Riforma dei Passaporti e Carte d’Identità: Tutto Quello che Cambia dal 2025 per Sicurezza, Validità e Digitalizzazione
Il Governo italiano ha recentemente approvato un importante disegno di legge, parte integrante della manovra finanziaria per il 2025, volto a modernizzare e rafforzare la sicurezza nella gestione dei documenti di identità, in particolare passaporti e carte d’identità. Questa iniziativa, come evidenziato da Il Sole 24 Ore, mira a garantire una maggiore tutela dell’identità dei cittadini e a semplificare l’accesso ai servizi, soprattutto per coloro che vivono o lavorano all’estero.
Sicurezza Rafforzata: Microchip Biometrici nei Passaporti
Uno degli elementi principali della riforma riguarda l’introduzione obbligatoria del microchip nei passaporti. Ogni documento conterrà dati biometrici del titolare, come l’impronta digitale e la fotografia digitale. Questa misura renderà estremamente complessa qualsiasi tentativo di contraffazione e ridurrà sensibilmente i rischi di furto d’identità. L’obiettivo è anche quello di allinearsi agli standard internazionali in materia di sicurezza documentale.
Carte d’Identità più Potenti: Anche per l’Estero
Anche le carte d’identità saranno interessate da importanti novità. Saranno finalmente valide per l’espatrio anche verso paesi extra-europei. In aggiunta, riporteranno eventuali restrizioni legate all’espatrio, in modo da rendere più trasparente la situazione legale del titolare. Si tratta di un passo in avanti verso una maggiore integrazione tra i documenti nazionali e le normative europee e internazionali.
Riforma Finanziata Senza Nuove Tasse
Una delle caratteristiche più significative della riforma è che non comporterà nuove spese per i cittadini. I costi previsti, pari a circa 9,5 milioni di euro nel 2026, saranno coperti interamente dal Ministero dell’Economia, grazie a una razionalizzazione delle risorse già esistenti. In questo modo, il Governo evita di gravare ulteriormente sulle finanze pubbliche, pur introducendo innovazioni sostanziali.
Procedure Consolari Più Efficienti
Il disegno di legge modifica anche le norme riguardanti gli uffici consolari. Il capo dell’ufficio consolare vedrà ridotte le sue competenze, limitandole all’accertamento della cittadinanza italiana e al rilascio dei certificati per i cittadini già riconosciuti. Inoltre, per far fronte all’elevato numero di richieste provenienti dall’estero, il termine per completare il procedimento è stato esteso da 24 a 48 mesi.
Digitalizzazione e Fine del Passaporto Collettivo
Tra le novità più attese vi è anche la definitiva abolizione del passaporto collettivo, considerato ormai obsoleto e non più compatibile con gli standard europei. Questo tipo di documento era utilizzato soprattutto per i viaggi di gruppo, come le gite scolastiche, ma era valido solo per il singolo viaggio. La sua eliminazione semplifica la gestione dei documenti e migliora la sicurezza generale.
Un altro cambiamento fondamentale riguarda la gestione dei passaporti smarriti o rubati all’estero. Con la nuova normativa, la denuncia e la richiesta del nuovo documento saranno trattate separatamente, riducendo i tempi e semplificando le procedure burocratiche per i cittadini coinvolti.
Addio al Rinnovo: Passaporto da Richiedere Ex Novo
La riforma introduce anche la fine del rinnovo del passaporto: una volta scaduto, il documento dovrà essere richiesto ex novo. Questa scelta è stata presa per garantire che ogni passaporto sia sempre conforme agli ultimi standard tecnologici e di sicurezza. Inoltre, chi viaggia senza passaporto valido potrà incorrere in sanzioni più elevate, aggiornate all’inflazione.
Obiettivi e Visione Futura
In definitiva, la riforma ha l’obiettivo di rendere i servizi pubblici più moderni, efficienti e sicuri, specialmente per i cittadini italiani all’estero e per le imprese che necessitano di documentazione valida e affidabile. La digitalizzazione, l’aumento dei controlli di sicurezza e la semplificazione burocratica sono i pilastri di questo nuovo approccio.
Il governo punta a una trasformazione profonda dell’identità digitale del cittadino, mantenendo al centro la tutela dei dati personali e l’efficienza dei servizi offerti. Si tratta di un cambiamento importante, che segna un passo avanti verso un’amministrazione pubblica più moderna e vicina alle esigenze reali delle persone.