Una tragedia ha colpito profondamente la comunità di Pizzo e l’intera provincia di Vibo Valentia. Martina Piserà, giovane donna di soli 32 anni, è deceduta nella mattinata di domenica 4 maggio 2025 presso il reparto di Ginecologia dell’ospedale di Vibo Valentia. La giovane madre ha perso la vita in seguito a un arresto cardiaco, verificatosi poche ore dopo aver appreso della morte intrauterina del suo bambino, che portava in grembo da sette mesi.
Un dolore doppio: la perdita del figlio e della madre
Secondo quanto ricostruito, Martina si è recata al pronto soccorso intorno alle 5 del mattino, preoccupata dall’assenza di movimenti del feto. La sua angoscia è stata purtroppo confermata: i medici, dopo i primi accertamenti clinici, hanno dovuto comunicarle la devastante notizia del decesso del bambino. Da quel momento, la giovane è stata trasferita presso il reparto di Ginecologia per decidere come procedere dal punto di vista medico.
Gli specialisti erano in procinto di valutare se fosse più opportuno ricorrere a un parto indotto o a un taglio cesareo per rimuovere il feto. Martina, sebbene fisicamente sembrasse stabile, era evidentemente provata e scossa dalla notizia. La sua condizione psicologica era fragile, come comprensibile dopo un trauma così profondo. Tuttavia, nessuno poteva immaginare l’epilogo tragico che sarebbe seguito.
Poco dopo l’inizio del ricovero, mentre i medici erano ancora in fase di decisione, la giovane donna ha improvvisamente accusato un arresto cardiaco. I tentativi di rianimazione messi in atto dall’équipe medica si sono purtroppo rivelati inefficaci. Martina è deceduta nel giro di pochi minuti, lasciando sgomenti familiari, amici e l’intero personale sanitario.
Indagini in corso per chiarire le responsabilità
Il dramma ha immediatamente portato all’apertura di un’inchiesta da parte della Procura di Vibo Valentia. L’obiettivo è chiarire le circostanze esatte della morte di Martina Piserà e accertare se vi siano state negligenze, ritardi o errori medici. Parallelamente all’indagine giudiziaria, è stata avviata anche un’inchiesta interna dall’Azienda Sanitaria Provinciale, sotto la guida della struttura commissariale.
Gli investigatori analizzeranno tutta la documentazione clinica, i protocolli seguiti durante il ricovero, i tempi delle decisioni mediche e gli interventi effettuati prima e dopo l’arresto cardiaco. Saranno ascoltati i medici e gli operatori sanitari coinvolti, al fine di comprendere se la morte potesse essere evitata o se si sia trattato di un evento tragico ma imprevedibile.
Questo tipo di indagine è essenziale non solo per dare risposte alla famiglia della vittima, ma anche per ristabilire la fiducia della popolazione nelle strutture ospedaliere locali, che spesso vengono percepite come inadeguate o sottoposte a pressioni e carenze strutturali.
Un’intera comunità sotto shock
La notizia della morte di Martina ha avuto un impatto devastante sulla comunità di Pizzo, suo paese natale, e su tutta la provincia di Vibo Valentia. In poche ore, il cordoglio si è diffuso tra le strade, sui social e nelle case, dove ognuno ha espresso incredulità e dolore per una vita giovane e piena di speranze spezzata così bruscamente.
Il sindaco di Pizzo, Sergio Pititto, ha manifestato pubblicamente il proprio cordoglio e quello dell’amministrazione comunale, esprimendo vicinanza alla famiglia di Martina in questo momento di lutto profondo. “La nostra città è profondamente colpita – ha dichiarato – e si stringe attorno ai familiari della giovane donna, vittima di un destino crudele”.
La tragica vicenda ha sollevato anche riflessioni sullo stato della sanità pubblica, sulla preparazione del personale ospedaliero e sulla necessità di garantire alle pazienti una cura non solo clinica, ma anche umana e psicologica, soprattutto in situazioni di particolare delicatezza come quella vissuta da Martina.
Un ricordo che rimarrà vivo
Nel cuore dei cittadini resta ora il ricordo di una giovane madre, descritta da chi la conosceva come una persona solare, generosa e piena di vita. Una donna che si stava preparando con amore e trepidazione alla maternità e che, in poche ore, ha visto infrangersi ogni sogno.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile tra i suoi cari e nella comunità, che ora chiede con forza chiarezza, verità e giustizia. Perché nessuna madre e nessuna famiglia debbano più affrontare un dolore tanto immenso in un luogo che dovrebbe rappresentare cura, sicurezza e speranza.