroppo parla di una scomparsa, proprio come è accaduto a lei. Dice semplicemente che lei ci sarà sempre accanto a me. Ed è vero”.

Secondo il racconto dell’uomo, Liliana gli avrebbe inviato quella fotografia a inizio dicembre, quindi circa una settimana o poco più prima della sua scomparsa. “Me l’ha girata al computer, così com’era. Appena l’ho vista mi è venuta la pelle d’oca”, ha aggiunto visibilmente commosso.

Sterpin ha poi ribadito di non aver mai creduto all’ipotesi del suicidio. Nonostante le indagini si siano più volte orientate in quella direzione, lui continua a sostenere che gli elementi raccolti non coincidano con questa teoria. Alla domanda sul perché non abbia consegnato la mail alle autorità subito, l’uomo ha spiegato che, a suo avviso, all’epoca non sembrava rappresentare un elemento utile per le indagini. “Pensavo non fosse rilevante”, ha detto. Tuttavia, ha anche sottolineato che lui e Liliana si scrivevano spesso via mail, e che quella in questione rientrava nel normale scambio di pensieri e riflessioni tra di loro.

La poesia inoltrata e il suo significato

Il contenuto della mail, sebbene non fosse stato scritto da Liliana, ha colpito molto chi l’ha ascoltato. Si tratta infatti di una poesia diffusa sui social e attribuita a Francesco Versace, che recita parole cariche di malinconia e ricordi. Non è dunque un messaggio originale della donna, né l’ultimo che avrebbe inviato, come invece ipotizzato in un primo momento.

Ecco alcuni passaggi del testo:

“Quando non mi vedrai, quando non ci sarò più, tu cercami… Chiudi gli occhi e cercami fra i tuoi ricordi, pensa alle nostre canzoni, ad un’autostrada deserta, ad un giallo campo di girasoli…”

“Cercami anche in una lacrima che brilla d’un pianto d’amore. Tu cercami, cercami ovunque fra i tuoi ricordi. Mi vedrai, sarò al tuo fianco come sempre…”

“Ti sembrerà di toccarmi, di baciarmi, di tenermi ancora stretta al tuo fianco. Cercami, io sarò sempre lì, ferma nei tuoi ricordi…”

Sterpin, con voce rotta, ha commentato: “Quelle parole sembrano oggi quasi un addio, un messaggio lasciato in anticipo… anche se, probabilmente, non lo era”.

Un mistero ancora irrisolto

Il caso della scomparsa e morte di Liliana Resinovich resta, a oggi, avvolto nel mistero. Il corpo della donna fu ritrovato settimane dopo la denuncia di scomparsa, in circostanze ancora poco chiare. Le indagini hanno attraversato diverse fasi, senza arrivare a una verità definitiva.

Ora, quella mail inviata quasi distrattamente, viene rivisitata con occhi diversi. Non si tratta più solo di una poesia condivisa tra due persone legate da un affetto profondo, ma di un possibile tassello nella ricostruzione di una vicenda complessa, che ha lasciato troppi interrogativi ancora senza risposta.

La speranza è che ogni dettaglio, anche quelli inizialmente trascurati, possa contribuire a fare chiarezza e rendere giustizia a Liliana. Perché, come si legge nella poesia da lei inoltrata, “io sarò sempre lì, ferma nei tuoi ricordi”. E forse proprio dai ricordi più piccoli e apparentemente insignificanti potrà emergere finalmente la verità.

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