Il toccante addio a Papa Francesco: perché la sorella María Elena non sarà presente ai funerali

Il commosso addio a Papa Francesco e la scelta della sorella María Elena di non partecipare alle esequie

Il mondo intero si è fermato il 21 aprile 2025 per piangere la scomparsa di Papa Francesco, una figura amata e rispettata che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della Chiesa cattolica. In questo clima di profondo cordoglio, emergono dettagli toccanti e inediti sulla vita privata del Pontefice, in particolare riguardo all’unica sorella ancora in vita, María Elena Bergoglio.

La donna, da sempre lontana dai riflettori, è rimasta in Argentina durante le esequie del fratello, suscitando domande e riflessioni sulla sua assenza. Le risposte sono arrivate direttamente da Nahuel Sotelo, sottosegretario per il Culto del governo argentino guidato da Javier Milei, che ha condiviso informazioni significative sul rapporto tra María Elena e il Pontefice, spiegando il motivo della sua mancata presenza a Roma.

Secondo quanto rivelato da Sotelo, non vi è mai stata da parte della famiglia la volontà o l’intenzione concreta di recarsi nella capitale italiana. José Bergoglio, nipote del Papa e figlio di María Elena, ha infatti spiegato che lui e la madre hanno voluto seguire l’esempio del Santo Padre fino all’ultimo. La loro decisione è stata quella di non partecipare fisicamente ai funerali, ma di onorarne la memoria in modo più intimo e spirituale, restando nel loro Paese d’origine.

Questa scelta, apparentemente controcorrente, si inserisce perfettamente nel contesto dei valori promossi da Papa Francesco durante il suo pontificato: semplicità, umiltà e rinuncia agli onori mondani. Il gesto della sorella rappresenta un atto di profonda coerenza e rispetto, che va oltre la presenza fisica e si traduce in un legame affettivo e spirituale fortissimo, vissuto nel silenzio della preghiera e nella discrezione.

María Elena, che ha undici anni in meno rispetto a Jorge Mario Bergoglio, vive in Argentina, accudita da religiose in una struttura situata nei pressi di Buenos Aires. Le sue condizioni di salute non le hanno mai permesso di affrontare viaggi lunghi, e anche in occasione della morte del fratello, i medici le hanno sconsigliato categoricamente di volare in Europa. Nonostante ciò, il legame tra i due fratelli è rimasto intatto e profondo fino all’ultimo respiro del Pontefice.

Un episodio emblematico di questa connessione affettiva risale al 2019, quando l’artista argentino Gustavo Massó, amico intimo di Papa Francesco, realizzò e portò personalmente in Vaticano una scultura molto particolare: una mano in bronzo, fedele riproduzione della mano di María Elena. L’opera, accompagnata da un messaggio inciso col desiderio di un abbraccio impossibile, commosse profondamente il Papa. Fu proprio lui a toccarla con emozione, come se potesse percepire realmente la presenza della sorella accanto a sé. Da quel giorno, la scultura trovò posto fisso sulla sua scrivania, a testimonianza del profondo legame familiare.

La scelta di Papa Francesco di non fare più ritorno in Argentina dopo la sua elezione nel 2013 è stata vista da molti come uno dei più grandi sacrifici del suo pontificato. Il distacco dalla famiglia, in particolare dalla sorella, è stato vissuto con dolore ma anche con consapevolezza, come parte integrante della sua missione universale. Per Jorge Mario Bergoglio, la chiamata al servizio della Chiesa ha significato anche rinunciare agli affetti più cari, ma il filo invisibile che lo legava alla sorella non si è mai spezzato.

A testimoniarlo sono non solo i ricordi condivisi, ma anche le piccole tracce lasciate nei gesti quotidiani del Papa, nei suoi pensieri e nelle sue parole spesso rivolte all’importanza della famiglia. La presenza silenziosa di María Elena, seppur distante, ha rappresentato un punto fermo per il Pontefice, un ancoraggio emotivo che gli ha permesso di mantenere viva la propria umanità nonostante il peso del ruolo spirituale.

In questo momento di lutto collettivo, la scelta della sorella di non essere fisicamente presente alle esequie non appare come un’assenza, ma piuttosto come un tributo autentico e coerente alla figura di Papa Francesco. Un gesto che riflette l’essenza stessa del suo pontificato: sobrietà, dedizione e amore profondo per il prossimo, vissuto senza ostentazioni.

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