Elezioni Comunali 2025: Risultati, Proiezioni e Ballottaggi Decisivi nelle Città Chiave d’Italia
Le elezioni comunali del 2025 si confermano un momento fondamentale per la vita politica e amministrativa di molti territori italiani. Lo scorso fine settimana, sabato 24 e domenica 25 maggio, i cittadini di 117 comuni sparsi su tutto il territorio nazionale – ai quali si sono aggiunti altri 9 comuni in Sicilia, regione a statuto speciale – sono stati chiamati alle urne per eleggere i nuovi sindaci e rinnovare i consigli comunali. Concluse le votazioni, è ora in corso lo scrutinio dei voti, destinato a delineare un quadro più chiaro degli equilibri politici locali e, laddove necessario, aprire la strada ai ballottaggi.
Uno degli elementi più attesi è stato il dato sull’affluenza: secondo il Ministero dell’Interno, si è attestata al 56,29%, coinvolgendo circa due milioni di elettori. Un dato che, seppur non eccezionale, riflette comunque un certo livello di partecipazione civica in un momento di particolare sensibilità per il futuro amministrativo di molte città.
Genova: Silvia Salis verso la vittoria al primo turno
Nel capoluogo ligure, Genova, l’attenzione è stata tutta concentrata sulla corsa tra Silvia Salis, candidata del centrosinistra, e Pietro Piciocchi, esponente del centrodestra e vicesindaco uscente. Secondo la terza proiezione di Opinio per Rai, Salis è in vantaggio con il 52,3% dei consensi, superando così anche la media ottenuta dalla sua coalizione (51%). Piciocchi si ferma invece al 43,3%, nonostante il centrodestra, nel suo complesso, raccolga il 44,4%. Un segnale che evidenzia la forza del voto disgiunto a favore della candidata progressista.
Lo stesso Piciocchi ha telefonato a Salis per congratularsi, riconoscendo la vittoria al primo turno e chiudendo così una competizione elettorale condotta con toni civili ma intensi.
Ravenna: Barattoni in testa con ampio margine
Anche a Ravenna, le prime proiezioni sembrano escludere la necessità di un ballottaggio. Alessandro Barattoni, candidato sostenuto da una larga coalizione di centrosinistra, si attesta al 57,7% dei voti. Alle sue spalle, con un ampio distacco, Nicola Grandi – sostenuto da Fratelli d’Italia, Forza Italia e la civica “Viva Ravenna” – si ferma al 25,1%. Seguono Alvaro Ancisi, con il 7,2% e Veronica Verlicchi con il 4%. Il risultato di Barattoni conferma una forte continuità con la tradizione amministrativa della città, mentre il centrodestra appare frammentato e indebolito.
Matera: sfida serrata tra Cifarelli e Nicoletti
A Matera la situazione è molto più equilibrata. Roberto Cifarelli, sostenuto da una coalizione civica trasversale che include forze riformiste come Forza Italia, Azione e +Europa, è in testa con il 42,2%. Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra, lo segue da vicino con il 38,3%. Più staccati gli altri candidati: Domenico Bennardi, sindaco uscente per il M5S, è intorno all’8%, mentre Vincenzo Santochirico della lista Progetto Comune Matera si ferma al 7,4%. Qui, salvo sorprese, sarà il ballottaggio del 9 giugno a decidere il nuovo sindaco.
Taranto: centrosinistra avanti, ma si va al ballottaggio
Anche a Taranto si profila un ballottaggio. Pietro Bitetti, candidato del centrosinistra, guida con il 36,6%, seguito da Francesco Tacente (26,5%), sostenuto da liste civiche popolari, e Luca Lazzaro (20,7%) del centrodestra. Annagrazia Angolano, candidata del M5S, raccoglie l’11,1%. Il campione coperto finora è pari al 53%. Le proiezioni indicano che Bitetti dovrà confrontarsi molto probabilmente con Lazzaro nel secondo turno, ma l’incognita Tacente resta significativa.
Ballottaggi chiave il 9 giugno
Nei comuni dove nessun candidato ha superato la soglia del 50% più uno dei voti, si tornerà alle urne domenica 9 giugno 2025. A Matera e Taranto i ballottaggi saranno particolarmente cruciali. A Matera, Cifarelli (40,5-44,5%) sfiderà Nicoletti (35,5-39,5%) in una corsa tutta da giocare. A Taranto, secondo gli exit poll, la sfida sarà tra Bitetti e Lazzaro, ma resta in gioco anche Tacente, che potrebbe scompaginare le previsioni.
L’affluenza in queste due città presenta dati contrastanti: a Taranto è leggermente aumentata rispetto al 2022 (56,6%), mentre a Matera è calata al 65,2% rispetto al 70,8% delle comunali 2020.
Queste elezioni comunali 2025 rappresentano dunque una cartina di tornasole per gli equilibri politici nazionali e, soprattutto, una tappa decisiva per il futuro delle comunità locali. Il secondo turno sarà il banco di prova definitivo per confermare o ribaltare gli esiti emersi al primo.