Referendum su Cittadinanza e Lavoro: Affluenza, Ballottaggi e Dati in Tempo Reale

Gli italiani sono stati chiamati alle urne in una doppia tornata elettorale che intreccia temi cruciali per il presente e il futuro del Paese: il referendum su cittadinanza e lavoro, e i ballottaggi amministrativi. Si tratta di una consultazione che coinvolge milioni di cittadini, toccando da vicino le nuove generazioni, i lavoratori precari e le comunità straniere.

Il referendum riguarda cinque quesiti fondamentali che mirano a ridefinire diritti e tutele nel mondo del lavoro e sul tema della cittadinanza. Le votazioni si svolgono in due giornate: domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, e lunedì 9 giugno, fino alle ore 15. I cittadini, muniti di tessera elettorale e documento d’identità, devono esprimersi indicando un “Sì” o un “No” su ciascuna scheda, che si differenzia per colore:

  • Verde: reintegro in caso di licenziamento illegittimo

  • Arancione: licenziamenti nelle piccole imprese

  • Grigia: tutela per i contratti precari

  • Rossa: sicurezza e responsabilità sul lavoro

  • Gialla: cittadinanza italiana

Contemporaneamente si vota anche per il secondo turno delle elezioni comunali in diverse città italiane, tra cui spiccano Matera e Taranto, due sfide simbolo di questa tornata elettorale. A Matera, il centrosinistra con Roberto Cifarelli (43,5%) affronta il centrodestra rappresentato da Antonio Nicoletti (37%). A Taranto, invece, Pietro Bitetti (centrosinistra, 37,4%) sfida Francesco Tacente, candidato civico sostenuto dalla Lega (26,1%).

Oltre a queste due città chiave, si vota anche in molti altri comuni, tra cui:

  • Lamezia Terme (CZ): Murone (Cdx) vs Lo Moro (Csx)

  • Cernusco sul Naviglio (MI): Colombo (Csx) vs Mereghetti (Cdx)

  • Saronno (VA): Pagani (Csx) vs Azzi (Cdx)

  • Massafra (TA): Zaccaro (Civica) vs Fisicaro (Cdx)

  • Orta Nova (FG): Di Vito (Csx) vs Tarantino (Cdx)

  • Triggiano (BA): Battista (Cdx) vs Toscano (Sinistra)

  • Fiano Romano (RM): Ferilli (Csx) vs Santonastaso (Civico)

  • Volla (NA): Donato (Cdx) vs Di Costanzo (Csx)

  • Sant’Elpidio a Mare (FM): Calcinari (Cdx) vs Orsili (Civico)

  • Ortona (CH): Di Nardo (Destra) vs Fratino (Cdx)

I primi dati sull’affluenza sono stati diffusi alle ore 12 del primo giorno. La partecipazione nazionale al referendum si attestava al 7,41%, con valori pressoché identici per tutti e cinque i quesiti. L’Emilia-Romagna si è distinta con il 10,9% di affluenza, con punte a Bologna (14,3%) e Modena (13,3%). In coda, la Sicilia con un modesto 4,47%, e in particolare Agrigento con solo il 3,23%.

Per quanto riguarda i ballottaggi, l’affluenza media alle ore 12 si è fermata all’11,88%, in calo rispetto al 14,05% del primo turno. Tra i comuni monitorati, spiccano i seguenti dati:

  • Matera: 11,76% (precedente 13,76%)

  • Taranto: 11,42% (contro il 13,83%)

  • Saronno: unico caso di aumento, con 14,05% rispetto al 12,47% precedente

  • Massafra: netta flessione, dal 16,72% al 12,38%

Alle ore 19, la situazione si è evoluta: il dato nazionale per i referendum ha raggiunto il 16,16%, ancora ben lontano dalla soglia del quorum. Tra le regioni più attive troviamo la Toscana (22,18%), l’Emilia-Romagna e il Piemonte, mentre Calabria e Sicilia continuano a mostrare scarsa partecipazione, ferme attorno al 10%.

Anche per i ballottaggi si registra un ulteriore calo: alle 19 l’affluenza è scesa al 24,59%, a fronte del 34,54% del primo turno. A Matera, la partecipazione è del 24,66%, mentre a Taranto è pari al 22,18%.

Ecco alcuni dati comunali di dettaglio alle ore 19:

  • Cernusco sul Naviglio: 35,58% (precedente 39,27%)

  • Fiano Romano: 28,23% (contro 34,59%)

  • Ortona: 25,91% (contro 38,39%)

  • Sant’Elpidio a Mare: 26,75% (contro 34,50%)

In Sardegna, dove si votava per il primo turno delle amministrative, si è registrato un incremento durante la giornata: dal 18,38% delle ore 12 al 32,08% delle ore 19.

Alle 23, poco dopo la chiusura dei seggi della prima giornata, l’affluenza nazionale al referendum si attestava al 21,93% su 48.032 sezioni scrutinate su 61.591 totali. Un dato ancora basso, che mette in dubbio il raggiungimento del quorum necessario per la validità del voto referendario.

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