Bologna, ventenne aggredita nell’androne di casa: la città sotto shock, caccia all’uomo in corso

Bologna sotto shock: ventenne aggredita sessualmente nell’androne di casa, pieno giorno in zona residenziale

Un fatto di cronaca grave e sconvolgente ha turbato la quiete di Bologna, in particolare del quartiere Saragozza, uno dei più tranquilli e residenziali della città. Una giovane donna di appena 20 anni è stata vittima di una brutale aggressione sessuale avvenuta in pieno giorno, nell’androne del suo palazzo, mentre rientrava a casa. L’episodio, accaduto nel tardo pomeriggio, ha generato sconcerto e rabbia, sia tra i residenti della zona che nell’intera comunità bolognese.

Secondo quanto riportato da fonti giornalistiche locali, il fatto è avvenuto in via XXI Aprile, intorno alle 18:00. La ragazza stava tornando da una visita al santuario di San Luca e, come spesso capita a molti giovani, indossava le cuffiette per ascoltare la musica. Ignara di quanto stesse per accadere, non si è accorta di essere seguita da uno sconosciuto.

L’uomo, descritto come vestito con un giubbotto militare, ha iniziato a pedinarla da via Zoccoli, passando per via Turati e fino a via XXI Aprile. Tutto è avvenuto in modo silenzioso e calcolato. Quando la ragazza ha aperto il cancelletto del condominio e si è avviata verso l’ingresso interno, l’aggressore ha colto il momento di distrazione per scavalcare rapidamente la recinzione e seguirla dentro lo stabile.

Una volta all’interno, l’uomo ha agito con violenza e determinazione: l’ha raggiunta, l’ha spinta contro un muro e ha tentato di abusarne. Per fortuna, la giovane ha avuto la prontezza e il coraggio di reagire: ha urlato con tutte le sue forze, mettendo così in fuga l’aggressore. Subito dopo, visibilmente scossa ma lucida, ha contattato la polizia chiedendo aiuto.

Gli agenti del commissariato Santa Viola sono intervenuti con tempestività, dando il via immediato alle indagini. Grazie alla collaborazione dei residenti e al supporto della tecnologia, sono state acquisite diverse immagini dai sistemi di videosorveglianza privata installati nella zona. I video mostrano chiaramente il volto dell’uomo, mentre scappa subito dopo l’aggressione. Le immagini stanno ora svolgendo un ruolo cruciale nell’identificazione dell’aggressore.

Inoltre, una delle immagini chiave — quella che ritrae l’uomo nell’atto di scavalcare il cancelletto del condominio — è stata diffusa anche sui social media. L’intento è quello di sensibilizzare la popolazione e raccogliere eventuali segnalazioni o testimonianze utili da parte di cittadini che potrebbero aver notato movimenti sospetti o riconoscere il soggetto ritratto.

L’intero quartiere Saragozza, conosciuto per la sua tranquillità e vivibilità, è scosso. I residenti parlano di un senso di insicurezza mai provato prima. Molti genitori hanno espresso preoccupazione per i propri figli, soprattutto giovani donne, che spesso rientrano a casa da sole. Il timore è che fatti del genere possano ripetersi, motivo per cui si chiede una maggiore presenza delle forze dell’ordine e l’installazione di ulteriori telecamere nei punti meno visibili.

L’amministrazione comunale di Bologna ha espresso piena solidarietà alla vittima e ha garantito che verranno messi in atto tutti i provvedimenti necessari per rafforzare la sicurezza nelle aree residenziali. «Non possiamo permettere che episodi così gravi restino impuniti», ha dichiarato un rappresentante del Comune. «La nostra città deve restare un luogo sicuro per tutti, soprattutto per le donne».

Sul piano investigativo, la caccia all’uomo è in corso. Gli inquirenti stanno analizzando fotogrammi, ascoltando testimonianze e verificando segnalazioni. L’ipotesi è che si tratti di un soggetto che potrebbe aver già agito in passato o che conosce bene la zona. Il procuratore incaricato del caso ha confermato che l’indagine è a uno stadio avanzato e che presto potrebbero esserci sviluppi importanti.

Nel frattempo, la giovane vittima è assistita da uno staff di supporto psicologico e ha ricevuto grande sostegno sia dai familiari che da amici e cittadini che hanno voluto esprimere la propria vicinanza.

Questo episodio ha riportato all’attenzione pubblica il tema della sicurezza urbana, della prevenzione e della protezione delle persone più vulnerabili. Si tratta di una questione che, al di là dell’indignazione momentanea, richiede soluzioni concrete, sia sul piano della prevenzione che della giustizia.

Related Posts