“Tragedia a Carrara: operaio muore in cava di marmo nel giorno della sicurezza sul lavoro”

Tragedia a Carrara: operaio muore in cava di marmo nel Giorno mondiale della sicurezza sul lavoro

Un tragico incidente ha sconvolto la comunità delle Alpi Apuane, portando alla ribalta, ancora una volta, il dramma della sicurezza nei luoghi di lavoro. A Massa Carrara, nella giornata simbolica dedicata alla salute e sicurezza sui posti di lavoro, un operaio di 59 anni ha perso la vita in una cava di marmo, rinnovando con forza l’urgenza di interventi concreti per prevenire simili tragedie.

Carrara, tragedia in cava: operaio perde la vita schiacciato dal dumper

Secondo le prime ricostruzioni fornite dagli inquirenti, il 59enne, Paolo Lambruschi, era alla guida di un dumper, un mezzo pesante utilizzato per il trasporto di materiali all’interno delle cave. Per cause ancora in fase di accertamento, il veicolo avrebbe perso aderenza, precipitando per diversi metri lungo un pendio. Il mezzo, ribaltandosi, ha travolto e schiacciato l’operaio, provocandone la morte immediata.

Immediato è stato l’intervento del Soccorso Cave, che ha inviato sul posto medici e infermieri per prestare soccorso. Sono intervenuti anche i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e i tecnici della sicurezza sul lavoro. Era stato allertato l’elisoccorso Pegaso, pronto a un eventuale trasporto d’urgenza, ma purtroppo, all’arrivo dei soccorritori, non è stato possibile fare altro che constatare il decesso dell’uomo.

La tragedia è avvenuta in un giorno particolarmente significativo: il 28 aprile, Giornata internazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Una coincidenza drammatica che ha acceso ancora una volta i riflettori su un tema spesso sottovalutato, specialmente in settori ad alto rischio come quello estrattivo.

Reazioni e dolore della comunità

Sul luogo dell’incidente sono accorsi anche la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, e rappresentanti dei sindacati locali, che hanno espresso profondo cordoglio per l’accaduto. La morte di Lambruschi ha scosso l’intera comunità di Carrara, una città fortemente legata all’industria del marmo, dove ogni incidente rappresenta non solo una perdita personale, ma anche una ferita collettiva.

Simona Riccio, segretaria generale della Filca-Cisl Toscana, ha commentato con amarezza quanto accaduto, rilasciando dichiarazioni ai media locali: “Questo nuovo incidente mortale sul lavoro non è soltanto l’ennesima tragedia, ma suona come una crudele beffa. È l’ennesima dimostrazione che la sicurezza sul lavoro deve essere considerata da tutti come un valore imprescindibile e strategico, da proteggere con ogni mezzo.”

Sui social network sono numerosissimi i messaggi di cordoglio rivolti alla famiglia dell’operaio. Molti ricordano Paolo Lambruschi non solo per la sua grande professionalità, ma anche per la sua passione per lo sport. In gioventù, infatti, era stato un apprezzato giocatore di basket nelle squadre locali, guadagnandosi il rispetto e l’affetto di tanti concittadini.

Chi era Paolo Lambruschi

Paolo Lambruschi era un camionista esperto, con una lunga carriera trascorsa nel settore delle cave di marmo. Lavorava per una cooperativa locale, dedicando la sua vita al duro mestiere dell’estrazione. Conosciuto per il suo impegno e la sua serietà, Lambruschi lascia la moglie e una figlia, che ora devono affrontare un dolore incolmabile.

La notizia della sua scomparsa si è rapidamente diffusa in tutta la zona, suscitando una profonda commozione tra amici, colleghi e conoscenti. La sua figura viene ricordata come quella di un uomo semplice, genuino e sempre pronto ad aiutare il prossimo.

La sicurezza sul lavoro: un’urgenza ancora attuale

Questo tragico evento riporta sotto i riflettori una questione mai realmente risolta: la sicurezza nei luoghi di lavoro, specialmente in ambienti ad alto rischio come le cave di marmo. Nonostante i progressi normativi e gli sforzi di molte aziende virtuose, il numero di incidenti mortali resta ancora drammaticamente elevato.

La Giornata internazionale della salute e sicurezza sul lavoro dovrebbe servire proprio a sensibilizzare su questi temi, ma casi come quello di Carrara mostrano come la strada da percorrere sia ancora lunga. Le istituzioni, i datori di lavoro e i sindacati sono chiamati a uno sforzo congiunto, per promuovere una cultura della prevenzione che possa finalmente ridurre drasticamente il numero di vite spezzate sul lavoro.

La comunità di Carrara, intanto, si stringe attorno alla famiglia di Paolo Lambruschi, nella consapevolezza che solo un reale cambiamento culturale potrà impedire il ripetersi di simili tragedie.

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