In un’intervista toccante e carica di emozione, Michael Bolton, celebre cantante statunitense di 72 anni, ha scelto di aprire il suo cuore e raccontare la battaglia più difficile della sua vita: quella contro il cancro al cervello. Dopo una carriera straordinaria lunga cinquant’anni, costellata da successi e riconoscimenti in tutto il mondo, Bolton si trova ora a dover affrontare una sfida che va ben oltre il palcoscenico: il glioblastoma, una forma particolarmente aggressiva e rara di tumore cerebrale.
La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno per l’artista e per i suoi fan, quando, nel gennaio 2024, ha comunicato pubblicamente attraverso i social di essersi sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa. Era stato operato d’urgenza nel dicembre 2023 per rimuovere un tumore cerebrale, e l’intervento aveva avuto esito positivo. Tuttavia, a gennaio ha dovuto affrontare un secondo intervento a causa di un’infezione post-operatoria.
In un’intervista esclusiva concessa a People, Bolton ha condiviso con grande sincerità il percorso che sta vivendo, le difficoltà quotidiane e il modo in cui sta cercando di trovare forza e senso in questo momento così delicato. “Ti trovi a dover scavare dentro te stesso, attingere a risorse interiori e a una determinazione che non sapevi nemmeno di avere”, ha spiegato. Gli effetti collaterali delle cure – tra cui radioterapia e chemioterapia concluse a ottobre – hanno inciso sulla sua memoria a breve termine, sul linguaggio e anche sulla mobilità.
“Cedere non è un’opzione”, ha detto con fermezza. “Ti ritrovi immediatamente coinvolto in una lotta interiore. Ed è proprio in questi momenti che capisci davvero chi sei”. Bolton ha anche scelto consapevolmente di non chiedere una prognosi precisa ai medici: “Non voglio vivere con una scadenza impressa nella mente. Voglio vivere con speranza”.
Il cantante ha parlato dell’importanza del sostegno delle persone care e del sapere di non essere soli: “Ogni volta che ci si trova in una situazione difficile, sapere che c’è qualcuno accanto fa tutta la differenza. Aiuta sapere che non si è soli”.
Nonostante la gravità della diagnosi – il tasso di recidiva per il glioblastoma è purtroppo molto alto, intorno al 90% – Bolton continua a sottoporsi a risonanze magnetiche ogni due mesi. L’ultima, avvenuta ad aprile, non ha mostrato segni di recidiva, una notizia accolta con sollievo ma sempre con cautela.
Lontano dalle scene, Bolton si sta dedicando a una vita più tranquilla ma non priva di impegni. Vive a Westport, nel Connecticut, dove è circondato dall’affetto della sua famiglia: le sue figlie e ben sei nipoti, con cui ama passare il tempo. “Giochiamo a quiz, ci divertiamo insieme. È un modo meraviglioso per tenere viva l’energia”, ha raccontato.
Non ha abbandonato le sue passioni: si allena con un personal trainer, prende ancora lezioni di canto e si dedica alla meditazione quotidiana, che considera uno strumento fondamentale per il proprio equilibrio interiore. Continua anche a seguire sessioni di terapia vocale online con un coach.
“Mi sento più grato, più consapevole. Ogni giorno è un dono”, afferma. “La malattia ti costringe a riflettere: ‘Sto davvero sfruttando al meglio il mio tempo?’. E io voglio rispondere di sì”.
Bolton ha anche rivelato di aver scritto una canzone dal titolo emblematico: “Ain’t Going Down Without a Fight” (“Non mollo senza combattere”). Un messaggio potente, non solo per se stesso, ma per chiunque stia attraversando momenti difficili. “Essere il proprio primo sostenitore è fondamentale”, ha aggiunto. “Sviluppiamo dentro di noi la capacità di affrontare i problemi, e impariamo a trasformare anche le situazioni peggiori in nuove opportunità”.
La sua testimonianza non è solo il racconto di un uomo famoso alle prese con una malattia devastante, ma una lezione universale di coraggio, resilienza e speranza. Michael Bolton continua a cantare, sì, ma ora lo fa anche per tutti quelli che stanno combattendo la loro battaglia.