Giubileo dei Governanti 2025: Papa Leone XIV richiama i leader mondiali a una politica giusta e umana

Giubileo dei Governanti: Papa Leone XIV richiama i leader del mondo a una politica etica e responsabile

In un’epoca attraversata da crisi globali sempre più complesse — dalla povertà crescente alle disuguaglianze sociali fino all’allarme climatico — il Giubileo dei Governanti si presenta come un evento carico di significato simbolico e morale. Voluto da Papa Leone XIV, questo straordinario appuntamento vaticano ha riunito a Roma leader politici, amministratori e rappresentanti istituzionali da ogni parte del mondo, con l’intento di riflettere sul ruolo essenziale della politica nella costruzione di un mondo più equo, solidale e sostenibile.

L’evento, articolato su due giornate — sabato 21 e domenica 22 giugno — ha proposto un ricco programma di celebrazioni, incontri e momenti spirituali. Tra gli appuntamenti principali, il pellegrinaggio dei sindaci italiani e stranieri alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, un’udienza solenne con il Pontefice e una Santa Messa presieduta proprio da Papa Leone XIV presso la Basilica di San Giovanni in Laterano. Inoltre, si è svolto un importante convegno in Campidoglio incentrato sul tema del Debito Ecologico, affrontato da una prospettiva etica e politica.

La domenica è stata caratterizzata da un ulteriore momento di forte impatto: la processione guidata da Papa Leone XIV a piedi fino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, simbolo di pellegrinaggio e raccoglimento spirituale. Per garantire lo svolgimento in sicurezza di tutte le celebrazioni, il Comune di Roma ha previsto un ampio piano di viabilità straordinaria, con chiusure al traffico e modifiche alla circolazione in diverse zone del centro, tra cui via Carlo Alberto, piazza di Santa Maria Maggiore, via dell’Esquilino, via Liberiana e via di Santa Prassede. Le limitazioni hanno interessato anche via Daniele Manin, via Santa Maria Maggiore, via Paolina, via dell’Olmata, via San Giovanni Gualberto, via San Martino ai Monti e via di San Vito.

Uno dei momenti più intensi del Giubileo si è svolto nell’Aula della Benedizione, dove Papa Leone XIV ha accolto i partecipanti all’udienza ufficiale. Presenti, tra gli altri, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente della Camera Lorenzo Fontana, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e l’ex ministro Maurizio Lupi. L’evento ha registrato la partecipazione di delegazioni provenienti da ben 68 Paesi, segno della risonanza globale dell’iniziativa.

Nel suo discorso, Papa Leone XIV ha ribadito con forza il dovere dei politici di agire in favore del bene comune, al di là di interessi personali o partitici. Ha rivolto un appello accorato a porre al centro dell’azione politica i più fragili, gli emarginati e coloro che vivono in condizioni di estrema povertà. Il Pontefice ha sottolineato come la crescente disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza generi tensioni sociali permanenti, con il rischio concreto di sfociare in conflitti e guerre.

“La buona politica — ha detto — è quella che promuove una distribuzione equa delle risorse, contribuendo alla pace e all’armonia tra i popoli e all’interno delle società”.

Un altro passaggio centrale dell’intervento ha riguardato l’intelligenza artificiale. Papa Leone XIV ha riconosciuto il potenziale positivo di questa nuova tecnologia, ma ha messo in guardia dai rischi che essa comporta per l’identità e la dignità dell’essere umano. Ha insistito sul fatto che l’intelligenza artificiale deve restare un mezzo al servizio dell’uomo, senza mai sostituirsi alla sua libertà o compromettere i suoi diritti fondamentali.

“Si tratta di una sfida epocale — ha affermato — che richiede visione, saggezza e un impegno collettivo per immaginare modelli di vita più giusti, sani e sicuri, soprattutto per le nuove generazioni”.

Il Papa ha anche invitato la politica a non ignorare le trasformazioni in atto nella cultura digitale, sottolineando come i cittadini, tra fiducia e timori, attendano risposte chiare da chi li rappresenta.

A chiusura del suo discorso, Papa Leone XIV ha rimarcato l’importanza della libertà religiosa e del dialogo interreligioso come strumenti essenziali per una convivenza pacifica. Ha esortato i leader a riconoscere nella dimensione trascendente e nella legge naturale un punto di riferimento etico comune, fondamentale per un’azione politica autenticamente ispirata ai valori universali dell’umanità.

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