Tragedia a Roma: accoltellato un ragazzo di 19 anni davanti alla metro Lucio Sestio
Un tranquillo sabato sera si è trasformato in un incubo nel quartiere Don Bosco, a Roma. Un giovane di soli 19 anni è stato brutalmente accoltellato nei pressi della fermata della metropolitana Lucio Sestio, mentre si trovava in compagnia della fidanzata. L’aggressione, avvenuta intorno alla mezzanotte, ha scosso profondamente i residenti della zona, già segnati da precedenti episodi di microcriminalità.
Secondo le prime informazioni fornite dalle forze dell’ordine, il ragazzo è stato colpito all’addome con un’arma da taglio, riportando ferite gravi. Immediato è stato l’intervento del personale di vigilanza della metro e dei soccorritori del 118, che hanno trasportato il giovane d’urgenza all’ospedale San Giovanni in codice rosso. Attualmente si trova ricoverato in prognosi riservata, ma le sue condizioni sarebbero stabili, e i medici hanno escluso, almeno per il momento, il pericolo di vita.
La dinamica dell’aggressione è ancora oggetto di accertamenti. La fidanzata del giovane, visibilmente sotto shock, ha raccontato alla polizia che l’attacco sarebbe avvenuto senza alcun preavviso, da parte di un gruppo di ragazzi che lei conosce solo di vista. Secondo quanto riferito, i giovani – presumibilmente di origine peruviana – sarebbero soliti stazionare nella zona di via Tuscolana e dintorni, luogo di ritrovo abituale per vari gruppi giovanili.
Le pattuglie della polizia, giunte sul posto subito dopo l’accaduto, hanno delimitato l’area e raccolto le prime testimonianze. Gli inquirenti stanno ora visionando i filmati delle telecamere di sorveglianza presenti nei pressi della fermata della metro e lungo le strade adiacenti, nella speranza di individuare i responsabili dell’aggressione. Al momento, non si esclude nessuna pista, anche se quella dell’aggressione improvvisa a sfondo forse relazionale o di rancori passati sembra prendere piede.
L’episodio ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei quartieri della periferia romana, in particolare in zone densamente popolate come Don Bosco, dove la convivenza tra residenti e gruppi giovanili spesso sfocia in tensioni e situazioni potenzialmente pericolose. La comunità locale ha espresso grande preoccupazione per l’accaduto. Molti residenti, intervistati nelle ore successive, hanno chiesto una presenza più costante delle forze dell’ordine e una maggiore illuminazione nell’area circostante la stazione metro, da tempo considerata poco sicura nelle ore notturne.
Non è il primo caso di violenza che si verifica in questa zona della capitale. Negli ultimi mesi, si sono registrati diversi episodi di risse e aggressioni, spesso legati all’abuso di alcol e alla presenza di gruppi minorili privi di controllo. Gli abitanti della zona si sono riuniti più volte in comitati per sollecitare interventi strutturali da parte del Comune e delle autorità competenti, ma i risultati finora sono stati modesti.
Nel frattempo, la famiglia del giovane accoltellato è stata avvisata e si è recata immediatamente in ospedale. I genitori, ancora increduli, hanno chiesto rispetto e privacy, mentre attendono notizie più rassicuranti dai medici. Intanto, le indagini proseguono senza sosta, e la polizia ha lanciato un appello a chiunque possa aver visto qualcosa quella sera nei pressi della fermata Lucio Sestio, invitando a farsi avanti per collaborare con gli investigatori.
Il caso ha avuto un’ampia eco anche sui social network, dove in molti hanno espresso solidarietà alla vittima e hanno chiesto giustizia. Hashtag come #SicurezzaARoma e #StopViolenza stanno raccogliendo centinaia di commenti e condivisioni, a testimonianza di quanto l’episodio abbia colpito l’opinione pubblica.
In attesa di ulteriori sviluppi, la città si interroga ancora una volta su come garantire maggiore protezione ai propri cittadini, soprattutto ai più giovani, vittime sempre più frequenti di aggressioni gratuite e inspiegabili.