Federica Pellegrini rompe il silenzio: parole forti su Sinner, Schwazer e il futuro del nuoto italiano

Federica Pellegrini tra verità scomode, politica e nuoto: le sue parole scuotono il dibattito su Sinner e non solo

Federica Pellegrini torna al centro dell’attenzione mediatica con dichiarazioni che non lasciano spazio a interpretazioni ambigue. Ancora una volta, il nome di Jannik Sinner affiora nei suoi discorsi, ma l’ex campionessa olimpica non si è limitata a parlare del giovane tennista altoatesino. In una recente intervista concessa al programma Le Iene, Pellegrini ha affrontato diversi temi scottanti, dal doping alla politica, passando per rapporti tesi con colleghi e riflessioni sul futuro del nuoto italiano.

L’intervista è avvenuta durante un soggiorno a Livigno, dove la “Divina” ha trascorso due giornate insieme all’inviato Nicolò De Devitiis. Ne è scaturito un ritratto complesso e affascinante di una donna che non ha mai avuto paura di esporsi, nemmeno quando le sue parole rischiano di far discutere. A distanza di alcune settimane dalle dichiarazioni a Repubblica sul caso doping che ha coinvolto Sinner, Pellegrini ha ribadito il proprio punto di vista, confermando le sue perplessità e scegliendo di non ritrattare quanto già espresso.

“L’intervista a Repubblica è stata fatta all’inizio di marzo, ma pubblicata un mese e mezzo dopo. Io lo so che Jannik non si è dopato volontariamente. Ma trovo che il suo caso sia stato trattato in modo diverso rispetto ad altri. E guarda caso, quell’intervista è uscita giusto una settimana prima del suo ritorno in campo. Tutto questo clamore? Perché lui è molto amato dal pubblico”, ha affermato senza mezzi termini.

Nonostante Sinner non abbia risposto direttamente alle critiche, ha espresso dispiacere per alcuni giudizi, pur ribadendo il diritto alla libertà d’espressione. Una posizione che evidenzia un contrasto tra la gestione mediatica e l’opinione pubblica, tema che Pellegrini non ha mai avuto timore di affrontare frontalmente.

Ma il caso Sinner non è stato l’unico argomento toccato. L’ex nuotatrice ha anche parlato del rapporto complicato con Thomas Ceccon, oro nei 100 dorso a Parigi 2024. “Non siamo mai stati grandi amici – ha spiegato – ma c’è sempre stato rispetto. Se non ci siamo capiti? Forse è lui che non ha capito me. Io sono cresciuta rispettando chi è venuto prima di me. Ora però capisco che ognuno è fatto a modo suo”.

Tra sport e società, Pellegrini si è lasciata andare anche a riflessioni personali sulla sua percezione pubblica. “Sono sempre stata vista come antipatica. Non piaccio a tutti: sono timida, riservata ma anche molto decisa. E questa determinazione, se appartiene a una donna, spesso viene etichettata in modo negativo”.

Interessanti anche le sue osservazioni sulla politica. Federica ha dichiarato di identificarsi con un orientamento di destra moderata, pur prendendo le distanze da alcune posizioni di Giorgia Meloni e del suo partito. “Condivido alcuni punti, ma non sempre mi ritrovo in ciò che dice o fa. Il mio pensiero resta indipendente”.

Lo sguardo, poi, si è spostato verso il futuro del nuoto italiano. Dopo i complimenti a Sara Curtis per aver infranto il suo storico record nei 100 stile libero, Pellegrini ha indicato in Alessandra Mao, giovanissima atleta di soli 14 anni, una potenziale erede. “Mi ha fatto pensare a me stessa alla sua età”, ha detto con emozione, sottolineando come la passione e il talento possano emergere anche molto presto.

Infine, l’intervista ha toccato un altro capitolo delicato: il discusso caso di Alex Schwazer. La “Divina” ha ricordato di aver già espresso in passato un’opinione forte: se fosse stata nei panni di Carolina Kostner, all’epoca compagna dell’atleta, avrebbe messo fine alla relazione. Oggi conferma quella linea di pensiero con parole dirette: “Se vedessi mio marito armeggiare con siringhe o bevande strane, lo caccerei di casa”.

Federica Pellegrini continua così a costruire una narrazione personale fatta di sincerità, lucidità e coraggio. Non è mai stata una donna da mezze misure, e anche ora che ha appeso il costume al chiodo, la sua voce resta potente e capace di stimolare riflessioni profonde. Che piaccia o no, è ancora una protagonista assoluta del dibattito sportivo e sociale italiano.

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