Fratelli d’Italia in calo, Pd in ripresa: tutti i dati aggiornati dei sondaggi politici al 17 marzo 2025

Ultimi sondaggi politici al 17 marzo 2025: Fratelli d’Italia in calo, il Pd guadagna terreno

Lunedì 17 marzo 2025, i risultati dell’ultimo sondaggio condotto da Swg hanno delineato un quadro politico italiano in continua evoluzione. Spiccano il calo di Fratelli d’Italia e il contemporaneo incremento del Partito Democratico. Restano invece sostanzialmente invariati i consensi per Lega, Alleanza Verdi Sinistra e Azione. Si tratta di un aggiornamento importante per comprendere la dinamica attuale tra le principali forze politiche italiane.

Fratelli d’Italia perde consensi ma resta primo partito

Secondo quanto emerso dall’indagine, Fratelli d’Italia, il partito guidato da Giorgia Meloni, ha subito una flessione dello 0,2% nell’ultima settimana. Nonostante questa lieve perdita, la formazione di centrodestra conserva un solido 30% dei consensi, confermandosi in testa alle preferenze degli italiani. Tuttavia, questo calo potrebbe rappresentare un primo segnale di rallentamento dopo mesi di crescita costante.

Il momento non è dei più semplici per Meloni, che nelle giornate del 18 e 19 marzo interverrà in Parlamento per esporre la posizione del governo italiano in vista del Consiglio Europeo del 20 e 21 marzo. Al centro del dibattito ci saranno i temi caldi della politica estera, come la crisi in Ucraina e la questione del riarmo europeo, argomenti destinati a creare divisioni anche all’interno della maggioranza.

Il Partito Democratico in crescita: +0,3%

Sul fronte opposto, il Partito Democratico può registrare un risultato incoraggiante. È infatti l’unico grande partito a registrare una crescita nell’ultima rilevazione, guadagnando lo 0,3% e attestandosi al 22,7%. Un risultato che permette al Pd di accorciare, seppur leggermente, la distanza da Fratelli d’Italia.

Per la segretaria Elly Schlein, questa crescita è un’opportunità importante per rafforzare la leadership e cercare di ricompattare il partito dopo le recenti tensioni interne. La frattura registrata in sede europea la scorsa settimana aveva fatto temere un ritorno alle divisioni del passato, ma ora il Pd sembra intenzionato a mostrare maggiore coesione e incisività.

Movimento 5 Stelle e Forza Italia in calo

Il Movimento 5 Stelle, guidato da Giuseppe Conte, non riesce a invertire la tendenza negativa. Il partito perde un ulteriore 0,2% e scende al 12,2%, confermando una fase di difficoltà che ormai perdura da mesi. Il calo sembra legato alla mancanza di una linea chiara su alcuni temi chiave e a una visibilità mediatica sempre più ridotta.

Anche Forza Italia registra una leggera flessione: -0,1%, con un consenso attuale pari al 9,1%. Nonostante la perdita contenuta, il partito fondato da Silvio Berlusconi continua a mantenere una posizione superiore alla Lega, che resta ferma all’8%.

È interessante notare come, all’interno del centrodestra, le due forze si distinguano su un tema fondamentale come quello del riarmo europeo. Se Forza Italia si mostra favorevole e allineata alle posizioni di Ursula von der Leyen, la Lega rimane nettamente contraria, ribadendo la propria vocazione sovranista e antieuropeista.

Stabilità tra i partiti minori

Tra i partiti minori si segnalano sostanziali conferme. L’Alleanza Verdi-Sinistra resta stabile al 6,3%, mantenendo il proprio elettorato grazie alla coerenza nelle battaglie ambientali e sociali. Anche Azione, il partito di Carlo Calenda, non mostra variazioni rispetto alla settimana precedente e si posiziona al 3,5%, riuscendo a rimanere sopra la soglia di sbarramento.

In calo invece Italia Viva, che perde lo 0,2% e scende al 2,2%. Il partito di Matteo Renzi fatica a recuperare visibilità e a trovare un posizionamento chiaro nel panorama politico attuale. Più Europa subisce una lieve flessione dello 0,1%, attestandosi all’1,9%, mentre Noi Moderati guadagna un piccolo +0,1%, raggiungendo l’1,1%.

Prospettive future: cosa attendersi?

Con le elezioni europee ormai all’orizzonte, i prossimi mesi saranno cruciali per tutti i partiti. I sondaggi rappresentano un termometro delle preferenze attuali, ma gli equilibri potrebbero cambiare rapidamente in base agli sviluppi del contesto nazionale e internazionale. In particolare, le posizioni sul conflitto in Ucraina e sulla politica di difesa comune dell’UE potrebbero influenzare in modo significativo le dinamiche elettorali.

Sarà interessante osservare come si muoveranno i principali leader politici italiani nei prossimi giorni e se emergeranno nuove alleanze o cambi di strategia in vista delle sfide future.

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